Titolo originale | Mila |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Grecia, Polonia, Slovenia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Christos Nikou |
Attori | Aris Servetalis, Sofia Georgovasili, Anna Kalaitzidou, Argyris Bakirtzis Kostas Laskos, Babis Makridis, Kimon Fioretos, Costas Xikominos, Alexandra Aidini. |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,17 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 5 marzo 2021
Un uomo prova a costruirsi una nuova identità dopo aver perso improvvisamente tutti i ricordi. Incontrerà una donna, Anna, anche lei nella stessa situazione. Il film è stato premiato a National Board,
CONSIGLIATO SÌ
|
Aris, un uomo solitario, è una delle tante vittime di una pandemia che causa un’amnesia tanto improvvisa quanto irreversibile. Accetta di prendere parte ad un trattamento sperimentale che prevede una costruzione a tappe di una nuova personalità. Il suo incontro con Anna, a sua volta partecipante al trattamento, lo spinge a ripensare il proprio futuro.
Il soggetto del film, che risale a una decina di anni fa, trae ispirazione da una fase molto negativa della vita del regista.
La morte del padre lo aveva spinto a cercare di dimenticare i momenti più dolorosi che avevano portato a quell’accadimento stimolandone un’indagine sulla selettività della memoria. Su questo elemento di base Nikou inserisce una riflessione sulla funzione dell’immagine. Ad Aris viene chiesto dai terapeuti di compiere determinate azioni ma soprattutto di fotografarle come documentazione del percorso. Ecco allora che lo stesso formato del film (4:3) si fa tramite di una riflessione sul tempo presente (anche se qui le foto si scattano con la Polaroid). Perché se la presenza di una pandemia può risultare inevitabilmente di richiamo in questi nostri tempi dovrebbe suscitare attenzione ( e anche preoccupazione) anche l’uso senza limiti delle immagini che i social sembrano imporre. Spesso si ha l’impressione che per molti sia più importante fotografare le esperienze piuttosto che viverle veramente. Ecco allora che la memoria del vissuto finisce inevitabilmente per impoverirsi. L’incontro di Aris con Anna provoca delle contraddizioni nell’uomo. Non è Eva a porgere la mela quale frutto proibito ad Adamo in questo caso ma è lui che si nutre di un frutto che la saggezza popolare (e non solo) ritiene efficace nel prevenire la demenza senile e quindi la perdita della memoria. Nel processo asettico di costruzione della stessa previsto dai terapeuti tutto è programmato mentre con Anna l’imprevisto rischia di scombinare l’assuefazione ad un eterodirezione della propria vita. Aris deve riflettere se sia meglio l’oblio del passato, la certezza di un presente guidato da altri o l’incertezza di un futuro in cui assumere rischi anche affettivi in prima persona. Non si tratta di una scelta priva di conseguenze.
Certo che, da un decennio, il nuovo corso del Cinema greco sorprende e non poco, a partire dall’ormai consolidato successo di critica del suo esponente più rappresentativo: Yorgos Lanthimos. E, in effetti, l’ouverture di MILA (Mele) - primo lungometraggio del regista Christos Nikou, opera inaugurale della Sezione Orizzonti di Venezia 77 - pare recuperare il climax straniante che [...] Vai alla recensione »
Non sono molto esperta né appassionata di cinematografia ellenica, ma questo film mi ha ispirato fin dalla locandina e dal titolo, Apples. Mele. Una sola e direi banale parola di uso comune in grado qui di racchiudere una molteplicità e complessità di significati. Un richiamo alla Genesi certo ma anche al fatto che, come dice il fruttivendolo verso il finale, "nessuno le compra eppure si dice facciano [...] Vai alla recensione »
Che dire? Imbarazzante. Mi imbestialisco quando sento qualcuno giudicare un film o un testo letterario sulla base di criteri del tipo "è lento" oppure "ma non succede niente". Ma questa volta, faute de mieux, dovrò utilizzare proprio queste due detestabili etichette per dare la mia opinione su questo film, perché, letteralmente, non succede niente.
