Shyamalan gioca con il suo stesso cinema, spingendosi oltre in una riflessione che va al di là delle apparenze di genere. Thriller, USA2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La trasposizione di una grafic novel francese di genere thriller. Espandi ▽
Guy e Prisca stanno attraversando un momento difficile, ma tengono tutto nascosto ai figli Trent e Maddox, per non rovinare loro la vacanza speciale che si accingono a vivere: un periodo di relax in un resort esclusivo e poco noto. La proposta dei gestori del villaggio turistico di accedere a una spiaggia oceanica esclusiva e incontaminata sembra impossibile da rifiutare, ma presto i Capa scopriranno che il luogo nasconde un segreto. Recensione ❯
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L'incubo allucinatorio di un mondo torbido e violento, in un cinema d'autore che si conficca nell'anima. Drammatico, Corea del sud2003. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Dalla Corea un film teso, duro e visionario che è piaciuto molto a Tarantino, che lo ha premiato a Cannes 2004, dove era presidente. Forse perché, come dice Chan-wook, questo è il film che Tarantino sognava di fare. Espandi ▽
Probabilmente destinata come ogni altra ad incanalarsi presto nella canonizzazione e nell'isterilimento, la cinematografia sudcoreana vive però nei primi anni del nuovo millennio un periodo di fulgore che non è dato trascurare. A futura memoria resterà di sicuro Old boy, gioiello nero vincitore di premi un po' ovunque. È la storia di Dae-su, imprigionato per 15 anni senza sapere perché, e della sua implacabile vendetta una volta libero. Non dovrà cercare lontano, perché il suo persecutore non ha ancora chiuso la partita. L'appena conosciuta e subito amata Mi-do lo accompagnerà alla ricerca della rivincita e, più ancora, del motivo della sua prigionia. Recensione ❯
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Da una storia vera, un film realistico e perfettamente sintonizzato con i dubbi e la paure di un'adolescente. Drammatico, Svizzera, Ucraina, Francia2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
2013. Una ginnasta di 15 anni è divisa tra la Svizzera, dove si allena, e l'Ucraina, dove sua madre, una giornalista, segue gli eventi di Euromaidan. Espandi ▽
Olga, basato su una storia vera, è stato girato prima e dopo la pandemia, con in mezzo una lunga pausa dovuta al lockdown, e il percorso di riprese ha visto la situazione ucraina precipitare. Il regista franco-svizzero Elie Grappe aveva solo 22 anni quando ha iniziato a scrivere la sceneggiatura, e ha concluso le riprese appena 27enne: probabilmente la sua giovane età gli ha consentito di sintonizzarsi perfettamente con i dubbi e la paure di un’adolescente che, oltre al consueto carico emotivo legato all’età, deve confrontarsi con una situazione politica difficile, con la preoccupazione per un genitore costantemente in pericolo, e con la tensione per le gare sportive in arrivo. Grappe racconta molto bene le lealtà divise all’interno della mente della ragazza, che ha tutto il diritto di investire sul suo futuro sportivo ma anche tutto il rimpianto di doverlo fare lontana da Kiev e da sua madre. In questo senso il film di Grappe, già narrativamente riuscito, diventa efficace metafora di una situazione comune a molti e dolorosamente attuale. Recensione ❯
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Un ritratto desolante dell'America di provincia, con una Kate Winslet eccessivamente protagonista ma assolutamente dedita al ruolo. Drammatico, USA2021.
Un crime drama che esplora il lato più oscuro delle comunità più chiuse e come la famiglia e i drammi del passato possano definire il nostro presente Espandi ▽
Meredith è nota a tutti semplicemente come Mare e per molti è ancora "Lady Hawk", in seguito da una prodezza sportiva di gioventù. Un canestro che altrove non sarebbe stato poi così straordinario, ma che nella tranquilla e depressa cittadina di Easttown è memorabile a decenni di distanza. Mare è detective di polizia, ma non è ancora riuscita a ritrovare la figlia scomparsa di una sua amica e in molti dubitano ormai di lei. La sua vita privata tende poi al disastroso: madre di un figlio tragicamente morto è separata dall'ex marito, ora prossimo a risposarsi. Fa del suo meglio per crescere il problematico nipote, che però la madre uscita di comunità ora rivorrebbe indietro. Le cose si complicano ulteriormente quando una ragazza in città viene uccisa, spingendo il capo della polizia a convocare un giovane detective di successo dalla vicina città. Recensione ❯
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Uno spaccato sulla corruzione dilangante dei mezzi di informazione nelle Filippine. Espandi ▽
A La Paz, nelle Filippine, il sindaco Pedring Eusebio governa con il piglio di chi sente alla testa di una dinastia e si vanta di aver ripulito la città. Il quotidiano LPN è in prima linea alla ricerca della verità e per questo è tartassato dal potere cittadino. L’uso di detenuti come sicari occasionali per eliminare i personaggi scomodi è ormai documentato, e la sparizione di alcuni giornalisti di LPN rivela ben presto una cospirazione che coinvolge gli alti livelli della società filippina.
