Advertisement
Lazzaro felice, la realtà oltre la favola: il tragico fatto di cronaca che ha ispirato il film

La Marchesa Alfonsina De Luna è la protagonista di una storia di soprusi, ingiustizie e tirannia.
di Francesca Ferri

Lazzaro Felice

Impostazioni dei sottotitoli

Posticipa di 0.1s
Anticipa di 0.1s
Sposta verticalmente
Sposta orizzontalmente
Grandezza font
Colore del testo
Colore dello sfondo
0:00
/
0:00
Caricamento annuncio in corso
mercoledì 30 maggio 2018 - News

Oltre la favola, una storia vera di soprusi, ingiustizie e tirannia. Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher, premiato al Festival di Cannes con la Palma d'oro per la Miglior Sceneggiatura, viaggia indietro nel tempo, sfogliando le pagine della storia, per raccontare il mondo contadino visto attraverso gli occhi del ventenne Lazzaro, nella profonda spaccatura che la fine della mezzadria gli ha inflitto. La regista di Corpo Celeste e Le Meraviglie presenta la sua ultima opera come "un manifesto politico sulla storia degli ultimi cinquant'anni d'Italia". 

Lazzaro è un giovane contadino dall'eccezionale bontà che vive a L'Inviolata, un borgo dimenticato dal mondo in cui regna la marchesa Alfonsina De Luna, interpretata dalla magnifica Nicoletta Braschi. La vita dei paesani non è mai cambiata, sono sfruttati da sempre, e a loro volta abusano della bontà di Lazzaro. Un'estate, nasce una profonda amicizia tra il giovane contadino e Tancredi, il figlio della marchesa. Un'amicizia così preziosa che gli farà attraversare il tempo e porterà Lazzaro al mondo moderno.
Francesca Ferri

All'origine di questa sognante fiaba c'è però un fatto di cronaca che colpì la regista. È la storia della Marchesa Alfonsina De Luna dell'Italia centrale che, approfittando dell'isolamento delle sue proprietà, teneva i suoi paesani all'oscuro dell'abolizione della mezzadria. "Gli esseri umani sono come bestie. Liberarli vuol dire renderli consci della propria condizione di schiavitù", risuona sicura la voce della marchesa nel film. Quando finalmente, nel 1982, tutti gli accordi di mezzadria ancora in vigore furono convertiti in concessioni o impieghi remunerati, la marchesa fece come se niente fosse.

Così, i contadini continuarono a vivere per ancora molti anni in una condizione di servitù, quando invece l'abolizione della mezzadria aveva trasformato secoli di sfruttamento in veri contratti da pari a pari, regolati dalle leggi dello Stato. La stampa pubblicò un trafiletto nella cronaca, "Il grande inganno", dimenticato il giorno dopo dalla marchesa ma non dai contadini che lo hanno gelosamente conservato e appeso al muro, lasciandolo ingiallire, unica testimonianza di un mondo in frantumi che li ha lasciati in mezzo alla strada.


RECENSIONE CONTINUA A LEGGERE

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati