Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Riccardo Milani |
Attori | Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Claudio Amendola, Luca Argentero Sarah Felberbaum, Luca Angeletti, Alice Maselli. |
Uscita | giovedì 26 agosto 2021 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Vision Distribution |
MYmonetro | 2,98 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 24 agosto 2021
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come avevano previsto sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto ha incassato 9,8 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Monika è appena stata arrestata perché le sue sorelle gemelle cleptomani hanno nascosto la loro ultima refurtiva in un locale di sua proprietà. L'unica persona che può aiutarla è Giovanni, l'intellettuale progressista con cui ha avuto tre anni prima una breve relazione. Giovanni riesce ad ottenere per lei una conversione di pena, dal carcere ad una parrocchia di periferia molto impegnata nel sociale, ma la parrocchia sorge proprio accanto al nuovo polo culturale che Giovanni sta contribuendo a lanciare, e la presenza costante di una "coatta della borgata Bastogi" come Monika risulta oltremodo imbarazzante per il politico radical chic con nuova fidanzata cacciatrice di sponsor.
In questo sequel di Come un gatto in tangenziale Riccardo Milani fa la cosa più coraggiosa di tutte: non si accontenta di ripetere pedissequamente la formula del film precedente, che pure aveva avuto un ottimo riscontro al botteghino, ma lavora sull'approfondimento delle storie e dei personaggi, arricchendo la trama di figure di contorno e consentendosi ogni tanto un vero affondo critico.
Ed è una scelta coerente con il tema centrale sia del primo che del secondo film: il divario fra la sinistra al caviale, che predica bene ma non conosce davvero (e snobba) le "masse" cui si rivolge, e le borgate urbane cadute in un degrado tanto economico quanto culturale.
Il fatto stesso di avere come protagonisti due rappresentanti delle opposte "fazioni", che in teoria dovrebbero collaborare ma in pratica si trovano più spesso agli antipodi, dà a Milani e al suo team di sceneggiatori (oltre al regista ci sono Giulia Calenda, Furio Andreotti e Paola Cortellesi, che nel film ha il ruolo di Monika) l'assist per stratificare meglio quelle che nel primo film apparivano più come macchiette.
Anche le nuove figure di contorno sono un arricchimento: un "prete operaio" che si sporca le mani per il bene della comunità; un ex marito che sa trattare con i piccoli criminali, essendo fondamentalmente uno di loro; una ex moglie che nel primo film era relegata al ruolo della sventata snob e qui invece acquisisce altri colori.
Si parla (e ride) dei centri culturali di periferia, "digitali, verdi ed inclusivi", dei borgatari convinti che cultura sia una brutta parola, degli anticlericali che credono che le suore portino sfortuna, del sessismo della Chiesa, della violenza sulle donne (e qui Cortellesi, da sempre in prima linea nella battaglia contro questa aberrazione, ci mette evidentemente del suo), della sinistra che ha perso la sua missione, delle regole che a volte (ma non sempre) possono essere infrante.
Paola Cortellesi e Antonio Albanese riprendono con molto maggior spessore i ruoli di Monika e Giovanni, creando un'insolita chimica basata sul mutuo rispetto e sulla reciproca gentilezza, e assecondano il ritmo veloce di commedia, che questa volta può contare sulle battute dette a mezza voce dall'uno o dall'altro personaggio. Sono quelle battute la cifra nuova di questa seconda puntata, che ai toni strillati e ai colori kitch del primo episodio alterna saggiamente (e coraggiosamente) una capacità di tirare stoccate quasi impercettibili e menare fendenti autentici in sordina. Di questo è fatta la commedia italiana che funziona: di morsi improvvisi ma letali, e di botta e risposta non edulcorati.