Il film sente stretti i confini del thriller politico convenzionale e si espande a coprire un minutaggio da miniserie televisiva. Con meno azione di quanto si potrebbe pensare, il film è una lunga indagine minuziosa. Erik Matti riesce a rendere fruibile e coerente un’opera dai molti rischi strutturali, e a dare un esempio di cinema filippino dai tratti autentici e spendibile sul mercato internazionale. Recensione ❯
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Indagine trasversale su missione e archivio della radio libera più legata alla storia parlamentare italiana. Documentario, Italia2021. Durata 72 Minuti.
La storia di una straordinaria avventura giornalistica e politica di una stazione radio storica. Espandi ▽
Una radio che ha contribuito a liberare l'Italia da tabu` e pregiudizi, e` la protagonista di questo film documentario. Le voci storiche di Radio Radicale si raccontano e fanno rivivere l'avventura giornalistica e politica cominciata nel 1976. Dalla morte di Giorgiana Masi al caso Tortora, dal rapimento del giudice D'Urso all'uccisione del giornalista Antonio Russo, le storie, spesso controverse, di un Paese e gli ideali di chi voleva cambiarlo. Recensione ❯
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Un ritorno in grande spolvero per Zhang Yimou che filma la sua dichiarazione d'amore al cinema che è rappresentato come qualcosa di sacro. Drammatico, Storico - Cina2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Zhang Jiusheng fugge da un campo di lavoro per poter assistere alla proiezione di un cinegiornale in cui, per un solo secondo, può rivedere la sua amata figlia. La pellicola però viene rubata da una giovane orfana vagabonda. Espandi ▽
Negli anni della Rivoluzione Culturale, Zhang evade dal campo di lavoro forzato e vaga per il deserto per raggiungere un villaggio dove in un cinema, assieme al film Eroic Sons and Daughters, viene abbinato il cinegiornale di propaganda numero 22 in cui compare, anche solo per un secondo, l’immagine della figlia che non lo vuole più vedere dopo che è stato arrestato. Poco prima della proiezione la pellicola viene rubata da una ragazzina, l’orfana vagabonda Liu, che ha bisogno della celluloide per costruire la lampada al fratello più piccolo. Zhang, dopo aver assistito al furto, la insegue. Perde la pizza, la recupera e la perde ancora. Al villaggio intanto un pubblico molto numeroso è in attesa di assistere allo spettacolo serale organizzato dal proprietario e proiezionista del cinema, chiamato “Mr. Film”, che è visto come una divinità e si considera una figura essenziale all’interno del Partito.
