Tre tassidermisti di fama mondiale condividono una missione: ricordarci che il genere umano ha condannato milioni di specie al rischio di estinzione. Espandi ▽
Nel mondo milioni di specie sono in via di estinzione. Una perdita drammatica, in prospettiva, per la biodiversità e per il genere umano. Ma c'è un'oscura professione che si cura di ricordarci cosa stiamo per perdere: Maurizio, Robert e Christophe sono tre tassidermisti, impagliano animali. La loro missione? Ammonire il genere umano e la sua lotta contro la natura. Non si sono mai incontrati ma condividono l'idea che conservare gli animali possa aiutare a colmare il gap tra società e natura. Mentre i tre si preparano per il Campionato Europeo di Tassidermia, un'altra voce risorge dal mondo dei morti per dare agli umani un ultimo avvertimento. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film intimo sul rapporto tra la regista e la madre malata in cui si intrecciano temi di migrazione, alienazione tra culture e separazione generazionale. Espandi ▽
La regista torna ad occuparsi della madre Aicha, ormai malata di Alzheimer, una donna che ebbe laforza di crescere da sola quattro figli tra Tangeri e Bruxelles. Un film intimo e struggente sulrapporto tra madre e figlia, che riesce a tessere la complicata trama della migrazione marocchina,l'alienazione di sentirsi tra due culture e l'inesorabile separazione tra generazioni. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
A Yiwu ci sono 600 fabbriche di Natale dove si producono decorazioni per tutto il mondo. Ecco come scorre la vita di questi operai, tra fatiche e sogni. Espandi ▽
Gli ideali del comunismo hanno da tempo perso valore a Yiwu, città con più di 600 fabbriche di Natale. Consumismo e materialismo su scala mondiale, il Natale come lo conosciamo oggi. Grazie all'aumento dei salari, gli operai di queste fabbriche possono permettersi l'ultimo modello dell'Iphone, ma continuano a vivere in camerate affollate. Come immigrati nel proprio stesso paese, nostalgici di luoghi lontani, alcuni di loro sentono la mancanza della famiglia, ad altri mancano i colleghi e gli affetti nati sul luogo di lavoro, quando in ferie a casa. Le nuove generazioni sono già stanche dopo lunghe ore di lavoro, a contatto con i fumi chimici. Poco importa studiare e istruirsi, come vorrebbero i loro genitori. Bloccati tra il rispetto della tradizione cinese e la rincorsa di un sogno tutto nuovo, fatto di business, ricchezza, indipendenza e amore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Nora Martirosyan, al suo primo lungometraggio, solleva il velo su una terra di nessuno in cerca di legittimazione, identità e confini. Espandi ▽
Alain, un tecnocrate francese, è incaricato di valutare la fattibilità della riapertura dell'aeroporto del Nagorno-Karabakh, zona contesa tra Armenia e Azerbaigian. In questo microcosmo surreale, frammentato, di un aeroporto senza aeroplani e di uno Stato che non gode della legittimazione internazionale, ogni tipo di provvedimento è inopportuno, insufficiente ad affrontare lo stato delle cose. Edgar, un ragazzo del posto, girovaga intorno all'aeroporto, coinvolto in uno strano affare. Si ritrova così faccia a faccia con Alain. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'idea rivoluzionaria: chi lavora nelle piantagioni congolesi può trarre vantaggio dall'arte. Un'intrigante storia di riscoperta di un'eredità culturale. Espandi ▽
Veder sorgere una galleria White Cube nel mezzo di una piantagione di olio di palma può avere un effetto straniante, se si pensa a come il sistema della monocultura ha impoverito per anni terre e persone. La costruzione di un museo in quella che era una piantagione dell'Unilever a Lusanga, in Congo, è parte di un progetto non convenzionale per connettere la resistenza dei lavoratori dei campi con il mondo dell'arte. I lavoratori realizzano sculture riprodotte in cioccolato. La loro prima mostra a New York è stata acclamata dalla stampa specializzata. I profitti provenienti dalle sculture sono utilizzati per riscattare la terra che è stata loro confiscata e trasformarla in un giardino ecologico. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Due anni al Collège Saint Martin, una scuola multiculturale "last chance" che accoglie e forma più di 400 giovani. Espandi ▽
Il film documentario segue per due anni i ragazzi e gli insegnanti del Collège Saint Martin, nella periferia di Liegi, in Belgio. Una scuola multiculturale "last chance" che accoglie e forma più di 400 giovani, soprattutto nel campo della formazione tecnica e professionale. Una sezione è specificamente riservata ai giovani che hanno abbandonato la scuola, a quei "bracci della vita spezzati", a quegli alunni in fallimento permanente che, fin dalla scuola elementare, hanno una "pagella rossa" e sono esclusi dalle altre scuole della regione. Hanno tra i 14 e i 20 anni e frequentano la scuola perché è obbligatorio. È la loro ultima possibilità di trovare un percorso professionale.
