Un appassionato omaggio che non tradisce lo spirito della saga e tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine. Horror, Thriller - USA2022. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ancora altri misteri nella città di Ghostface. Espandi ▽
“Sta succedendo di nuovo”. Così Linus chiama Sidney per farla tornare a Woodsboro. Scream è un sequel a tutti gli effetti. Manca solo il numero 5 sul titolo anche se vuole farsi definire un “requel” (reboot-slash-sequel). Lo spirito dei quattro film diretti da Craven è rimasto intatto. Il nuovo Scream da una parte è un omaggio al grande regista scomparso nel 2015 e un’operazione nostalgia proprio come Ghostbusters: Legacy soprattutto nel momento in cui fa rientrare in campo David Arquette, Neve Campbell e Courteney Cox. Dall’altra è un ritorno all’horror anni ’90 con quella commistione tra azione, terrore e ironia nella presa in giro del franchise del film nel film Stab. Tra lame conficcate in gola e inquietanti visioni dal passato, Scream è l’esempio di quello che un horror deve fare: tiene incollati allo schermo senza pause e fa saltare dalla sedia. Recensione ❯
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Un prequel che realizza un piccolo grande miracolo e riporta il franchise alla brutalità delle origini. Azione, Drammatico, Horror - USA2022. Durata 99 Minuti.
Ambientato in una riserva di nativi americani tre secoli prima gli eventi del film Predator (1987), Prey è la storia non raccontata di una giovane donna che vuole disperatamente proteggere la sua gente da un pericolo imminente. Espandi ▽
Prequel di Predator dall'ambientazione improbabile, Prey realizza un piccolo grande miracolo e riporta il franchise alla brutalità delle origini, in un racconto teso e asciutto. Lo firma Dan Trachtenberg, già autore del migliore tra i capitoli dell'antologia sci-fi di J.J. Abrams: 10 Cloverfield Lane. Il Predator, come nel film originale, si svela pezzo a pezzo nel corso di Prey, ed è quindi una presenza spesso invisibile ma proprio per questo ancora più spaventosa. Anche il pubblico più appassionato alla saga di Predator avrà le sue sorprese da questo progressivo disvelamento, visto che si tratta di un precursore dell'alieno quello giunto sulla Terra due secoli e mezzo prima e affrontato da Schwarzenegger, dunque dotato di armi e armature a volte diverse. Prey dà così un senso alla propria ambientazione in secoli passati, rigenerando un poco di mistero intorno al celebre antagonista. Recensione ❯
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Un film sul potere della creazione e dell'immaginazione, che danza tra Walt Disney e Fellini nella nostalgia di un fantasy che guarda al passato. Drammatico, USA2022. Durata 108 Minuti.
Una storia epica intrisa di fantasy e romanticismo: un dialogo eccentrico tra un genio e una donna. Espandi ▽
Alithea Binn è un'accademica che vive da sola e ha dedicato gran parte della sua vita agli studi di storia e mitologia. Mentre si trova a Istanbul per una conferenza, compra un'ampolla in un negozio di oggetti antichi. E, quando si trova nel bagno dell'hotel dove alloggia, esce improvvisamente un djinn (“genio”). Pieno di invenzioni (Albert Einstein che esce dalla tv per posarsi sulla mano del Genio, l'amico immaginario della protagonista proiezione disegnata dalla sua mente?), Three Thousand Years of Longing è l'esempio un cinema che sa ancora spostarsi in mondi lontanissimi. Tra il mito e la scienza, Miller sa già da che parte stare, danza tra Walt Disney e Fellini e filma sottotono una delle scene d'amore più intense nel ritorno a casa di Alithea dal lavoro. Un film sul potere della creazione e dell’immaginazione. Ma è anche un cinema che ci mette davanti a un bivio: siamo disposti a credere a tutto quello che vediamo? Se la risposta è sì, allora si vola molto in alto. Recensione ❯
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Una reunion nostalgica che allarga il cuore dei fan lasciandoli con la voglia di tornare ancora a Hogwarts. Documentario, Family - Gran Bretagna, USA2022. Durata 100 Minuti.
L'attesissima retrospettiva targata Max Original che in Italia sarà in prima tv assoluta su Sky, su un canale interamente dedicato, Sky Cinema Harry Potter e in streaming su NOW. Espandi ▽
Sono passati vent’anni da quando la saga letteraria di Harry Potter ha fatto la sua comparsa sul grande schermo, e oggi il cast principale si ritrova per ricordare gli otto film girati insieme e quel lungo periodo di crescita personale e professionale cominciato nell’infanzia e terminato da giovani adulti. Accanto a loro ci sono i registi degli otto film più gli interpreti di molti dei personaggi che hanno caratterizzato la saga.
