seeker
|
lunedì 10 febbraio 2020
|
conformismo da oscar parasite
|
|
|
|
COMMEDIA MEDIOCRE DECISAMENTE CONFORMISTA. I PERSONAGGI, CON GLI STESSI VIZI E DIFETTI DEL MONDO OCCIDENTALE, ALIMENTANO IL MITO DEL CONSUMISMO. PUNTANDO A ESSERE LA NUOVA FAMIGLIA SIMPSON STILE SUD-KOREANO... FUORI DALLA SALA IN DIECI MINUTI!!
|
|
[+] lascia un commento a seeker »
[ - ] lascia un commento a seeker »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialo
|
sabato 8 febbraio 2020
|
la miseria che scatena l'ingegno
|
|
|
|
Nel sottoscala di un sobborgo della contemporanea Corea del sud, vive di espedienti una famiglia composta da genitori, un figlio ed una figlia. "Rubano" il Wi-Fi degli inquilini dei piani di sopra, approfittano della disinfestazione stradale per uccidere gli scarafaggi in casa propria, svolgono lavoretti per sbarcare il lunario. Eppure, non sono inferiori agli altri. Il signor Ki-taek si dà da fare con molti lavori, seppur poco pagati. La signora Chung-sook è una brava casalinga, malgrado la casa squallida in cui vivono. I due figli sono bravi in inglese, Ki-Woo, e in informatica, Ki-jung. Ma purtroppo la società non offre loro le opportunità che meriterebbero. Un giorno però, la loro vita prende una svolta.
[+]
Nel sottoscala di un sobborgo della contemporanea Corea del sud, vive di espedienti una famiglia composta da genitori, un figlio ed una figlia. "Rubano" il Wi-Fi degli inquilini dei piani di sopra, approfittano della disinfestazione stradale per uccidere gli scarafaggi in casa propria, svolgono lavoretti per sbarcare il lunario. Eppure, non sono inferiori agli altri. Il signor Ki-taek si dà da fare con molti lavori, seppur poco pagati. La signora Chung-sook è una brava casalinga, malgrado la casa squallida in cui vivono. I due figli sono bravi in inglese, Ki-Woo, e in informatica, Ki-jung. Ma purtroppo la società non offre loro le opportunità che meriterebbero. Un giorno però, la loro vita prende una svolta. Un amico di Ki-Woo gli propone di sostituirlo nel dare lezioni di inglese ad una giovane figlia di una famiglia ricca. Dice che potrebbe spacciarsi per un laureato, falsificando il documento sfruttando le doti grafiche della sorella. E così, Ki-Woo viene assunto nel ruolo. Ma approfitta del fatto che all'altro figlio della ricca coppia serva qualcuno che lo segua, essendo iperattivo e turbato da un trauma quando aveva 6 anni. E così si inventa di conoscere una ragazza brava in disegno e anch'essa laureata. Proponendo così la sorella. A poco a poco, tra una bugia e l'altra, la famiglia si insedia nell'abitazione: il padre sostituisce l'autista, licenziato grazie all'astuzia di Ki-jung, e la madre prende il posto della vecchia governante, che viene fatta passare per una malata di Tubercolosi. Finalmente la loro vita sembra aver preso una strada diversa. Quando la governante torna dal marito nascosto in una sorta di bunker della villa e da lì si scatena una guerra senza esclusioni di colpi. Bong Joo-ho mette in pratica tutto il proprio talento narrativo per importare una tragedia dei giorni nostri. Quando la povertà e l'esclusione sociale scatena una tragica guerra tra poveri. Ma aguzza anche un diabolico ingegno. Colpi di scena continui, alternati a momenti di riflessione, ci regalano uno spaccato della società contemporanea. Ma non solo. Della vita in generale, che attraversa i secoli. Dove anche la pioggia può assumere significati diversi per ricchi e poveri. Dove può trasformarsi ora in una tragedia e un imprevisto che rovina un weekend, ora in una grande occasione per ritrovarsi. In effetti, per le due famiglie, così socialmente lontane, i due significati finiscono per invertirsi, provocando estreme conseguenze. La pellicola si spinge forse troppo oltre nel finale, sfociando anche in scene tarantiniane. Ma alla fine tutto è funzionale al messaggio che vuole inviare il regista. In un Mondo che doveva ridurre le distanze economiche e spazio-temporali - del resto le due Coree sono ancora divise - ed invece ha finito solo per dilatarle. Una critica neanche troppo sottile al cinismo capitalista abbracciato dalla Corea del sud, opposto alla privazione delle libertà dell'altra sponda del Paese. Forse un giorno questo paese troverà l'unità persa da oltre settant'anni e una via di mezzo socio-economica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
clash_to_me
|
venerdì 7 febbraio 2020
|
un bel film con un "buco" nella sceneggiatura molto pesante
|
|
|
|
Film molto bello, per carità...Ma il "buco" clamoroso nella sceneggiatura l'ho visto solo io? Qualcun'altro lo ha notato? Siamo nel finale, il giovane viene colpito alla testa in cantina dal marito della ex-governante allergica alle pesche...Che poi sale in giardino e farà quel che farà...Il tunnel nascosto è APERTO, e sappiamo quanta fatica si faccia per aprirlo/chiuderlo... Successivamente, il padre (il finto autista) del ragazzo ferito, vede la figlia dei padroni di casa trasportarlo disperata sulle spalle, ferito gravemente... Sappiamo poi dove si nasconderà il finto-autista... Ma la figlia dei padroni di casa, raccogliendo il corpo del ragazzo quasi morto sull'orlo del tunnel segreto, come può non averlo visto?? Come può avere ignorato il passaggio segreto e quindi non dire a tutti che il finto-autista poteva nascondersi lì? Davvero un bel "buco".