I loro insegnanti sono consapevoli della posta in gioco per questi studenti e della sfida che devono affrontare. Pieno di umorismo e tenerezza, L'école de l'impossible racconta l'esperienza dei ragazzi e dei loro insegnanti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La vita effimera della falena si riflette nel delicato sentimento che sboccia tra due amiche nel Drôme-Ardèche, in un film sull'impalpabilità del desiderio. Espandi ▽
Un'invasione di farfalle non autoctone sta disturbando la tranquillità degli abitanti della Drôme e dell'Ardèche, in Francia: due amiche sono attratte da questo strano fenomeno e il sentimento che cresce tra loro si intreccia alla vita effimera della pyrale, la falena, perennemente attratta dai bagliori della luce, pronti a distruggerla con facilità. Tra documentario e finzione, un abbagliante film sulla impalpabilità del desiderio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Presentato alla 70esima edizione del Festival di Berlino. Espandi ▽
Damien Samedi ha quarantatré anni ed e ha una tossicodipendenza cronica. Lavora per farsi e se non si fa non riesce a lavorare. Nonostante questo ha intenzione di ripulirsi e ha mantenuto un rapporto affettivo molto stretto con la madre Ysma, che a sua volta è legatissima a lui. Sono l'uno la ragione di vita dell'altra, e il loro rapporto fatto di antiche cicatrici si rivela in una serie di brevi visite casalinghe, dialoghi al tavolo di cucina, messaggi in segreteria. Nel piccolo centro di Sclayn, in Vallonia, dove vivono entrambi, non è stato facile per entrambi sopravvivere: lei a un marito violento e assente e a difficoltà economiche, lui a un'adolescenza burrascosa, che però resta fuori campo, viene evocata solo da una prima sequenza, presa da una serata elettronica alterata di fine anni Novanta allo Sportpalaeis di Antwerp. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Questo documentario prende in esame alcuni luoghi in Europa dove sono stati scavati tutte e grotte. Espandi ▽
The Magic Mountain si concentra su tre luoghi in Europa dove sono stati scavati nella roccia tunnel, cave e grotte. Questi punti di contatto, in cui la superficie della terra è alterata e stretti cunicoli consentono l'accesso verticale al sottosuolo, sono siti di conoscenza speculativa da cui derivano e circolano credenze, immaginari e aneddoti storici non ufficiali. Esplorando questi luoghi sotterranei, The magic Mountain affronta il desiderio di trarre dal suolo risorse naturali, ma anche e soprattutto modi di conoscere, sentire e vedere il mondo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Khavaj, un giovane ceceno vittima di minacce omofobe, si rifugia in Belgio, dove vive nel totale anonimato. Unico legame con il suo Paese: i messaggi vocali della madre. Espandi ▽
In Cecenia il regime semiautoritario di Kadyrov adotta misure repressive nei confronti degli omosessuali. A farne le spese, tra gli altri, è Khavaj, un giovane lottatore di arti marziali miste costretto ad abbandonare il Paese in seguito alle minacce di morte da parte del fratello omofobo. In esilio forzato a Bruxelles, chiuso in un mutismo ostinato, Khavaj mantiene un unico legame con la Cecenia: i messaggi vocali che riceve dalla madre. Il film segue i primi mesi di Khavaj in Belgio, alla ricerca di una nuova identità, obbligato a vivere nel totale anonimato per fuggire alla diaspora cecena. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un caso vergognoso di colonialismo moderno, la storia di una comunità lacerata raccontata con uno stile sospeso tra film d'inchiesta e dramma giudiziario. Espandi ▽