Occorre deglutire durante le prime scene se si sceglie di continuare a guardare questo film, intuendo che un virus si sta espandendo tra la popolazione: è ciò che accade anche al nostro protagonista, Aris. Un forte mal di testa e poi via, tutta la memoria spazzata completamente lontano dal corpo. Aris si ritrova all'ospedale, senza documenti, senza un parente che richieda notizie, [...] Vai alla recensione »
Uno degli esordi più interessanti degli ultimi mesi: si potrebbe riassumere così «Apples», opera prima del regista greco Christos Nikou, disponibile on-demand sulla piattaforma MioCinema. Presentato come film d'apertura della sezione Orizzonti dell'ultima Mostra di Venezia, «Apples» racconta di una pandemia globale che ha causato in molte persone un'improvvisa amnesia: Aris, un uomo di mezza età, [...] Vai alla recensione »
Il nuovo cinema greco sempre più al centro dell' attenzione in tutti i più importanti festival, procede elaborando un' estetica originale a dispetto delle difficoltà del mercato. Possiede come nota dominante una caratteristica atmosfera di sospensione, declinata in più versioni, dal sarcasmo velenoso di Lanthimos alla trascinante tristezza di Miserere di Babis Makridis, visto proprio lo scorso anno. [...] Vai alla recensione »
In principio era Lanthimos. Tutto per mezzo di lui fu fatto e senza di lui nulla di ciò che è sarebbe mai stato tale. È appunto al visionario cineasta di Pangrati che si deve il surreale, perturbante e impietoso pessimismo che in questi tempi oscuri sembra dilagare come un cancro in tutto il ventre molle della cinematografia greca. Pessimismo che aveva a suo tempo infettato ogni singola cellula dello [...] Vai alla recensione »
Christos Nikou fa parte della new weird wave del cinema greco, caratterizzata da film con premesse insolite, realizzazioni stilisticamente raffinate e uno spirito risolutamente indipendente. Uno dei primi esempi della corrente è stato Dogtooth di Yorgos Lanthimos (2009), in cui Nikou era assistente alla regia. Nel bizzarro mondo raccontato da Nikou le persone cadono vittime di una misteriosa amnesia. [...] Vai alla recensione »
La perdita di memoria è sicuramente uno dei problemi cognitivi più attuali e pressanti, non solo perché il covid sarebbe responsabile di questo annebbiamento, sia direttamente sia indirettamente con la reclusione forzata in casa. I social, presenti come mai prima d'ora nella nostra vita quotidiana, ci inducono sempre più a consumare informazioni, che, strappate via dal flusso dello scrolling, non si [...] Vai alla recensione »
Un'Atene grigia e atemporale è vessata da una malattia che provoca un'immediata amnesia nelle persone che la contraggono. Tra di loro c'è Aris, un uomo di mezza età, uno dei tanti pazienti a non essere stato reclamato da nessuno, che dovrà quindi affrontare il percorso medico di reinserimento in società. Per riappropriarsi di una nuova identità e di un nuovo rapporto con il mondo, porterà a termine [...] Vai alla recensione »
La pandemia in corso in Apples, opera prima dell'aiuto regista di Yorgos Lanthimos per Dogtooth, non è quella che oggi ci rinchiude in casa. È una pandemia di amnesia. Il contagio è alto, imperscrutabile nei modi, coerente nei risultati. D'un tratto un numero crescente di persone perde il senso delle cose, non si riconosce, si dimentica la propria storia, dismette l'orientamento del proprio esistere. [...] Vai alla recensione »
Istruzioni per ricostruire un' identità perduta. Andare in bicicletta («Quello non si dimentica»). Compiere imprese coraggiose come tuffarsi dal trampolino più alto. Oppure andare a una festa mascherata. Ballare tutta la notte. Rimorchiare una ragazza e farci sesso («Ma una botta e via, non deve piacerti troppo»). Le prescrizioni del dottore arrivano via segreteria telefonica o su vecchie audiocassette. Il [...] Vai alla recensione »
L' intelligenza cinematografica è (quasi) sempre collettiva. E sia in senso intrafilmico, ovvero il concorso di cast & crew, che interfilmico, ovvero la convergenza poetico-stilistica di più autori: dal secondo corno, vengono le correnti o, meglio, le onde. È un' evenienza che il cinema italiano non frequenta da decenni, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ma che altrove in Europa sta [...] Vai alla recensione »