COME UN GATTO IN TANGENZIALE - RITORNO A COCCIA DI MORTO disponibile in DVD o BluRay |
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Un film tanto uguale al primo... quanto completamente diverso. In "Ritorno a Coccia di Morto" ("Di Morto", non "De Morto"...) Monica e Giovanni ripresentano i loro rispettivi mondi (mondi che comunque non si uniranno mai, vada come vada, pure malgrado il finale, tanto ovvio, direi, quanto giusto...) che non risultano poi troppo esasperati come qualcuno ha ipotizzato qualche [...] Vai alla recensione »
In Come un Gatto in Tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto il rischio di creare una noiosa replica del primo film, che di per sé già pareva autoconclusivo, era molto alto. Ma nella pratica bisogna ammettere che Riccardo Milani è stato capace di cucire un racconto sorprendente, che si collega con grande armonia al primo episodio.
Di solito i sequel sono inferiori all'originale e questo film non fa eccezione. Molto meno divertente del primo, e con una sceneggiatura poco convincente e poco comica. Sembra un insieme di scene montate per riprendere le gag del primo, senza una storia accattivante. Un film che si salva solo grazie alla bravura di Cortellesi e Albanese che funzionano bene insieme (sebbene abbia trovato sottotono [...] Vai alla recensione »
Difficilmente i sequel dei film di successo riescono a non essere ripetitivi. E, invece, il nuovo film della coppia Cortellesi Albanese centra proprio il segno. Leggero ma intelligente, si sorride e a volte si ride. Ma poi il grande merito di Milani è di irridere un certo tipo di sinistra intellettuale, mostrando le condizioni di vita di chi quella vite sostiene di tutelare.
Chiave di lettura per non "sprecare" il film. Sarebbe un peccato perchè dentro vi sono gusto di rappresentazione e bravure. Tentativi di umorismo più o meno riusciti. Lodevole l'intento di ricuperarvi al culto del bello: se vi siete soffermati pensosi su Plutone che affonda la manaccia nella tenera carne di Proserpina, non potrete più fare a meno di Bernini.
Giovanni e Monica si sono lasciati ormai da tre anni ma mentre lui ha iniziato a frequentare una nuova persona, Monica è invece finita in carcere per un furto commesso dalle due gemelle, Pamela e Sue Ellen. Per poter essere rilasciata in anticipo Monica pensa di rivolgersi proprio a Giovanni il quale grazie alle sue conoscenze la fa rilasciare a patto che svolga un periodo di servizi sociali [...] Vai alla recensione »
Film orribile, un mix intollerabile tra commedia e pellicola impegnata, intriso di un buonismo nauseante, il politicamente corretto tradotto in scenette da spazzatura.Temi complessi quali l'accoglienza, l'integrazione multietnica delle periferie, i costi sociali ed economici che questi rappresentano per un paese che sta affrontando una gravissima emergenza sanitaria e finanziaria liquidati con un sorriso [...] Vai alla recensione »
Non c'entra nulla con il primo capitolo, divertente ed arguto. Questo non è divertente e nemmeno arguto: è inguardabile. È intriso di "buoni" messaggi, dove l'occupazione abusiva di un palazzo è una fatto positivo, dove il prete ruba l'energia elettrica per alimentare il palazzo occupato, dove la mensa non fa più l'amatriciana perché ci sono i musulmani, e avanti così per tutto il tempo, e non spoilero [...] Vai alla recensione »
Molto difficile riconfermarsi in sequel, questo film ce la fa. Sempre sfiorando il già visto, questo film si fa guardare regalando leggerezza e qualche spunto di riflessione originale non in linea con i grotteschi incontri/scontri bianco-nero, bene-male, colto-ignorante, ecc ecc.. Un lungometraggio che ha nella sceneggiatura il suo forte, con una regia che è al servizio dello spettatore [...] Vai alla recensione »
non avevo visto il primo, mi hanno invitato a vedere questo sequel, devo confessare che ho faticato a restare fino alla fine.Battute e situazioni che non mi hanno mai fatto ridere tanto scontate,film durato anche troppo, 90 minuti andava bene.
