Tra Futturman e Future Man il passo è breve, apparentemente. Almeno se ci troviamo nello strano mondo di Seth Rogen e Evan Goldberg, già sceneggiatori di Suxbad e Strafumati, produttori e spiriti guida di Future Man, nuova serie Tv in streaming dal 24 aprile su Amazon Prime Video Italia.

Diffusa all'estero in streaming da Hulu a partire dal 2017, Future Man è destinata ad essere accolta con entusiasmo da plotoni di nerd, freak ed eterni Peter Pan. L'assunto è bizzarro e può apparire come già sentito per gli amanti del genere, ma il dejà vu è un effetto totalmente voluto da una serie che non fa nulla per nascondere le proprie influenze.

Josh Futturman è un perdente totale: è l'addetto alle pulizie di un ospedale, in cui il Dr. Kronish sta cercando una cura contro l'herpes, e vive a casa con i genitori, sprecando il proprio tempo. Solo tra i livelli del videogioco Biotic Wars Josh dimostra di avere talento, inanellando record nel tentativo disperato di terminare l'ultimo livello. Quando finalmente ci riesce Futturman riceve in camera da letto una visita dal futuro: Tiger e Wolf, protagonisti rispettivamente femminile e maschile del videogame, sono catapultati nel mondo reale, proprio mentre Futturman è alle prese con attività molto intime, e gli comunicano che è il Salvatore, l'unico in grado di "correggere" un futuro distopico. Nel 2162 infatti la razza umana sta per essere sostituita dai malvagi Biotics, generati in seguito alla somministrazione di un farmaco, creato da un certo Dr. Kronish.

Dal momento che il Kronish del futuro e quello che cerca la cura per l'herpes sono la stessa persona risulta chiaro che si vira in direzione di una serie su viaggi nel tempo e paradossi temporali. I debiti verso film come Giochi stellari e serie cult come In viaggio nel tempo (nota anche come Quantum Leap), ma soprattutto verso Ritorno al futuro - Futturman dovrà tornare al 1969 e correggere l'andamento delle cose - sono evidenti e quasi sfoggiati con orgoglio da Future Man. I figli degli uomini di Cuaron viene persino citato esplicitamente, quando Josh viene a sapere che nel 2162 non ci saranno più neonati.

Se le opere dell'audiovisivo sono tutte citate esplicitamente nella sceneggiatura, non avviene altrettanto per i videogiochi "Space Quest" e "Planetfall", anch'essi influenze certe di Rogen e Goldberg: l'adventure game della Sierra, pubblicato nel 1986, raccontava di un addetto alle pulizie di una stazione spaziale, sfigatissimo, che per una serie di coincidenze - e di scelte giuste del giocatore - diventa una sorta di eroe alla guida di un astronave, dove la locandina del precedente Planetfall mostra un astronauta che brandisce un mocio, proprio come il poster di Future Man. Il tono e le battute della serie sono quelle tipiche di Rogen e del Team Apatow, a base di volgarità assortite e incursioni continue nel politicamente scorretto. Ma l'assoluta incapacità di prendersi sul serio per un solo istante è un toccasana nell'economia di Future Man, che crollerebbe sotto il peso di una eccessiva seriosità.

Il secondo episodio, "Herpe: Fully Loaded", è invece ambientato quasi interamente nel 1969, dove il trio anomalo si reca per impedire al Dr. Kronish di trovare la apocalittica cura contro l'herpes. In sostanza Josh deve diventare il "Cock-blocker of a destroyer of worlds", ovvero impedire a Kronish di fare sesso e di contrarre la malattia. Un'occasione unica per riprendere una scena celebre di Ritorno al futuro e nel frattempo deridere il razzismo degli Stati Uniti, le ingenuità degli anni sessanta e i college studenteschi e le abitudini nerd. La colonna sonora si adegua, ovviamente, tra classici di The Doors e Lynyrd Skynyrd che accompagnano le scene d'azione. Difficile a questo punto resistere all'impulso di sapere come andrà a finire.