One Second rappresenta per il regista cinese Zhang Yimou un grande ritorno. Tra omaggi al cinema a cui si ispira e un ritorno alle tematiche e simbologie da lui utilizzate in passato, il film si presenta come una vera e propria dichiarazione d’amore alla settima arte, rappresentata qua come qualcosa di sacro. Recensione ❯
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Un film autenticamente disperato, che non si risparmia e sceglie subito da che parte stare. Drammatico, Spagna, Grecia2021. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due uomini decidono di recarsi sull'isola di Lesbo e aiutare le persone in difficoltà a raggiungere la terra ferma. Espandi ▽
Basato sulla storia vera di Òscar Camps, il fondatore di Open Arms, il film diretto da Marcel Barrena non perde tempo e sceglie subito da che parte stare. Dopo aver mostrato la vicenda del ragazzo spagnolo affetto da sclerosi multipla che ha deciso di non arrendersi affrontando un thriathalon Ironman con percorsi di nuoto, ciclismo e corsa in 100 metros, con Open Arms – La legge del mare firma un film insieme politico e profondamente umano. Tutte le scene in mare hanno un impatto immediato. C’è la paura, la spinta verso una possibile salvezza e lo sfinimento fisico. È un cinema che non si risparmia e da tutto sé stesso magari concedendosi qualche finale di troppo, qualche lacrima e un miracolo improvviso alla vista di una bambina confusa inizialmente per un maschio. Ma sono solo piccolissime sbavature di un film disperato e appassionato, supportato da attori davvero motivati che riapre con forza una ferita sempre aperta. Recensione ❯
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Una donna si risveglia senza memoria in un'unità criogenica. L'ossigeno sta per finire e se vuole sperare di sopravvivere, dovrà ricordare chi è. Espandi ▽
Una donna si risveglia in preda al panico all’interno di una capsula, intrappolata in una rete, collegata a degli elettrodi, con aghi e sonde che la alimentano artificialmente. Dove si trova? E chi è, dal momento che non ricorda nulla? Dialogando con il computer di bordo, la donna scopre di chiamarsi Elizabeth Hansen, di essere una scienziata e di trovarsi in una camera criogenica. Il solo modo per capire cosa le è successo è risalire alla sua storia, ma il danno subìto dalla camera, responsabile del suo risveglio, ha ridotto drasticamente le riserve di ossigeno. Elizabeth è così costretta a correre contro il tempo per non morire soffocata. Recensione ❯
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Il pellegrinaggio meditativo e letterario di Paolo Cognetti, in direzione (e in contemplazione) dell'Alaska di 'Into the Wild'. Documentario, Italia2021. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un percorso originale e dal potente impatto visivo, sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild, in un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi all'Alaska. Espandi ▽
Nel 2019 lo scrittore Paolo Cognetti, autore di "Le otto montagne" (premio Strega 2017) progetta con l'amico Nicola Negrin, illustratore, un viaggio carico di significati. L'itinerario è definito dai luoghi legati agli scrittori più amati da Cognetti: da Milano i due volano verso gli Stati Uniti, a Port Angeles (nello stato di Washington), dov'è sepolto Raymond Carver, passando per i territori dello Yukon in cui Jack London ha composto Il richiamo della foresta, tra suggestioni di Herman Melville ed Ernest Hemingway. Fino al Denali National Park, in Alaska, al Magic Bus che fece da casa a Christopher McCandless, il protagonista di "Nelle terre estreme" di John Krakauer reso celebre dal film Into the Wild di Sean Penn. È infatti attraverso quella visione che Cognetti, classe 1978, a trent'anni ha scoperto Henry David Thoreau e sposato quella scelta, se pur con minor radicalità. Tanto che in apertura rielabora proprio un passo da Walden ovvero vita nei boschi di Thoreau. Recensione ❯
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Audiard abbraccia in un sontuoso bianco e nero il destino di una gioventù palpitante di vita e di speranze fragili. Drammatico, Francia2021. Durata 105 Minuti.
