Una comedy sportiva interpretata e prodotta da Owen Wilson. Dai registi di Little Miss Sunshine. Espandi ▽
Pryce Cahill, un ex giocatore di golf professionista, la cui carriera è deragliata prematuramente 20 anni fa. Dopo il fallimento del suo matrimonio e il licenziamento dal suo lavoro in un negozio di articoli sportivi dell'Indiana, Pryce punta tutto su un diciassettenne problematico di nome Santi (Peter Dager). "Stick" è una commedia sincera e piacevole su una famiglia ritrovata e sulle sue relazioni, ambientata nel mondo del golf come non è mai stato mostrato prima. Recensione ❯
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C'è un'assicurazione per tutto, o quasi. Espandi ▽
Un uomo con tre divorzi alle spalle incontra una delle sue ex mogli che lavora per una compagnia di assicurazioni e, insieme, hanno un'idea rivoluzionaria: creare un'assicurazione per il divorzio. Recensione ❯
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L'Odissea interpretata da pastori, contadini, artigiani, pescatori e marinai della Sardegna, che attraverso l'improvvisazione guidata danno vita a un racconto dolceamaro. Espandi ▽
Sardegna, oggi. Durante una gara di improvvisazione poetica ispirata alle vicende di Ulisse, un pastore tra il pubblico si assopisce. Nel sogno, si ritrova protagonista di un viaggio immaginario, diventando egli stesso l'Eroe. Un viaggio che riflette le passioni, i desideri e le paure di un uomo di campagna di oggi, alle prese con un mondo in continuo cambiamento e con il proprio inevitabile avanzare verso la vecchiaia.
Recitato interamente in sardo da attori improvvisati, Némos andando per mare è una rilettura in chiave favolistica dell'Odissea, ambientata in un'isola dalle radici profonde, ben piantate al centro del Mediterraneo: vicina a tutti, ma straniera per tutti, mitica e contemporanea al tempo stesso. Recensione ❯
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La storia della famiglia Guinnes, dietro alla celebre birra: una saga familiare ambientata tra Dublino e New York nel XIX secolo. Espandi ▽
1868. All'indomani della morte di Sir Benjamin Guinness, l'impero della birra più famosa d'Irlanda passa ai quattro figli - Arthur, Edward, Anne e Ben - e con l'eredità arrivano clausole, rivalità e segreti. Da subito centrale è il duello tra Arthur, primogenito convinto di comandare, e Edward, più metodico e calcolatore, costretti a spartirsi il potere e le responsabilità. Intorno a loro ruotano Anne, che spinge il patrimonio verso la filantropia, e Ben, fragile e problematico. La serie si sviluppa come un racconto di famiglia e industria che passa dai cortili sporchi di St. James's Gate ai saloni sfarzosi di Dublino
Dopo il decennale successo di Peaky Blinders, torna Steven Knight con House of Guinness, un period drama per Netflix che mette al centro un cast giovane ma già iconico.
La regia di Tom Shankland e Mounia Akl adotta un respiro industrial-gothic: fumo, controluce, ampie profondità per unire i vari strati sociali: lavoratori e imprenditori, agricoltori e possidenti. La serie tiene dentro politica e bettole, strategie e scandali, e lascia che lo spettatore tragga la propria morale. Recensione ❯
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In una valle messa sottosopra dall'uragano Vaia e lentamente divorata da un insetto che lascia tracce simili a geroglifici, due scienziati non convenzionali esplorano il codice segreto del bosco ferito. Espandi ▽
Nel cuore di una foresta devastata, tra tronchi abbattuti e radici scoperte, due scienziati visionari cercano un nuovo modo di dialogare con la natura: Alessandro Chiolerio, fisico che a tratti sembra un alchimista, che usa tecnologia e biologia per captare segnali elettrici dalle piante, e Monica Gagliano, ecologa visionaria che sfida la scienza moderna con i lavori su comunicazione e intelligenza delle piante, portano avanti i loro esperimenti nei luoghi dove all'uragano Vaia è seguita l'epidemia di bostrico. Recensione ❯
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Il film pone l'accento sul femminicidio e sulle devastanti conseguenze di questa realtà sulle vite, in particolare su bambini e donne sopravvissuti. Espandi ▽
Nina e Giulio sono una giovane coppia di sposi che vive la propria relazione d'amore in un appartamento con un grande terrazzo. L'equilibrio che inizialmente regna fra loro ben presto si incrina: Giulio dovrà assentarsi per un lungo periodo per motivi di lavoro e questo turba improvvisamente la precaria stabilità emotiva di Nina, tormentata da ansie profonde. La protagonista inizia inoltre a nutrire dubbi sulla fedeltà del marito, arrivando a seguirlo di nascosto per le vie della città. Fra liti violente e silenzi carichi di tensione, il legame tra Nina e Giulio appare destinato a deteriorarsi in modo irreversibile.