Di nuovo Grandi!! Ottima performance tutto esagerato colori espressioni situazioni volutamente!, Ci si emoziona si ride e si piange basta lasciarsi andare. Fatti di cronaca Romana ben ripresi e denunciati fanno da sfondo al tema serio .... una sinistra radical chic che poco vuole avere a che fare con quelle borgate per le quali intende impegnarsi.
Avevamo voglia di vedere un film divertente, una commedia all’italiana come ai vecchi tempi, quando alla risata si univano le pecche di una società ammalata, divisa tra ricchi e poveri, tra gente di sinistra che aiuta gli altri e ama gli agi e gente di destra che snobba i problemi pensando a se stessa ma capace di tendere una mano quando le situazioni diventano pesanti.
Perfettamente d'accordo con chi lo ha definito IMBARAZZANTE, la classica non so come definirla, cercate voi l'aggettivo più basso che potete, che ti fa disamorare del cinema e ti fa chiedere : Ma questo è cinema o avanspettacolo di infima serie? Mi spiace per la Cortellesi ma sarebbe ora che si impegnasse in qualcosa di più serio, ritengo che ne abbia le capacitò [...] Vai alla recensione »
COME UN GATTO IN TANGENZIALE - RITORNO A COCCIA DI MORTO... Tipico esempio di come forzare una storia visto il successo del primo film, mettendo anche le premesse per un terzo capitolo, ottenendo però un risultato nettamente inferiore al precedente. Per carità, i momenti in cui ride ci sono e come, ma sono dei flash sparsi. Gli stessi protagonisti non danno sfoggio appieno del loro [...] Vai alla recensione »
Il numero uno si era concluso su Paola Cortellesi e Antonio Albanese seduti su una panchina di Piazza Cavour a mangiare una pizza: un lieto finale con il punto interrogativo, visto che sul futuro di coppia di quei due personaggi opposti per ceto, retroterra e temperamento si poteva nutrire qualche legittimo dubbio. Infatti! Nei tre anni trascorsi da allora ognuno ha preso la propria strada: lui dedicandosi [...] Vai alla recensione »
Squadra che vince non si cambia, tutto sta a capire se ci sia l'occasione di scendere in campo. Nel caso di Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto era quasi inevitabile che il risultato del precedente film portasse a vedere di nuovo uniti i protagonisti di una commedia italiana che ambisce a qualcosa di più che a far parte di un genere.
È quasi commovente l'impegno con cui questo sequel delle vicissitudini della strana coppia "de Roma" Cortellesi-Albanese, lei borgatara oltre ogni possibilità di raffinamento, lui radical chic tanto idealista quanto ingenuo, si sforza di riportare dentro tutte le situazioni e i personaggi che hanno fatto la fortuna del primo capitolo. Al punto che i nuovi innesti - il prete barricadero e bello, dentro [...] Vai alla recensione »
Come un gatto in tangenziale - ritorno a Coccia di Morto è il sequel, come si capisce immediatamente, dell' acclamata commedia di costume di Riccardo Milani del 2017. Sono passati tre anni, Monica (ovvio Paola Cortellesi) è in carcere a causa delle gemelle, mentre Giovanni (altrettanto ovvio Antonio Albanese), ora legato a Camilla (Sarah Felberbaum) si occupa di un progetto di rivalutazione nelle [...] Vai alla recensione »
Non è solo un attore. È un sismografo socio-antropologico dell'Italia contemporanea, un po' come Alberto Sordi lo fu per l'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta. Pochi altri attori, oggi, sanno cogliere e rappresentare l'italianità come fa Antonio Albanese, passando dal registro del grottesco, tutto giocato sull'iperbole e l'esagerazione in un personaggio come Cetto LaQualunque, all'understatement [...] Vai alla recensione »
Sbarca nei cinema Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto, sequel del fortunatissimo film che nel 2017 conquistò tre Nastri d'Argento e incassò circa 10 milioni di euro. Seguendo il vecchio adagio secondo cui squadra che vince non si cambia, Riccardo Milani torna a dirigere una coppia di fuoriclasse di comprovata alchimia come Paola Cortellesi e Antonio Albanese; la prima nei panni [...] Vai alla recensione »
Era difficile ripetere la freschezza comica che aveva caratterizzato il primo capitolo di Come un gatto in tangenziale, datato 2017. La dicotomia buzzurro-intellettuale, applicata alla storia d' amore tra il «pensatore» radical chic Albanese e la coatta borgatara Cortellesi, pur non originale, era stata declinata in trovate azzeccate che avevano fatto di quel film un piccolo «cult».