Parigi, 13° distretto. Oggi. Emilie incontra Camille, che è attratta da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l'amore moderno. Espandi ▽
Non è la prima volta che Jacques Audiard, nutrito di letteratura francese e di cinema americano, pratica generi diversi (dal melodramma sociale al western) e interrompe la collezione di film ‘neri’ in cui eccelle. Dai suoi debutti non smette di filmare la maledizione della violenza, la relazione filiale, il disagio maschile, la forza delle donne e il declino della virilità. In un sontuoso bianco e nero, Audiard disegna qui la cronaca contemporanea, e sovente comica, di una giovinezza eteroclita alla ricerca di sé stessa e di qualcuno da amare, e da cui farsi amare. Il suo film cancella le frontiere dell’orientamento sessuale come quelle del colore. Il bianco e nero sublima le etnie, che non definiscono mai i personaggi. È uno dei miracoli di questo racconto di destini in divenire che fanno vibrare un quartiere parigino senza bellezza. Recensione ❯
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Il dramma di due persone che cercano di capire com'è morto un ragazzo al quale erano molto legati. Espandi ▽
Indre e Paulius si ritrovano dopo essersi persi di vista per alcuni anni. Lui ha un piede ingessato, lei lo accompagna in auto nella zona periferica di Vilinius dove il fratello Matas passò le ultime ore di vita, prima di essere misteriosamente ucciso in una sera di diverso tempo prima. All’epoca Indre era la fidanzata di Matas, e come Paulius anche lei non ha mai superato il dolore. Insieme, i due ex amici ripercorrono i luoghi frequentati Matas parlano con le persone che forse ricordano qualcosa. Il racconto del viaggio nel passato di due persone alla ricerca della verità sulla morte di un loro caro: un film impressionista, all’inseguimento di un fantasma impossibile da evocare. La questione irrisolta della morte di una persona lascia dietro di sé una traccia malinconica dolce e al tempo stesso appiccicosa. Ed è questo sentimento incerto che il film coglie con la sua messinscena impressionista, delineando poco alla volta le personalità dei due protagonisti. Recensione ❯
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Un film dal cast generoso e dall'ottima fotografia che si prende i giusti tempi per raccontare una rinascita. Drammatico, USA2020. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'omonimo romanzo di Cameron Bloom e Bradley Trevor Greive, in cui viene raccontata l'incredibile storia vera della famiglia Bloom. Espandi ▽
Penguin Bloom è basato sulla vera storia di Samantha Bloom raccontata in un libro dal marito Cameron, e i dettagli hanno il sapore della testimonianza autentica di una tragedia vissuta minuto per minuto, che ha travolto non solo la protagonista ma tutti i suoi affetti: marito, figli, sorella, madre, amiche, colleghe di lavoro. La ricostituzione di questo microcosmo in frantumi è al centro della narrazione e il regista Glendyn Ivin si prende il tempo di raccontarla passo dopo passo, affinché sia un esempio per chiunque si sia trovato in una situazione difficile e abbia dovuto cercare la forza d'animo necessaria per uscirne. La fotografia di Sam Chiplin fa giustizia ai grandi spazi aperti e al verde lussureggiante dell'Australia e della Tailandia, rendendo gli elementi naturali un personaggio chiave nella storia, e la regia di Ivin segue la gazza Penguin con grande attenzione, cogliendo il valore drammaturgico di ogni suo movimento. Recensione ❯
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Un racconto ad ampio raggio che con originalità guarda ad un artista che ha sempre preferito gli ultimi. Documentario, Italia2021. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto che attinge da un bacino infinito di materiali di repertorio pubblici e privati per creare un viaggio visivo e sonoro nell'immaginario poetico di uno dei nostri cantautori più amati, Lucio Dalla. Espandi ▽
Il ritratto di Lucio Dalla, uno dei più originali cantautori italiani (noto anche al di fuori dei confini nazionali) nasce dalle testimonianze di Umberto Righi detto Tobia, che è stato il suo manager sin dall'esordio, e di Stefano Bonaga che di Dalla è stato amico già dall'infanzia. Il supporto visivo viene fornito da un'ampia quantità di materiale documentaristico oltre che da dichiarazioni dello stesso Dalla. Recensione ❯
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Un piccolo film che sa affrontare grandi temi, quali l'infanzia e il timore della perdita . Drammatico, Francia2021. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Céline Sciamma firma una riflessione commossa sulla memoria, l'amicizia e la famiglia. Espandi ▽
Céline Sciamma, dopo il raffinato Ritratto della giovane in fiamme torna a raccontare il presente senza però voler attribuire una collocazione cronologica definita alla vicenda che porta sullo schermo. Si tratta di un film che stava già imponendosi alla regista mentre girava l'opera citata sopra ma che ha trovato la sua realizzazione in un tempo che quasi lo rendeva necessario. È stato infatti girato subito dopo il primo rigido lockdown per Coronavirus che la Francia ha vissuto e Sciamma ha sentito intimamente che era più che mai importante raccontare dei più piccoli a cui pochi sembravano aver pensato durante quei lunghi giorni di chiusura. Non si tratta, va ribadito, di una storia di pandemia quanto piuttosto di un piccolo film (come budget e anche come durata) che però affronta grandi temi partendo da una possibilità immaginata: il poter incontrare la propria madre quando aveva l'età che ora ha la figlia. Recensione ❯
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