Purtroppo ci sono anche molti assenti, i motivi sono vari, e ovviamente mancano alcuni attori purtroppo deceduti.
Forse sono anche queste scomparse definitive e queste riflessioni legate al passare del tempo a imprimere alla riunione un carattere malinconico che si mescola con il timbro nostalgico dei ricordi dei tre protagonisti.
Return to Hogwarts è soprattutto efficace nel ricreare quella magia che si è creata sul set, in mezzo a scenografie piene di meraviglia e grazie alla chimica fra attori che si sono gettati anima e corpo nell’impresa, a cominciare dai tre protagonisti che ancora oggi appaiono legati da qualcosa di misterioso e indefinibile, una sorta di fratellanza istintiva. E l’inevitabile melassa di queste riunioni nostalgiche lascia spazio a momenti di autentica intimità che allargherà il cuore dei fan, lasciandoli con la voglia di tornare a Hogwarts, o anche solo di ritornare bambini. Recensione ❯
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Nel 1862 un'infermiera inglese tormentata dal passato si reca in un remoto villaggio irlandese per indagare sul presunto digiuno miracoloso di una ragazzina. Espandi ▽
Un'infermiera di guerra inglese viene inviata nelle Midlands irlandesi a sorvegliare una bambina che non mangia da quattro mesi.
Non siamo nulla senza storie. È il messaggio con cui Sebastian Lelio sceglie di aprire il film, mostrando subito la finzione della storia che sta per raccontare. Una finzione cinematografica: Il prodigio si apre negli studi, sul set una voce fuori campo avvisa il pubblico che i personaggi della storia che sta per vedere credono ciecamente nella loro, di storia.
Siamo di fronte a un viaggio colmo di emozioni e introspezione, nel quale tra colpi di scena, confessioni e disvelamenti occorre tenere salda la bussola della razionalità, per non confondersi nella spirale di sofferenti deliri religiosi. Potente, ben scritta, interpretata e diretta, Il prodigio è una storia di coraggio e determinazione, di maternità scelta e cura di un corpo abusato, ma soprattutto di fame da saziare. Recensione ❯
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Un thriller targato Netflix su un ladro e i due ricchissimi proprietari della villa che avrebbe voluto svaligiare. Espandi ▽
Prodotto dallo stesso regista e dai tre interpreti protagonisti, Windfall è un gioco sofisticato e gratuito; un thriller fatto di attese e supposizioni, più che d'azione, in cui la deflagrazione finale arriva in modo tanto inatteso quanto inevitabile.
Il meglio il film lo dà proprio nei momenti in cui i tre personaggi, che sono nemici e in qualche modo anche alleati (soprattutto il ladro e la moglie dell'imprenditore, uniti dall'impossibilità di realizzare la propria felicità), si muovono, si nascondono, si confrontano come pedine inconsapevoli delle proprie azioni.
Windfall ha la capacità, oggi, di costruire una trama in cui gli elementi del thriller si rivelano puri McGuffin alla Hitchcock (non sveliamo quali, ovviamente) e la sostanza delle relazioni messe in campo - il dramma dei destini individuali, le incomprensioni fra le persone, la ferocia che regola i rapporti sociali e umani - si rivela soprattutto nei movimenti attenti e freddi della macchina da presa e nella scansione precisa, monotona del montaggio. Recensione ❯
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Per Anna ogni giorno è uguale all'altro. Quando un uomo e sua figlia si trasferiscono dall'altra parte della strada, Anna inizia a credere di poter cambiare la propria vita. Espandi ▽
Fin dalla trama, questa miniserie Netflix, prodotta da Will Ferrell (direttamente dal Saturday Night Live) lascia il lettore in uno stato di confusione. È forse questo il carattere più distintivo di La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra, titolo che a molti farà venire in mente una domanda catartica: "come prego?". Ma qui sta la genialità della miniserie: il lungo titolo fa riferimento, nella storia, a un romanzo giallo che la protagonista sta leggendo, permettendo di individuare così un percorso metanarrativo che, a un occhio attento, risulterà anche dalla raffinatissima mescolanza di generi che la serie di Ferrell realizza. La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra disarticola il rapporto tra narratore e spettatore, con un racconto che non può né essere definito assurdo né verosimile. La miniserie mette costantemente lo spettatore in difficoltà, facendo sorgere domande desuete nel cinema e nella serialità: “ma come?”, “sul serio?”, “ma cosa sto guardando?” ed è proprio questa la geniale, e sottile, caratteristica che trasforma la parodia in un piacevole esercizio stilistico. Recensione ❯
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Il film si ispira alle foto della schiena di "Whipped Peter" (Peter il fustigato) scattate durante una visita medica dell'esercito dell'Unione e pubblicate nel 1863 su Harper's Weekly. Espandi ▽
Louisiana, 1860. Peter viene strappato a forza dalla sua famiglia e ridotto in schiavo. Costretto ai lavori forzati, riesce a ribellarsi e fuggire nelle paludi in cerca della libertà. Viene inseguito senza tregua da spietati cacciatori insieme a cani feroci con a capo lo spietato Jim Fassel. Per salvarsi, è costretto anche a lottare con un coccodrillo prima di dirigersi verso Nord dove riesce a raggiungere a Baton Rouge l'esercito dell'Unione, impegnato nella Guerra di Secessione e si arruola.