[+]
Film molto bello, per carità...Ma il "buco" clamoroso nella sceneggiatura l'ho visto solo io? Qualcun'altro lo ha notato? Siamo nel finale, il giovane viene colpito alla testa in cantina dal marito della ex-governante allergica alle pesche...Che poi sale in giardino e farà quel che farà...Il tunnel nascosto è APERTO, e sappiamo quanta fatica si faccia per aprirlo/chiuderlo... Successivamente, il padre (il finto autista) del ragazzo ferito, vede la figlia dei padroni di casa trasportarlo disperata sulle spalle, ferito gravemente... Sappiamo poi dove si nasconderà il finto-autista... Ma la figlia dei padroni di casa, raccogliendo il corpo del ragazzo quasi morto sull'orlo del tunnel segreto, come può non averlo visto?? Come può avere ignorato il passaggio segreto e quindi non dire a tutti che il finto-autista poteva nascondersi lì? Davvero un bel "buco"...non una licenza d'autore
[-]
|
|
[+] lascia un commento a clash_to_me »
[ - ] lascia un commento a clash_to_me »
|
|
d'accordo? |
|
emilio cavallaro
|
mercoledì 8 gennaio 2020
|
cos'è il cinema?
|
|
|
|
Con questo film, Bong Joon-ho dimostra cosa significa parlare attraverso le immagini, cosa significa fare cinema e farlo dannatamente bene. Una storia mozzafiato che di per sé nasconde una forte critica della condizione socio-economica della Corea del Sud, circondata da una direzione tremendamente perfetta, da una fotografia straordinaria e da un montaggio che rappresenta un uno dei picchi più alti nella cinematografia moderna. Il comparto audio è eccellente. Questo film offre un'esperienza visiva e sensoriale che trascende la visione semplice di qualsiasi film. Certamente uno dei migliori film del 2019 e del decennio.
|
|
[+] lascia un commento a emilio cavallaro »
[ - ] lascia un commento a emilio cavallaro »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 7 gennaio 2020
|
umano
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
francesco izzo
|
domenica 5 gennaio 2020
|
quando si ha davvero qualcosa da dire...
|
|
|
|
....spesso si lascia il segno. Ed è il caso, a mio avviso, anche di questo interessante film sud-coreano che - partendo da un'orchestrazione direi boccaccesca di povera gente che deve cavarsi da vivere e da situazioni quasi comiche - arriva a toccare corde profonde e drammatiche di temi sociali importanti.
Il "rispetto!" gridato alla fine dal senza tetto,che ha appena provocato una strage, morente a terra, è un qualcosa a cui noi occidentali "moderni" non siamo più abituati, e che quindi ci suona quasi obsoleto ed un pò retrò. Mentre invece è uno dei valori umani più sentiti, su cui si fondano davvero i rapporti interpersonali e sociali.
[+]
....spesso si lascia il segno. Ed è il caso, a mio avviso, anche di questo interessante film sud-coreano che - partendo da un'orchestrazione direi boccaccesca di povera gente che deve cavarsi da vivere e da situazioni quasi comiche - arriva a toccare corde profonde e drammatiche di temi sociali importanti.
Il "rispetto!" gridato alla fine dal senza tetto,che ha appena provocato una strage, morente a terra, è un qualcosa a cui noi occidentali "moderni" non siamo più abituati, e che quindi ci suona quasi obsoleto ed un pò retrò. Mentre invece è uno dei valori umani più sentiti, su cui si fondano davvero i rapporti interpersonali e sociali. Credo che il regista a volte usi anche una certa simbologia: il destino infame (il ragazzo che fugge salendo le scale del bunker ed il cordone che si impiglia proprio quando crede di aver ormai guadagnato la libertà); la incolmabilità delle distanze sociali ( la conclusione in cui il padre assassino si rifugia nel bunker - riscende materialmente la scala (sociale)- anche se il figlio gli promette di fare i soldi e di venirlo a liberare).
Tutto il film ci mostra - al di là di ciò- quanto la guerra, sia dei poveri tra di loro sia di questi contro i ricchi, sia feroce; soprattutto poi in paesi nei quali la forbice tra i super ricchi e gli ultra poveri è così ampia.
