Titolo originale | Lawmen: Bass Reeves |
Anno | 2023 |
Genere | Western, Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Christina Alexandra Voros, Damian Marcano |
Attori | David Oyelowo, June Christopher, Dennis Quaid, Joaquina Kalukango, Bill Dawes Justin Hurtt-Dunkley, Christopher Corson, David J Burt, Lauren E. Banks, Demi Singleton, Forrest Goodluck, Barry Pepper, Donald Sutherland, Grantham Coleman, Heather Kafka, Lonnie Chavis, Eric Schmidt (II), LonHendre Keggins, Shea Whigham, Sekou Goodson, Garrett Hedlund, Margot Bingham, Saveah Goodson, Turner Ross, Kenneisha Thompson, Van Quattro, Crystle Lightning, Paula Malcomson, Jessica Oyelowo, David Lee Smith, Tosin Morohunfola, Dale Dickey, Monica Giordano, Rob Morgan, Ryan O'Nan, Mo Brings Plenty, Craig Nigh, Todd Jenkins, Aaron Roberts, Sue Rock, Chris Silcox, Anthony Traina, Jermaine Washington, Brannon Cross. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento martedì 19 dicembre 2023
Una serie dedicata alla figura di Bass Reeves e alla sua ascesa come primo U.S. Marshal nero. La serie ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards,
CONSIGLIATO NÌ
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Al fianco del suo padrone, il colonnello sudista George Reeves, lo schiavo afroamericano Bass si distingue nella Guerra Civile Americana. George, per "ricompensarlo", lo inganna facendogli credere di poter vincere a carte la propria libertà, ma la partita è truccata. Quando Bass se ne accorge lo aggredisce e poi scappa. Tornerà solo anni dopo, quando finalmente gli schiavi sono stati liberati, e inizierà una nuova vita con la compagna Jennie. La famiglia però ha difficoltà a sostenersi, così Bass accetta di far valere ancora una volta il suo talento con le armi da fuoco e lavora come U.S. Marshal per conto di Isaac Parker, un giudice dall'impiccagione facile.
Tratta da una storia vera, che ha ispirato anche The Lone Ranger, la serie Lawmen - La storia di Bass Reeves è una nuova, ennesima, produzione di Taylor Sheridan per Paramount, questa volta fortemente voluta dall'attore protagonista David Oyelowo.
Candidato agli Oscar per Selma - La strada della libertà, Oyelowo ha per anni cercato di dare vita a questo progetto su Bass Reeves e di certo ci mette tutta l'intensità e il carisma richiesti da una figura leggendaria della Storia del Far West. Al suo fianco non manca un nativo americano, di nome Billy Crow - l'equivalente di Tonto in The Lone Ranger - inoltre il cast vanta altre diverse presenze eccellenti: Donald Sutherland, Dennis Quaid, un cameo di Garrett Hedlund, e il ritorno di Barry Pepper nel ruolo di un diabolico villain. Attore tra i più sottovalutati dal mainstream hollywoodiano, Pepper si conferma un valore aggiunto e il ruolo è tagliato su misura per il suo fascino sinistro.
Lawmen - La storia di Bass Reeves ha per ideatore e showrunner il bianco Chad Feehan, fattosi le ossa su altre storie di uomini duri come Banshee e Ray Donovan. Naturalmente, al suo fianco ci sono anche sceneggiatori e registi afroamericani, e la serie ha un'autorialità molto più condivisa rispetto ad altre produzioni di Taylor Sheridan, che qui rimane solo come produttore senza scrivere nè dirigere. Per questo viene però meno la scrittura tagliente che caratterizza titoli come 1883 o Yellowstone, anche se qualche battuta affilata a effetto non manca, soprattutto nei confronti con il principale villain. Che non è però l'unico antagonista della stagione: la vita di Bass Reeves è stata ricca di missioni per conto della legge e dunque sono molti i criminali che dovranno passare per le sue manette o per il piombo della sua pistola. Il personaggio di Pepper appare così nel primo e negli ultimi episodi, rimanendo nell'aria come una sinistra presenza, ma tenendo davvero banco solo nel finale di stagione.
Il finale è infatti la puntata più riuscita, drammatica e compatta dal punto di vista dell'azione, mentre altri episodi scorrono via lasciando poca traccia di sé, con "criminali di puntata" non memorabili e con una regia troppo spesso solo di servizio. In particolare lascia perplessi la sottotrama di un pastore che vuole creare un nuovo stato tutto per i neri, introducendo così nella serie il tema del separatismo. La questione è però risolta in assenza di questo stesso personaggio, quasi lasciandola cadere. Così come le minacce che riceve la famiglia di Reeves mentre l'uomo di legge è in viaggio per conto del giudice, rimangono vaghe e impalpabili.
Probabilmente la serie sconta il tentativo di voler dare un messaggio positivo, al punto da non affondare davvero il coltello nel potenziale drammatico che un racconto come questo invece offrirebbe. Lawmen - La storia di Bass Reeves finisce così per non essere all'altezza della figura storica che racconta, riducendosi quasi a capitolo minore dell'epopea western ben più ambiziosa che Sheridan sta costruendo con altre serie e miniserie.