Lo spunto di Emancipation parte da una foto che è diventata simbolo della lotta alla schiavitù e ha smosso le coscienze di molti cittadini statunitensi. Il cinema di Fuqua punta a mantenere la forza, la rabbia, il grido di libertà di quell'immagine. Affidandosi alla fotografia di Robert Richardson, che si avvicina prevalentemente al bianco e nero sottolineando i deboli cromatismi, per esempio, degli alberi e delle fiamme, trova il ritmo action che caratterizza tutto il suo cinema migliore.
Il film trova a tratti un impeto che potrebbe trasformarlo in una variazione di Braveheart versione black e resta un film autentico e sentito sulla schiavitù. Recensione ❯
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Un film sportivo che racconta la storia dell'ascesa di un giovane talento nel mondo dello street ball. Espandi ▽
Stanley Sugarman lavora come talent scout per i Philadelphia 76ers, squadra dell'NBA. Promosso a vice allenatore dall'anziano presidente, si ritrova in giro per il mondo a osservare talenti dopo la morte del suo mentore e la retrocessione voluta dal figlio, che ha assunto la guida della squadra. Durante un viaggio in Spagna, Stanley - la cui carriera da giocatore è stata stroncata da un incidente - scopre Bo Cruz, un operaio nel quale vede un futuro campione. Portatolo con sé a Philadelphia, farà di tutto per convincere la sua squadra a credere in lui, scontrandosi con un mondo che non gli perdona il suo passato e non crede nella bravura di un atleta sbucato fuori dal nulla.
A stilare la lista di tutti i giocatori, gli ex giocatori, gli allenatori, gli osservatori, i dirigenti della NBA coinvolti nel progetto - a cominciare dal produttore LeBron James - si prenderebbe tutto lo spazio della recensione: Hustle è l'autoelogio di un mondo, di uno sport, di una modalità di intendere l'agonismo.
Gli appassionati si divertiranno a riconoscere vecchi e nuovi eroi (alla fine sono elencati tutti), ma una parola va spesa per Juan Hernangómez, l'ala grande spagnola in forza agli Utah Jazz che ha fatto debuttato come attore. Recensione ❯
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Per quanto frenato da un palpabile timore reverenziale, Zemeckis è il regista giusto per riproporre l'ibrido Pinocchio. Commedia, Drammatico, Family - USA2022.
Il film rivisita in chiave live action l'amata storia di un burattino di legno che intraprende un'emozionante avventura per diventare un bambino vero. Espandi ▽
Sono ormai tanti anni che Geppetto non esce dalla sua bottega di orologi a cucù e giocattoli di legno. Non li vende nemmeno, quegli orologi, vuole solo stare tra di loro, in compagnia del gattino Figaro e della pesciolina Cleo. Ha perso un figlio e non ha mai smesso di pensare a lui, tanto che, per quello che sarebbe stato il suo compleanno, ha intagliato un burattino in legno di pino e ha sognato "sopra una stella" che potesse compiersi un miracolo.
Un sogno dolce e ingenuo, perché così è il Geppetto di Tom Hanks, rimasto un po' bambino, bisognoso dei suoi pupazzi e dei suoi feticci, di quel mondo disneyano che esce regolarmente dagli sportellini degli orologi, liberando il cowboy Woody, Paperino, Malefica, Dumbo, Biancaneve. Zemeckis appare onorato e felice di inserirsi nel novero e lo fa con grande rispetto, autodenunciando immediatamente il suo apprestarsi a narrare una storia già nota, "a fatti compiuti".
