Un'appassionata indagine sulla femminilità e sui pregiudizi che ne condizionano ancora oggi la libera espressione. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Ronit, figlia del rabbino capo della comunità ebraico ortodossa di Londra, torna da New York nella capitale britannica per i funerali del padre. Qui ritrova Dovid, studioso della Torah, e l'amica Esti e scopre che i due si sono sposati. Tra Ronit ed Esti c'era stata un'attrazione che aveva turbato la comunità e che ora rischia di riaccendersi. Sebastian Lelio continua la sua appassionata indagine sulla femminilità e sui pregiudizi che ne condizionano la libera espressione. Dopo il ritratto della cinquantenne Gloria e quello del trans Marina in Una donna fantastica (guarda la video recensione), si avvale ora del romanzo di Naomi Alderman. Ciò che gli interessa non è l'ennesima denuncia dell'ortodossia di stampo religioso, o meglio, non solo.
In un mondo in cui alcuni tabù sembrano essere caduti, il giudizio moralistico non ha smesso di condizionare le esistenze.
In occasione dell'uscita al cinema di Disobedience, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.