Aleksei è un bielorusso in fuga dal suo passato. Jomo un giovane rivoluzionario che si batte contro le compagnie petrolifere. I loro destini si intrecceranno, al di là dei confini della vita e della morte. Unico italiano in Concorso alla Berlinale 2023, il film d'esordio di Giacomo Abbruzzese sarà da giovedì 9 marzo al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Aleksei è un giovane bielorusso che per raggiungere la Francia. Una volta arrivato l'unico modo per poter essere regolarizzato è di aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le multinazionali che sfruttano il territorio. Sua sorella Udoka vorrebbe invece lasciare il Paese. Aleksei e Jomo si incontreranno e si scontreranno. Ma non solo.
Disco Boy è un film che parla di guerra uscendo dai canoni del genere per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. È un film di fantasmi quello che Abbruzzese ci propone. Sono ectoplasmi della memoria che tornano a tormentare chi ne ha visto e toccato concretamente i corpi e non può più liberarsene.
Non è un film, come altri ne abbiamo visti, sui corpi militari speciali e sulla loro struttura gerarchica pressoché assoluta. Abbruzzese si colloca semmai sulla scia di chi, come Clint Eastwood con Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima ha mostrato la guerra dai fronti opposti.