Refn ripropone pregi e difetti di Too Old to Die Young. Da segnalare però la presenza di Cliff Martinez in colonna sonora: non mancano pezzi di bravura. Su Netflix.
di Andrea Fornasiero
Miu è una ragazza nota per portare fortuna, tanto da essere accolta in una villa di Copenhagen come una sorta di santa pagana, che nel medioevo sarebbe stata data al rogo e oggi invece si spera possa miracolare la padrona di casa con una gravidanza. Ma Miu è pur sempre un'immigrata e il mondo criminale di Copenhagen presto finisce per inghiottirla. Anche nel bel mezzo di una guerra tra bande starà dalla parte delle donne, in particolare aiutando una madre cinese a riavere la figlia, ma questa non è che l'apparenza della vita della ragazza. La sua natura è infatti misteriosa e connotata da capacità che presto si rivelano davvero miracolose...
Nessun regista ha saputo diventare griffe di se stesso quanto Nicolas Winding Refn, che ormai firma le sue opere con "by NWR" come fosse un brand di moda. Infatti Copenhagen Cowboy è soprattutto una patinata riproposizione delle sue ossessioni stilistiche.
La presenza dell'immancabile sodale Cliff Martinez in colonna sonora pesa moltissimo e non mancano pezzi di bravura, ma queste sequenze non stupiscono più nessuno, anzi sono esattamente quello che ci si aspetta da Refn.