E la cosa triste è, se ci riflettiamo un attimo, che il trend degli ultimi decenni sta portando anche noi europei in quella direzione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesco izzo »
[ - ] lascia un commento a francesco izzo »
|
|
d'accordo? |
|
rosmersholm
|
giovedì 26 dicembre 2019
|
strizzare il film
|
|
|
|
I registi coreani hanno imparato la formula giusta: restituiscono lo sguardo sul reale attraverso una lente deformante che consente ogni elementare metafora, allegoria spericolata e recitazione ai limiti del grottesco, aiutati in ciò dal gusto orientalista del pubblico e della critica. Ma se strizzi il film, di sugo ne rimane poco.
|
|
[+] lascia un commento a rosmersholm »
[ - ] lascia un commento a rosmersholm »
|
|
d'accordo? |
|
jack black
|
lunedì 23 dicembre 2019
|
stupore ! da non perdere
|
|
|
|
Ci sono andato pieno di pregiudizi e solo per mancanze di alternative. Ed invece! Tema attuale, affrontato egregiamente. Ti fa pensare e discutere. Da non perdere.
|
|
[+] lascia un commento a jack black »
[ - ] lascia un commento a jack black »
|
|
d'accordo? |
|
boffese
|
giovedì 12 dicembre 2019
|
ricchi vs poveri
|
|
|
|
Parasite del sudcoreano Bong Joon-ho e' senza dubbio il film dell' anno , nonche' il giusto vincitore della Palma d'oro a Cannes .
Il regista non ' nuovo alla tematica sullo scontro tra classi sociali , l'aveva gia' affrontato in Snowpiercer, riuscitissimo sci-fi distopico del 2013 e poi in parte con Okja altro film dal buon esito.
La differenza abissale tra Snowpiercer e Parasite che subita salta agli occhi dello spettatore , e' che nel film precedente il concetto centrale e' rappresentato in un modo molto fisico e grezzo anche nei personaggi che lo rappresentano ,mentre in Parasite il tema e' tanto piu' grottesco e cerebrale grazie ad una sceneggiatura basata su una satira sociale.
[+]
Parasite del sudcoreano Bong Joon-ho e' senza dubbio il film dell' anno , nonche' il giusto vincitore della Palma d'oro a Cannes .
Il regista non ' nuovo alla tematica sullo scontro tra classi sociali , l'aveva gia' affrontato in Snowpiercer, riuscitissimo sci-fi distopico del 2013 e poi in parte con Okja altro film dal buon esito.
La differenza abissale tra Snowpiercer e Parasite che subita salta agli occhi dello spettatore , e' che nel film precedente il concetto centrale e' rappresentato in un modo molto fisico e grezzo anche nei personaggi che lo rappresentano ,mentre in Parasite il tema e' tanto piu' grottesco e cerebrale grazie ad una sceneggiatura basata su una satira sociale.
La storia e' quella della famiglia Kim che vive senza arte ne parte in uno alloggio di fortuna sotterraneo , che con il susseguirsi di tante menzogne ,riesce ad infiltrarsi all interno della ricca famiglia Park, che con garbo e gentilezza mascherano il loro egoismo snob.
Una volta che i Kim sono entrati prepotentemente all interno della villa dei Park , il film proporra' allo spettatore una serie infinita di colpi di scena divertenti e scioccanti.
Il film e' pieno zeppo di contraddizioni , volutamente rappresentate come una "scala sociale" , con la disparita' economica delle famiglie in questione ,con la differenze architettoniche delle location e degli spazi ,con l essere un film multigenere dove e' facile trovare il dramma contrapposto alla commedia nella stessa azione cinematografica ,con il mettere a confronto una famiglia di poveri ,bugiardi , furbi ,ma felici , in contrapposizione con l altra ricca , seria , perbene ma asettica.
Con Parasite , l'eccellente regista sudcoreano , ha voluto lanciare un messaggio : "Chi sono i veri parassiti sociali ?
Ma soprattutto , un giorno i poveri saranno i ricchi ?
Inutile sognare , quando sappiamo gia' che la realta' e' cinica e infelice.
VOTO : 10
[-]
|
|
[+] lascia un commento a boffese »
[ - ] lascia un commento a boffese »
|
|
d'accordo? |
|
nadia meden
|
martedì 10 dicembre 2019
|
la povertà aguzza l' ingegno......a volte
|
|
|
|
HO potuto assistere al film "Parasite" , miseria- povertà- ricchezza, ricchezza .
- miseria - povertà , tutto ciò è sempre esistito ( purtroppo ) a Seul come in qualsiasi parte del mondo ed esiste ancora . Una guerra tra poveri , tra ultimi che si inasprirà in una bella villa con giardino dove vivono i ricchi in argomento. Tutto molto, troppo enfatico , almeno per i miei gusti , 212 minuti dove a mio parere potevano bastare molti di meno. Molto bravi i giovani attori . Scusate, forse non riesco ad apprezzare i film che vincono la Palma d' Oro, è sicuramente un problema mio. Grazie
|
|
[+] lascia un commento a nadia meden »
[ - ] lascia un commento a nadia meden »
|
|
d'accordo? |
|
|