Zemeckis fa trapelare il suo piacere nel dialogo a distanza col burattino senza fili e sa rinverdirne quanto basta la tenerezza e il prodigio. Recensione ❯
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Un cacciatore di taglie viene ingaggiato per riportare a casa la moglie di un ricco uomo d'affari. Sulla sua strada incontrerà non pochi nemici. Espandi ▽
New Messico, 1897. Un ricco uomo d'affari di Santa Fe ingaggia il cacciatore di taglie Max Borlund per ritrovare e riportare a casa la moglie Rachel che è stata rapita e presa in ostaggio da Elijah Jones, un soldato afroamericano disertore. L'uomo scopre però che la donna è scappata volontariamente da un marito che non amava. Deve scegliere così se portare comunque a termine la missione per cui viene pagato o lasciar perdere. Intanto sulla sua strada compaiono altri nemici tra cui lo spietato proprietario terriero Vargas e soprattutto Joe Cribbens, un fuorilegge e giocatore professionista che Max aveva spedito in prigione anni prima e che ora si vuole vendicare. Recensione ❯
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Un soldato deve ritrovare la propria quotidianità una volta tornato a casa. Espandi ▽
Lynsey, un ingegnere militare, è appena tornata negli Stati Uniti. Ha una lesione cerebrale debilitante dovuta all’esplosione di un ordigno in Afghanistan e, grazie a un’infermiera, ha iniziato un lento recupero; deve infatti riprendere a camminare e ha dei vuoti di memoria. Quando le sue condizioni fisiche migliorano, rientra a casa sua a New Orleans dove a va vivere a casa della madre con cui ha un rapporto conflittuale. Vorrebbe riprendere a fare il suo lavoro, ma il suo medico è diffidente. Nel frattempo trova un altro impiego come addetta alla pulizia delle piscine. Un giorno il suo pick-up si rompe. In officina conosce il meccanico James Aucoin che non è mai riuscito a superare il senso di colpa legato a una tragedia familiare. Sono entrambe due persone sole. Entrano gradualmente in confidenza e passano sempre più tempo insieme. Una sera però, un violento litigio sembra separarli.
L’opera prima della regista teatrale Lila Neugebauer sembra attraversata da una persistente monotonia che invece è la qualità nascosta del film, perché rivela progressivamente i due protagonisti, semina alcuni indizi e ne tiene sottotraccia altri.
Causeway, che si fonda prevalentemente sulla recitazione e una marcata impostazione teatrale, richiama, in apertura, la tradizione del cinema sui reduci di guerra, per poi diventare, anche grazie alla recitazione di Jennifer Lawrence, il racconto di un lento e progressivo ritorno alla vita. Recensione ❯
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Nella Chicago della fine anni '60, una donna cerca aiuto per abortire. Espandi ▽
È il 1968 a Chicago. Il vento del cambiamento soffia nell’aria assieme all’eco delle proteste studentesche, ma per ora può soltanto lambire le certezze di Joy, classica casalinga borghese dell’epoca con un marito avvocato, Will, una figlia adolescente e un altro bambino in arrivo. Una complicazione nella gravidanza mette però in pericolo la vita di Joy, che si vede negata la possibilità di un aborto che potrebbe salvarle la vita. Sola contro il sistema, Joy si rivolge a “Jane”, un’organizzazione clandestina che aiuta le donne in difficoltà.
Call Jane si inserisce nel filone (recentemente di nuovo florido) di un cinema impegnato a riflettere sui diritti civili e in particolare sul tema dell’aborto.
Un film che si propone di allargare il dibattito collettivo andando oltre la prospettiva personale di un individuo e affrontando le spinose implicazioni politiche, di classe e razziali che sono impossibili da ignorare specialmente nella realtà statunitense. Recensione ❯
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Colpi di scena e un giusto tasso di brutalità per una disillusa riflessione sugli interventi americani all'estero. Azione, Drammatico, Thriller - USA2022.
Un ex ufficiale della CIA, che vive fuori dalla rete, si ritrova in fuga da persone che vogliono ucciderlo. Espandi ▽
Dopo trent'anni vissuti più o meno serenamente in incognito, Dan Chase trova un intruso nella sua casa e con sorprendente efficienza lo elimina. Capisce così di essere stato scoperto e di essere ancora una volta nel centro del mirino. Lo contatta infatti poco dopo Harold Harper, ex agente CIA passato all'FBI e a capo della caccia all'uomo, sperando di convincerlo alla resa. Ma Dan non si lascia intimorire nemmeno dalla minaccia che venga rovinata la vita di sua figlia e inizia a mettere in atto una elaborata controffensiva...
L'impronta registica data da Jon Watts è davvero felice e i suoi calibrati movimenti di macchina, lontani dagli a volte confusi Spider-Man, ci restituiscono il tono e la lucidità del film che l'ha fatto emergere: Cop Car.
The Old Man è inoltre una serie che non manca di colpi di scena e dal giusto tasso di scioccante brutalità: i due rottweiler che accompagnano il protagonista non sono lì per giocare a riportare la palla... Inoltre non ci si accontenta dello status quo di un uomo in fuga e le carte in tavola continuano a muoversi, rendendo la vicenda via via più intricata e internazionale. Recensione ❯
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