Laura Angiulli dirige un dramma complesso e stratificato, che affronta il tema del voyeurismo all'interno di una narrazione profondamente tragica, costruita su continui rispecchiamenti e su una recitazione molto teatrale, che alterna l'eccesso al minimalismo.
Nonostante le citazioni colte e la complessità nascosta dietro a una storia apparentemente semplice, Io ti conosco risulta un lungometraggio difficile da digerire, troppo legato alla ricorsività degli eventi mostrati e a una recitazione teatrale che oscilla volutamente tra l'eccessivo e il minimale. Recensione ❯
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Quando un attore disilluso incontra una cameriera sfortunata a Parigi, inizia la loro inaspettata storia d'amore. Ma sopravviverà alla luce dei riflettori? Recensione ❯
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Quando i migliori amici e coinquilini Dreux e Alyssa scoprono che il fidanzato di Alyssa ha sprecato i loro soldi per l'affitto, i due si ritrovano ad arrivare agli estremi in una corsa contro il tempo per evitare lo sfratto e mantenere intatta la loro amicizia. Recensione ❯
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Un film suggestivo sull'evanescenza dell'amore e della musica. Un'opera che ha il DNA dei classici. Sentimentale, Musical - USA2025. Durata 127 Minuti.
Nel 1910, Lionel e David si amano grazie alla musica folk. Dopo la guerra, un viaggio tra canzoni e passione li unisce, finché il passato li divide. Espandi ▽
Kentucky, 1910. Lionel incontra David ed è subito amore. Un amore semplice che non ha bisogno di parole, bastano le canzoni folk americane. David parte per il fronte e Lionel, riformato, ritorna in Kentucky. Alla fine della guerra si danno appuntamento alla stazione di Augusta (Georgia) e intraprendono un viaggio etnografico per registrare canzoni popolari minacciate dall’oblio. Adattamento del racconto omonimo di Ben Shattuck, The History of Sound ha il DNA dei classici. Paul Mescal e Josh O’Connor inseguono una miracolosa eternità, strappando al vento le piume di un cuscino e al tempo una bellezza immediatamente deperibile. Fenomeni di magnetismo, incarnano un’affinità elettiva, una sorta di arte della trasfigurazione. Vibranti, ultrasensibili, irresistibili, sono lontani dai volti ideali di Hollywood e la loro grazia sta tutta nel movimento, il loro charme nella sottigliezza delle espressioni e, mai come in questo film, nel calore della loro voce. Recensione ❯
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Un racconto che ruota attorno a un punto di rottura. Una fotografia del presente, scattata con gentilezza, ma crudamente a fuoco. Drammatico, Francia2025. Durata 92 Minuti.
Un fotografo di successo lascia tutto per dedicarsi alla scrittura e scopre la povertà. Espandi ▽
All'età di quarantadue anni, Paul Marquet lascia il lavoro di fotografo, che ha assicurato a lungo il suo benessere e quello della sua famiglia, per fare lo scrittore. Rimasto single, si ritrova a fare i conti con la necessità di guadagnare il minimo per vivere, proteggendo però il tempo necessario alla scrittura, processo di per sé lento e incerto, per il quale non esiste una formula magica.
Ed è proprio di questo che parla il quinto lungometraggio di Valérie Donzelli, del fatto che non ci sono soluzioni win-win, per dirla con la lingua della presunta praticità: la libertà costa cara a chi non nasce privilegiato; fare quello che si ama, seguire la propria vocazione, anche se esclusivamente auto percepita, vuol dire rinunciare a moltissimo.
