Titolo internazionale | You Can't Kiss the Bride |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Francesco Miccichè |
Attori | Vincenzo Salemme, Diego Abatantuono, Dino Abbrescia, Rosita Celentano, Elda Alvigini Valeria Bilello, Lorenzo Zurzolo, Grace Ambrose, Susy Laude, Carolina Rey, Sergio Friscia, Arturo Gambardella, Francesco Buttironi, Rosita Celentano, Fabrizio Nardi (II), Federico Riccardo Rossi, Irene De Matteis, Lorenzo Sarcinelli, Anna de Nitto, Rosanna Sapia, Diletta Alunni, Vincenzo Casertano, Marco Di Buono, Arturo Gambardella, Livio Kone, Magda Lys, Pasquale Palma, Giuseppe Pestillo, Fabrizio Sabatucci, Laura Sonvico. |
Uscita | giovedì 24 gennaio 2019 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,12 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 18 febbraio 2019
Una giovane fashion blogger di Gaeta e un ragazzo milanese che aspira a fare il cantautore sembrerebbero avere poco in comune, ma quando scocca la scintilla dell'amore ogni differenza scompare. In Italia al Box Office Compromessi Sposi ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 1,2 milioni di euro e 644 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Gaetano è un rigido politico del Sud, Diego è un ricco imprenditore del Nord. I due si incontrano un'estate a Gaeta, ma quello che ancora non sanno è che l'anno dopo i rispettivi figli decideranno di sposarsi. Le mentalità opposte delle famiglie non facilitano l'unione tra i giovani Riccardo e Ilenia, che diventeranno presto un bersaglio facile per gli stratagemmi di sabotaggio dei suoceri. Mancano pochi giorni alle nozze e sul litorale laziale si instaura una vera e propria coalizione per evitare che l'amore trionfi.
Prendendo come canovaccio il capolavoro letterario manzoniano, da cui il titolo, ed il modello dichiarato di un classico come Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi, il regista Francesco Miccichè riporta nuovamente sul grande schermo la diatriba nord e sud.
Non che questa fosse mai sparita. Considerata un topos della comicità nostrana, la differenza culturale regionale non dà infatti segni di cedimento e viene riproposta in salse diverse per rubare ancora qualche risata allo spettatore. I rischi sono però due, e questo Compromessi sposi non riesce ad evitarli. Il primo è che il prodotto ha il sapore del già visto (i due protagonisti Diego Abatantuono e Vincenzo Salemme di certo non aiutano, transitando sui nostri schermi più di una volta all'anno); il secondo risiede nell'età media del pubblico a cui può ancora divertire questo tipo di comicità. C'è ancora, in quest'epoca di continua mobilità, chi si sente ancora così attaccato alla propria provenienza da ridere per le contaminazioni culturali? Oppure, più realisticamente, i classici milanese e napoletani DOC sono un po' personaggi in via d'estinzione?
Il film ci prova ad aprirsi all'attualità, snaturando leggermente lo stereotipo. Così il personaggio di Salemme, invece di essere il tradizionale truffaldino meridionale, si trasforma in un sindaco ligio alle regole (con una dichiarata simpatia ai pentastellati), i due ragazzi di mestiere vorrebbero fare il cantautore e la fashion blogger e l'altra figlia del nord è il moderno emblema dell'emancipazione femminile.
Proprio sul tentativo di introspezione nella scrittura di quest'ultima si nota la mancanza di superficialità nel tratteggiare i personaggi secondari che sono, infatti, quelli che funzionano meglio nell'economia della profondità della storia e della sua verosimiglianza. Insomma, lo sforzo per cercare di svecchiare l'intera operazione c'è, ma non basta per mistificare una oggigiorno latitante traccia di pensiero sull'attualizzazione della commedia. Ci si accontenta di estorcere un sorriso affidandosi all'esperienza degli attori in scena.
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Dispiace dirlo, ma il talento di Salemme e Abatantuono non basta a risollevare lo sorti di questa commedia che propone per l'ennesima volta il tema dell'incontro/scontro nord-sud e del matrimonio contrastato. A partire dalla coppia capostipite Boldi-De Sica, moltiplicatasi poi per partenogenesi in Ghini-De Sica, Boldi-Izzo, Boldi-Salemme, con tutte le possibili permutazioni, salva la felice [...] Vai alla recensione »
una inutile ripetizione di tanti altri matrimoni: a parigi,. alle bahamas. al sud....lontani i tempi di Abbatantuono/mediterraneo/mari del sud/puerto escondido/il toro/rivincita di natale....