Monika e Giovanni sono tornati e la presenza costante di una "coatta di Bastogi" diventa imbarazzante. Sequel del film del 2017 Come un gatto in tangenziale - Ritorno a coccia di morto diretto da Riccardo Milani e nuovamente interpretato da Paola Cortellesi e Antonio Albanese, torna a esplorare con ironia il divario sociale, arricchendo la galleria di nuovi personaggi, come il prete operaio e 'di strada' [...] Vai alla recensione »
Potrà sembrare un'affermazione largamente scontata, ma il più delle volte un buon film scaturisce da un accurato lavoro in sede di sceneggiatura. A tale postulato offre ulteriore conferma Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto, sequel più o meno lampo della fortunata commedia datata 2017, del quale la pandemia ha ritardato lavorazione ed uscita nelle sale.
Dicotomico non è sempre comico o forse, per metterla giù come se fosse una delle regole non scritte del cinema, non basta l'attrazione tra opposti per far ridere lo spettatore. Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto, di Riccardo Milani mostra invece di non credere a questo assunto e a distanza di quattro anni replica con decisione la formula che ne decretò il successo d'incassi nel [...] Vai alla recensione »
Non è certo facile, in questo anno e mezzo di pandemia, valutare la salute della commedia cinematografica nostrana. Certo, in questo lasso di tempo, anzi, in questa sospensione del tempo, si è riso per i meme satirici e per dei brevi sketch pensati per il web, poi il nuovo film di Verdone, Si vive una volta sola, dopo oltre un anno di attesa sullo scaffale, è stato distribuito direttamente su piattaforma. [...] Vai alla recensione »
Istruzioni per il seguito di un film che ha sbancato i botteghini, unica commedia italiana che in questi anni ci abbia fatto ridere. Serviva un' idea un pochino più robusta della vicinanza periferica, per far cozzare di nuovo i due mondi - la sempre borgatara Paola Cortellesi e Antonio Albanese, sempre deciso a portare la cultura fuori dai luoghi deputati.
L'amore è cieco. Sicuramente Monica (Paola Cortellesi) e Giovanni (Antonio Albanese) ne sono la dimostrazione. Lei romanaccia di periferia, truccatissima, sempre con le zeppe altissime, piena di tatuaggi, con magliette abbellite da scritte che sono tutto un programma (da "Formentera non esiste!" a "A'nvidiose") e convinta che "Con la cultura nun se magna".
Quattro anni dopo il successo del primo Come un gatto in tangenziale, sono tornati i personaggi di Giovanni (Antonio Albanese) e Monica (Paola Cortellesi), nonché - in un ruolo più marginale - quelli dei rispettivi figli Agnese e Alessio. All'inizio di questo sequel, apprendiamo che il rapporto tra i due adulti è durato davvero - apparentemente - giusto il tempo di un felino su un'autostrada; lui è [...] Vai alla recensione »
Squadra che vince non si cambia. Dopo i quasi dieci milioni incassati da Come un gatto in tangenziale nel 2017, Riccardo Milani torna a dirigere Paola Cortellesi e Antonio Albanese nel sequelRitorno a Coccia di Morto, amena località del litorale laziale. Diciamolo subito, è una commedia godibile, atratti spassosa: si sorride senzasforzo e si ride anche, più di situazione che di battuta.