Attraverso la delicatezza dei tratti, dei gesti, della voce del suo protagonista assoluto, Bastien Bouillon, il film racconta che la povertà e la solitudine non sono condizioni romantiche ma dure. Recensione ❯
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Un attore americano impreparato arriva in Italia per interpretare Leopardi. Con l'aiuto di Silvia, una coach locale, scopre poesia, amore e sé stesso. Espandi ▽
David è un giovane attore americano che ha un’agente molto scaltra, Mildred. È lei che riesce a fargli ottenere un bel ruolo di protagonista in un film diretto dal regista italiano Ruggero Mitri “Giacomo in Love”. David accetta con entusiasmo di andare a girare in Italia, ma non leggendo neanche il copione, è convinto sia la storia di Casanova. Quando arriva scopre che il Giacomo in questione è il poeta Leopardi. L’unica speranza è una coach del posto, tale Silvia. Ricca di ironia sin dalle prime scene, è una commedia non mira a raccontare la figura del poeta di Recanati, ma quella di un giovane attore americano con il pallino di diventare una star. Il risultato è una commedia romantica che incuriosisce, in alcuni momenti appassiona e può risultare una visione leggera e godibile. D’altra parte il dietro le quinte della lavorazione del film risulta troppo più interessante rispetto alla storia d’amore, e questo penalizza la visione di una love story che non emoziona abbastanza. Recensione ❯
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La vita del famoso Jay Kelly, un personaggio pubblico che vive una crisi d'identità, mentre tutti sembrano conoscerlo meglio di quanto lui conosca se stesso. Espandi ▽
Il film segue le vicende della celebre star del cinema Jay Kelly (interpretato da George Clooney) e del suo devoto manager Ron (interpretato da Adam Sandler) durante un viaggio lampo e sorprendentemente profondo attraverso l'Europa. Lungo il percorso, i due uomini si trovano costretti ad affrontare le proprie scelte e a riflettere sui legami con le persone a loro più care e sull'eredità che stanno per lasciare. Recensione ❯
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Documentario di Andrea Segre che esplora il successo tra i giovani di Berlinguer - La grande ambizione, riflettendo su impegno civile e crisi della democrazia. Espandi ▽
Durante la distribuzione in Italia di Berlinguer. La Grande Ambizione, c’è stato un pubblico giovanile che ha seguito il film di Andrea Segre anche nei dibatti dopo la proiezione. Vista la partecipazione, i realizzatori hanno deciso di creare dei momenti di confronto con loro nelle sale cinematografiche, nelle università e nei luoghi di impegno civile e politico. Noi e la grande ambizione è frutto di questo viaggio nel rapporto tra vita e politica, tra individuo e società, tra paura e sogno nella generazione dei venti e trentenni di oggi. C’è dietro un’interessante idea di ascolto dei giovani su temi politici che il cinema recente, anche documentario, ha portato avanti in maniera sporadica (recentemente Futura di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher). Andrea Segre ritorna sui suoi passi unendo incontri e dialoghi a immagini di backstage e di scene inedite del film. Recensione ❯
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Quando un giovane attore esagera con la satira e dice una battuta di troppo, soprattutto se alla persona sbagliata, sarà accusato di vilipendio e emarginato dall'intero mondo dello spettacolo. È la storia di Manuel Falco che da giovane attore emergente si tramuta all'istante in un elemento indesiderato e si ritrova suo malgrado a fare il badante di Vittorio, anziano malato di Alzheimer. Solo e senza futuro Manuel si appassiona al suo nuovo e unico amico e cerca di usare i mezzi artistici per curare la malattia. Una volta entrato in contatto in clinica con la dottoressa Elisa De Blasi proverà a convincerla, forse anche per conquistarla, a fare uno spettacolo con i degenti, tra cui c'è anche Vittorio. Il "paradosso dell'attore", che ogni giorno deve ripetere un copione non suo e come se non fosse mai accaduto in precedenza, si sovrappone al "paradosso dell'Alzheimer" che ti fa dimenticare chi sei e ciò che hai fatto in giornata, ma può lasciarti ricordi antichi vividi nella mente. Manuel intuisce questa possibilità: far rinascere loro come attori nel terribile e meraviglioso gioco della vita e forse per rinascere lui stesso grazie ai suoi nuovi amici. Lo spettacolo sarà un piccolo e inaspettato successo e scuoterà l'animo della gente ridando nuova linfa a Manuel e chissà, forse, permettendogli di ritrovare la strada maestra. Recensione ❯
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Una rivisitazione provocatoria e moderna dell'opera teatrale di Henrik Ibsen. Espandi ▽
Hedda si ritrova divisa tra il dolore persistente di un amore passato e la silenziosa, soffocante routine della sua vita attuale. Nel corso di una notte intensa, desideri a lungo repressi e tensioni nascoste esploderanno, trascinando lei e tutti coloro che la circondano in una spirale di manipolazione, passione e tradimenti. Recensione ❯
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