Terzo e sanguinoso capitolo di una saga action cresciuta al di là delle aspettative, fino allo status di cult. Recensione di Emanuele Sacchi, legge Lorenzo Frediani.
di A cura della redazione
John Wick è un killer ritiratosi dal "mestiere", ma una taglia da 15 milioni di dollari sulla sua testa attira l'attenzione di tutti i peggiori individui in circolazione. Wick tornerà a uccidere.
Stilizzato, cool, perfetto per un comic book, John Wick richiama alla mente visioni che hanno formato il nostro immaginario, ma è abbastanza sfrontato da crearne uno nuovo. Se il primo film era un revenge movie autoironico ed eccessivo, il secondo, grazie a coreografie mozzafiato e scene action, è diventato un cult.
John Wick 3, all'insegna del louder, faster, bigger, non poteva che garantire di più di tutto: crani sfondati, proiettili ovunque, coltelli scagliati.
Ma il vero senso della serie, oggi, forse sta nella disperata richiesta di privacy di Wick, celata sotto la coltre di polvere da sparo.
In occasione dell'uscita al cinema di John Wick 3 - Parabellum, Lorenzo Frediani interpreta la recensione di Emanuele Sacchi.