Ora su Amazon Prime Video i primi quindici episodi della serie firmata da Jeremy Carver e tratta dall'omonimo fumetto DC.
di Alessandro Buttitta
È un periodo d'oro per i prodotti cinematografici e televisivi nati dai fumetti DC Comics. Sul grande schermo il Joker di Joaquin Phoenix ha lasciato il segno con il suo sorriso quanto mai controverso. Nel mondo della serialità ha destato prima curiosità e poi grandi apprezzamenti Doom Patrol, ora tra i titoli in prima visione su Amazon Prime Video.
La serie, firmata da Jeremy Carver, già fattosi notare come sceneggiatore in Supernatural e Being Human, mette in primo piano una squadra sgangherata di supereroi alquanto problematica. Sono outsider, tenuti fuori dai giri che conta, allontanati da una società che non accetta il fallimento.
Di personaggi al limite, spesso marginali ed emarginati, è pieno il mondo dei fumetti. Sul disagio, sull'incapacità di rimettersi in carreggiata, sulle titubanze di uomini e donne che faticano a riconoscere loro stessi, si sono scritte pagine su pagine. Il cinema e la tv hanno amplificato queste insofferenze rendendole più vivide, più potenti. Si veda il caso di Legion, si veda l'esemplare Logan, si vedano alcune sottotrame dell'universo cinematografico Marvel, si veda l'imminente Watchmen. I supereroi esistono non solo per dirci che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. No, sono qui tra noi anche per ricordarci che la vita è un inestricabile groviglio di complicazioni. Non esistono abilità che siano in grado di eliminare o perlomeno ridurre i nostri problemi.
I quindici episodi che compongono la prima stagione di Doom Patrol dimostrano che tutto è provvisorio. I protagonisti diventano supereroi a seguito di tragici incidenti. Ad esempio, c'è Rita Farr che abbandona la carriera di attrice dopo essere entrata in contatto con un gas tossico. Da ora in poi è una donna elastica: il suo corpo si allunga e si rimpicciolisce in base ai suoi stati emotivi; può persino sciogliersi quando è sotto forte stress. Kay Challis, meglio nota come Crazy Jane, è invece sovrastata dalla sua psiche: ha sessantaquattro personalità diverse e un'infinita gamma di umori e poteri.
Robotman, triste e sconsolato come pochi, è un ex pilota automobilistico. Il suo cervello è integro al contrario del suo corpo, oramai compromesso fatalmente per colpa di uno scontro nel corso di una gara. I suoi pensieri si agitano all'interno di una corazza fatta di ferraglia e ricordi. Una simile sorte è toccata a Larry Trainor, aviatore omosessuale che si ritrova suo malgrado avvolto da una nube di energia negativa. Il quartetto è assemblato e guidato dal dottor Niles Caulder, un medico che conosce bene qual è il confine tra la vita e la morte, che sa perfettamente quale valore dare a esistenze che hanno un disperato bisogno di un riscatto.
Già rinnovata per una seconda stagione, Doom Patrol si avvale di un cast di ottimo livello. Tra i protagonisti si segnalano Diane Guerrero, Matt Bomer, April Bowlby, Brendan Fraser e Timothy Dalton. Nei panni del villain, il terribile Mr. Nobody, capace di togliere ogni logica e freno inibitorio ai suoi rivali, c'è Alan Tudyk, ultimamente apprezzato in Rogue One: A Star Wars Story.