Un noir classico intriso di ironia dove suoni, fischi e musica sono fondamentali quanto l'interpretazione e il dialogo degli attori: è la nuova sfida di Corneliu Porumboiu con il suo nuovo film La Gomera. Il regista simbolo del nuovo cinema rumeno (Police, Il tesoro) si presenta rileggendo gli stilemi di genere inseriti in un contesto straniante come la piccola isola spagnola che dà il titolo al film. 
 

La Gomera è anche un'isola dell'arcipelago spagnolo delle Canarie, conosciuta anche come Colombina perché è l'ultima tappa fatta da Cristoforo Colombo prima di avventurarsi nell'Atlantico sconfinato. L'isola è famosa per l'impiego di un dialetto, il Silbo Gomero, ampiamente citato nell'opera di Porumboiu e diventato dal 2009 patrimonio dell'Unesco. È rappresentato interamente da fischi che modulati in modi diversi danno vita a un tipo di linguaggio adattissimo per comunicare a grandi distanze.

Già dal trailer - che MYmovies presenta in anteprima - è chiaro quali siano le carte sul tavolo: in gioco c'è un tesoro di 30 milioni di euro appartenente alla criminalità organizzata. Per recuperarlo, il commissario corrotto Cristi deve però far fuggire un esponente di spicco mafioso dal carcere in cui è detenuto, sulla piccola isola spagnola. A complicare ancor di più l'intera operazione la presenza delle forze dell'ordine che sospettano di lui e lo sorvegliano, ma soprattutto l'intervento della bellissima Gilda, amante del carcerato.

E poi ci sono i suoni e i fischi. Infatti, per sfuggire ai controlli e aggirare le intercettazioni di un mondo sempre più tecnologico, i criminali decidono di utilizzare l'arcaico dialetto Silbo Gomero fatto solo di fischi incomprensibili e facilmente scambiati per un dialogo tra uccelli.

Completa il sound del film una colonna sonora che accompagna i momenti più importanti della trama con sapienza e ironia. Si comincia con l'Iggy Pop d'annata di "The Passenger" per finire con la Marcia di Radetzky di Strauss. 

Notevole il cast che si poggia su uno dei volti più noti dello spettacolo rumeno come Vlad Ivanov. Nella parte della femme fatale abbiamo quella Catrinel Marlon che in molti avranno notato alla 76. Mostra del Cinema di Venezia dove aveva il ruolo di madrina per la Campari.

Il film, mostrato in anteprima al 72esimo Festival di Cannes, sarà al cinema da giovedì 6 febbraio, distribuito da Valmyn.