Uno dei film peggiori che mi sia mai capitato di vedere: un palazzinaro del nord ha acquistato un pezzo di terreno a Gaeta per costruirci un hotel a cinque stelle ma il sindaco locale è contrario per ragioni etiche. Naturalmente il figlio del palazzinaro si è innamorato da qualche giorno della figlia del sindaco e la vuole sposare il giorno dopo.
una commedia divertente e romantica per passare un'ora e mezza in relax e allegria.
una commedia divertente e rilassante. giusta per passare 1h30 veramente piacevole. ovviamente non è un capolavoro ma è quello che serve per distrarsi.
un film per ridere e sognare. mi è piaciuto molto
Solito film che parla delle solite diversità tra nord e sud. Buona l'ambientazione del film con panorami davvero molto belli.
Cosa si può dire di un flim comico che non fa ridere? Meglio scegliere altro
Dispiace per Abatantuono e Salemme ma non c'è niente da salvare, la storia è inconsistente e mal costruita, la regia è approssimativa, la maggior parte degi attori sono totalmente inespressivi. Insomma un disastro da evitare.
Che peccato. Davvero un'occasione sprecata. Abatantuono e Salemme, due fuoriclasse della commedia per la prima volta insieme, qui non fanno ridere. Nonostante i cinque (!) sceneggiatori. La storiella del sindaco sudista e dell'imprenditore nordista, contrari al matrimonio dei figli, pur se stravista, potrebbe funzionare. Purtroppo mancano le battute.
Dopo Ricchi di fantasia Francesco Miccichè porta in sala un altro film che parla di un amore contrastato questa volta non per questioni economiche, ma familiari o meglio di provenienza. Protagonisti del film sono una fashion blogger di Gaeta (Grace Ambrose) e un ragazzo di Milano che vorrebbe fare il cantautore (Lorenzo Zurzolo, ormai mito delle teenagers per via della serie tv Baby di Netflix) pronti [...] Vai alla recensione »
Ilenia (Grace Ambrose), fashion blogger di Gaeta, e Riccardo (Lorenzo Zurzolo), aspirante cantautore di Milano, s'innamorano e decidono di sposarsi, nonostante la giovane età. I rispettivi padri, un rigido sindaco del Sud (Vincenzo Salemme) e un ricco imprenditore del Nord (Diego Abatantuono), non sono per niente d'accordo e l'antipatia reciproca alimenta ancor di più la diffidenza nei confronti del [...] Vai alla recensione »
Di Compromessi sposi basterebbe già la locandina dove ammiccano sornioni Salemme e Abatantuono, uniti eppure divisi da una linea che si allunga dal titolo calembour, a sovrastarli una giovane coppia di sposi su una spiaggia. Il film di Miccichè (che esordì nel lungo di finzione con un bel colpo d'ala, Loro chi?, co-regia di Fabio Bonifacci), infatti è già tutto lì: due futuri suoceri, l'uno sindaco [...] Vai alla recensione »
Sarà che in Italia i ragazzi sono effettivamente pochi, sarà che è terribilmente complesso raccontare le turbe di un teenager se sei più vicino alla pensione che alle indimenticabili estati passate in bicicletta, ma il cinema italiano continua a mostrare limiti atavici nel dipingere i giovani ed i loro mondi, le loro paure, i loro conflitti. C'è davvero da preoccuparsi se i nuovi liceali dovessero [...] Vai alla recensione »
Una ragazza del sud e un ragazzo di Bergamo s'innamorano e decidono di sposarsi. Però i rispettivi padri - l'uno sindaco, l'altro ricco imprenditore - si detestano al primo sguardo e giurano di mandare a monte le nozze. Passando dalla traccia narrativa al film, però, Totò e Peppino prendono distanze siderali. Tutto, in Compromessi sposi, si rifà all'attualità più corriva: non sai se per critica alla [...] Vai alla recensione »
Nord e Sud (ancora), ricchi e poveri, giovani e vecchi, imprenditori a bassa legalità e autorità ad alta rigidità, agevolazioni e piccola corruzione per un matrimonio di famiglie che non s'ha da fare: una lista di luoghi comuni accompagna questa italica commedia, pulita e inerte, di "padri e figli", pensata onestamente in memoria di Aldo Fabrizi e Totò.
Nord e Sud (ancora), ricchi e poveri, giovani e vecchi, imprenditori a bassa legalità e autorità ad alta rigidità, agevolazioni e piccola corruzione per un matrimonio di famiglie che non s'ha da fare: una lista di luoghi comuni accompagna questa italica commedia, pulita e inerte, di "padri e figli", pensata onestamente in memoria di Aldo Fabrizi e Totò.