Cura per la memoria (no, non per la nostra, cedevole ma non del tutto sparita). Per l' amnesia generalizzata che coglie i cittadini greci (supponiamo), dalla lingua scarsamente parlata e dalle scritte. Di questi tempacci, è subito interpretata come pandemia. Nessuno pare aver letto, né conservato, una pur vaga rimembranza di Gabriel García Márquez o di "Cento anni di solitudine": biglietti appiccicati [...] Vai alla recensione »
La mela, si sa, ha un posto importante nella storia. Fin dalle origini, considerando quello che era successo tra Adamo ed Eva, ma senza dimenticarsi il classico pomo della discordia, la mela caduta sulla testa di Newton o quella trafitta da Guglielmo Tell. Insomma, un frutto che è sempre stato al centro delle vicende più importanti, come capita anche in questo sorprendente film che si intitola, non [...] Vai alla recensione »
"Avevi mai mangiato una mela così buona?". A farla facile la riuscita del film Apples - dal 31 marzo 2021 su MioCinema - è già tutta in un titolo spia, esemplare, evidenziato con un pennarello rosso. Le mele uniche tracce, ricordo, segno di qualcosa che è involontariamente rimasto nella memoria del protagonista Aris (Aris Servelatis) improvvisamente piombato nella catalessi di un'amnesia che sembra [...] Vai alla recensione »
Il nuovo cinema greco sempre più al centro dell' attenzione in tutti i più importanti festival, procede elaborando un' estetica originale a dispetto delle difficoltà del mercato. Possiede come nota dominante una caratteristica atmosfera di sospensione, declinata in più versioni, dal sarcasmo velenoso di Lanthimos alla trascinante tristezza di Miserere di Babis Makridis.
Rieccolo il nuovo cinema greco, quello di cui Yorgos Lanthimos in questi anni ha portato nel mondo la bandiera (geniale & furbo, subito alla maniera) prima di infettarlo felicemente (infelicemente?) con le star e il successo vero (quello che si conta in dollari). Christos Nikou è stato suo assistente alla regia e te ne accorgi subito dall'impianto sci-fi/esistenziale: un morbo cancella ogni ricordo [...] Vai alla recensione »
Può il cinema ignorare del tutto il mondo e il tempo che lo circonda per narrare di altro? La risposta è sì, così è per molto del cinema prodotto per la grande distribuzione. Allora ci si può chiedere se questo narrare di altro sia opportuno anche per il cinema d'autore, locale e nato per i festival. Quello che colpisce in Mila (Mele), del regista esordiente greco Christos Nikou, è il fatto che l'autore [...] Vai alla recensione »
Mila potrebbe apparire come un film profetico, visto che il plot verte su una pandemia, le cui vittime subiscono una cancellazione della memoria e della personalità; in verità questa volta non c'è nessuna allusione al nostro presente storico, ma si analizza qualcosa di socialmente molto più complesso. Il film è stato infatti scritto dal regista Christos Nikou molto tempo indietro rispetto alla sua [...] Vai alla recensione »
"Sono un tipo senza storia, m'han fregato la memoria" cantava uggiolando Freak Antoni in Mi piaccion le sbarbine, uno dei tanti oggetti preziosi tra il paradossale e lo squarcio sociale prodotti dagli Skiantos. "Che mele, che mele, son dolci come il miele" canticchiava un po' ladrescamente Renato Salvatori ne I soliti ignoti, improvvisandosi bulletto per far fare bella figura al compagno di furto con [...] Vai alla recensione »
Chi è senza memoria è senza passato. Chi è senza passato è senza identità. Nel pieno di una pandemia batteriologica, Christos Nikou ne porta in scena una ancora più spaventosa e incalzante legata ai ricordi di ognuno. Mila (nella sezione Orizzonti) racconta infatti il calvario di Aris, un uomo che inspiegabilmente e da un momento all'altro dimentica completamente la sua storia personale e viene inserito [...] Vai alla recensione »
Testate al muro. Per dimenticare, forse. Intorno a lui, nel frattempo, una misteriosa amnesia colpisce le persone in maniera imprevista e casuale. Fin quando anche Aris (Aris Servetalis) non ricorda più nulla. Nessun documento addosso, viene portato in ospedale. Qualche test, nessun miglioramento. E nessun parente, conoscente, che lo vada a reclamare.