Chissà da qual fondo di cassetto hanno tirato fuori il film Rita, la rossa, che ha per protagonista Lupe Velez. Si tratta di un pasticcio senza senso, che neanche il sole d'agosto riesce a scusare.
Ma, dicono i giovanotti, chi è Lupe Velez? Ci fu un tempo, a Hollywood, prima di Greta, di Marlene, di Rita (Hayworth), di Ingrid, di Jane (è la più importante, il suo cognome è Russell, ricordatevelo) che si credeva fermamente che il messaggio del sesso venisse dritto dal Mezzogiorno: Italia (Valentino), Spagna (Raquel Meller) e annessi (leggi: America del Sud).
Fu scoperta allora Dolores del Rio, la "grandiocchi", la dolorante. Piangeva sempre: sempre la sua bellezza era offesa, i suoi sentimenti conculcati. Dalla famigerata Ramona (film e canzone) all'inevitabile Resurrezione, Dolores pianse e fece piangere. Poi la gente si stancò di Dolores, ma non delle bellezze calde del Sud. Allora il povero Douglas scoperse Lupe Velez che era uno Zorro con le gonne (ma spesso aveva i calzoni!), una bellezza sfrontata ed eccitante ma più portata a far baruffa che a piangere, più pronta a far l'amore che guardare le stelle. Quindi Lupe Velez scomparve. Ed ecco che in Rita, la rossa ricompare per darci malinconia e perciò farci rimpiangere il passato. Morire in tempo, ritirarsi nella giusta ragione sarebbe l'intelligenza dell'attore. Ma sono intelligenti gli attori?
Da Candido, 17agosto1947