Rassegna stampa di Zach Galifianakis

Di origini greche, è nato e cresciuto nel Nord Carolina in una famiglia agiata. Lo zio Nick è stato deputato al Congresso americano. Debutta sul piccolo schermo nel 1996 nella serie Boston Common. Si specializza in ruoli comici, anzi meta comici, parodie portate all'assurdo di situazioni e personaggi dello showbiz. Sul suo sito web (zachgalifianakis.com) troviamo dei video esilaranti della sua tecnica farsesca. Nel 2002 ha ideato e condotto il talk show Late World with Zach, lavorando parecchio su una simile falsariga per il canale Comedy Central. Alcuni esempi di show sono Dog Bites Man e The Sarah Silverman Program. Sul grande schermo inizia a lavorare nel 2007 con una particina in Into the Wild - Nelle terre selvagge di Sean Penn, poi prende parte alla commedia Notte brava a Las Vegas. Nel 2009 è in G-Force - Superspie in missione, Una notte da leoni e The Hangover.

In the world of stand-up, Zach Galifianakis is a meta comic who takes showbiz conventions and gives them an absurdist twist. Judging by the videos on his Web site (zachgalifianakis.com), his impersonations don’t feature the famous, but rather characters like “the lisping gay-basher” and “the timid pimp.” And in “Between Two Ferns,” his sendup of local-access television talk shows, he’s the worst host in the world, interviewing real guests who don’t always seem in on the joke. With “The Hangover”, Mr. Galifianakis has his first major role in a high-profile comedy, and he’s terrific, but there’s nothing meta about it. On the contrary, he inhabits his ridiculous character with such sincerity that he nearly steals the movie.

In “The Hangover,” three groomsmen take their about-to-be-married buddy to Las Vegas for a last bachelor spree and manage to lose him in the course of a particularly wild night. Two of the men are the groom’s close friends; the third, played by Mr. Galifianakis, is the bride’s eccentric brother, Alan. Round-bellied, socially inept and not the least bit shy about walking around without any pants on, he’s the wackiest of the movie’s characters; the others have their comic opportunities, but they’re straight men by comparison. He also has many of the movie’s broadest moments: being sucker-punched by Mike Tyson; stumbling blearily into the bathroom only to realize too late that there’s a very annoyed tiger in there with him.
But Mr. Galifianakis doesn’t play his character broadly even at his silliest. Alan may look at the world from inexplicable angles, but he’s not an oaf. Instead of popping eyes and exaggerated gestures, Mr. Galifianakis gives him deft physical comedy — say, a hapless yet intricate business with his feet when he’s being dragged off backward by the police. And better yet, freighted moments of stillness when he stops in his tracks, brow furrowed in concentration as he tries to puzzle out something. Life, maybe?
There is also a baby in this movie, who alarms the other men even more than the tiger and Mr. Tyson do. But not Alan, who, scooping him up, slips his arms through the harness and, the baby facing outward, prepares to take him along on their adventures. The two of them couldn’t look more right together. As played by Mr. Galifianakis, Alan, like the baby, is a stranger in a strange land, and with that comes an endearing innocence.
Da The New York Times, 3 Maggio 2009

È un attore, comico e sceneggiatore che ha partecipato alla fortunatissima commedia Una notte da leoni (The Hangover) assieme a Bradley Cooper ed Ed Helms.
Nato a Wilkesboro, in North Carolina, ha frequentato la North Carolina State University, studiando cinema e comunicazione. Nel 1992, prima di laurearsi, ha abbandonato per trasferirsi a New York. Si è ritrovato rapidamente su un palcoscenico come cabarettista, deliziando il pubblico con i suoi numeri strani e taglienti, che talvolta sfociavano nella performance art. Nel 1996, è passato alla televisione, interpretando il ruolo ricorrente di Bobby nella serie comica Boston Commons. Ha esordito al cinema nel 2001 grazie a Out Cold, a cui hanno fatto seguito diversi ruoli in Corky Romano - Agente di seconda mano (Corky Romano), Below, Bubble Boy e HeartBreakers - vizio di famiglia (Heartbreakers).

Nel 2002, Galifianakis ha presentato il suo talk show, Late World with Zach. Sempre in televisione, ha lavorato nei panni di un anatomopatologo, Davis, nel telefilm della Fox Television Tru Calling, trasmesso dal 2003 al 2005. E’ apparso spesso nel talk show notturni, tra cui il Jimmy Kimmel Live, mentre ha incarnato Frisbee in tre episodi di Reno 911!
Di recente, è stato impegnato con la tournée Comedians of Comedy assieme a Brian Posehn, Patton Oswalt e Maria Bamford. Questo gruppo ha scelto di esibirsi nei locali rock piuttosto che quelli dedicati alla comicità, dando così vita a dei programmi su Comedy Central e a un lungometraggio trasmesso da Showtime Network.
Nel 2006, è apparso nel video musicale di Fiona Apple Not About Love e ha poi pubblicato il singolo Come Over and Get It (Up in ’Dem Guts), una canzone comica rap/hip-hop/dance che comprende la voce della Apple.
Ha interpretato Alan Finger nella serie di Comedy Central Dog Bites Man ed è apparso nel programma del network The Sarah Silverman Program. Aveva un ruolo ricorrente nella serie di animazione Tom Goes to the Mayor ed è comparso in Tim and Eric Awesome Show, Great Job! per quattro episodi, nei panni del mentore disturbato Tairy Greene.
Nel marzo del 2007, è uscito un DVD comprendente il suo lavoro, Live at the Purple Onion, mentre tre mesi più tardi Kanye West lo ha voluto per lavorare al video di Can’t Tell Me Nothing, pubblicato sul sito personale del cantante dopo essere stato girato alla fattoria di Galifianakis in North Carolina.
E’ recentemente apparso nell’acclamata pellicola di Sean Penn Into the wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild), a cui hanno fatto seguito Visioneers, Notte brava a Las Vegas (What Happens in Vegas), Gigantic, Rogue’s Gallery, Little Fish, Strange Pond e Youth in Revolt. Attualmente, si divide tra la sua residenza di Venice, in California, e le colline del North Carolina, in una fattoria di 60 acri che spera di trasformare in un rifugio per scrivere.