A metà degli anni Ottanta, il gigante svedese delle miniere e delle fonderie Boliden fece spedire una grande quantità di rifiuti tossici in Cile, dove avrebbero dovuto essere trattati da Promel, un'azienda locale. Tuttavia, solo una minima parte dei rifiuti fu processata in un impianto e la maggior parte fu scaricata alla periferia della città, nel deserto. Le conseguenze di questo atto brutale sono ancora visibili nella comunità: i residenti hanno respirato grandi quantità di arsenico e sviluppato diverse forme di cancro, molti bambini sono nati con difetti congeniti. Attraverso testimonianze registrate dentro e fuori i tribunali e resoconti diretti delle vittime del disastro, il film fa luce su un caso vergognoso di colonialismo moderno. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una degenza di due mesi in ospedale è l'occasione per la regista di inziare un viaggio attraverso i suoi ricordi. Espandi ▽
Una degenza di due mesi in ospedale è l'occasione per la regista di iniziare un lungo viaggio attraverso i suoi ricordi. Ritorna così al 1949, su quelle scale che da bambina la portavano a bagnarsi nel mare di Marsiglia, sua città natale. È poi la volta di Anversa, dell'Inghilterra, di New York, Parigi e di tutti gli altri luoghi visitati da bambina, da adolescente, da adulta. Le immagini delle città e dei paesaggi si intrecciano ai filmati d'archivio per ricostruire un'intera vita, una vita destinata da lì a poco a spegnersi. Film testamento di Marion Hänsel. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il racconto della nascista di uno dei dischi più importanti della storia del rock. Espandi ▽
Definito dalla stampa come un "suicidio commerciale", l'album Spirit of Eden dei Talk Talk, uscito dopo nove mesi di improvvisazioni in studio, rompe radicalmente con il synth pop. Trent'anni dopo, il regista cerca di svelare il mistero di un disco che oltre ad aver segnato la sua vita è tra i più ermetici della storia del rock, e indaga sulla metamorfosi che ha portato alla dissoluzione di una tra le più intriganti promesse del pop inglese. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
In un villaggio marocchino, l'intraprendente Fadma spinge le altre delle donne a rivendicare i propri diritti, mettendo in discussione i privilegi di una società maschilista. Espandi ▽
Un film dai ritmi di commedia che racconta lo scontro tra uomini abituati ai loro privilegi e donneche vogliono vedere riconosciuti i loro diritti. In un piccolo villaggio in Marocco arrivano per levacanze Fadma e la sua famiglia. Ben presto Fadma si mette a capo di un movimento di rivoltadelle donne del villaggio costrette da secoli a lavorare e a occuparsi di casa e famiglia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Nel 2000 la città di Kisangani fu teatro di violenti scontri tra Rwanda e Uganda. Oggi il conflitto e le sue vittime sembrano essere stati dimenticati dalla società congolese. Espandi ▽
Nel 2000 la città di Kisangani fu il teatro di violenti scontri tra Rwanda e Uganda. Oggi il conflittoe le sue vittime sembrano essere stati dimenticati dalla società congolese, ma l'Associazione delleVittime della Guerra dei Sei Giorni continua a lottare con ostinazione contro l'oblio. DieudoHamadi ne filma con urgenza e passione il viaggio per reclamare il diritto alla dignità e allamemoria. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.