I sogni di una rivoluzione popolare, cancellati per sempre dalla guerra civile. La storia recente del Libano nelle indagini dell'autrice sulla misteriosa figura di Fatima Khaweja, una giovane donna uccisa dall'esercito libanese durante uno sciopero in fabbrica a Beirut nel 1972. Il film riflette sul perché si sia arrivati a tale violenza inaudita, sul perché, contro lo sfruttamento, si debba arrivare a pagare con la vita. Una meditazione sulla rivoluzione, sul cinema e le future possibilità, passate e presenti. Recensione ❯
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Nella tradizione del neorealismo documentario in Italia, in "A Gravame" la storia della città di Taranto prende vita dai racconti della gente. In parallelo si rivelano le loro speranze, la vita quotidiana e la profonda fede cattolica radicata all'ombra della Settimana Santa. Recensione ❯
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Il film è un trittico al confine tra finzione autobiografica e saggio di cinema sperimentale, che rivive archivi del passato. Espandi ▽
Il film è un trittico al confine tra finzione autobiografica e saggio di cinema sperimentale, che indaga e rivive archivi del passato riflettendo su di essi e sull'attualità. Il montaggio e l'autoproiezione del regista, giovane talento afgano, sono usati per mettere in discussione le nozioni di autorità, storia, immaginazione e casa. Recensione ❯
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Le centrali nucleari in Francia costituiscono i due terzi della produzione energetica complessiva: gli operai che ci lavorano risentono dell'impatto che questi impianti hanno sulle loro vite. Espandi ▽
In Francia i due terzi della produzione energetica complessiva provengono dalle centrali nucleari. Chi ci lavora, anche solo come addetto alle pulizie, vive un'esistenza costantemente definita dalla misura di una forza invisibile: il tempo trascorso all'interno dell'impianto, la radioattività presente negli ambienti di lavoro e poi registrata dentro e intorno ai corpi dei lavoratori, le percentuali di rischio implicate in una specifica procedura o nel tempo prolungato trascorso dentro gli impianti. Recensione ❯
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La storia del nuovo album di Maurizio Capone, arista della scena underground di Napoli. Espandi ▽
Il 4 novembre Maurizio Capone, insieme alla sua band, The BungtBangt, ha presentato il suo nuovo album, Mozzarella Nigga, in un locale napoletano in Piazza Bellini. Ci sono voluti otto anni per mettere insieme una storia sulla natura, sulla realtà travagliata e sulle possibilità di redenzione. Il musicista è un insolito protagonista di Napoli, un uomo fuori dagli schemi, in grado di creare strumenti incredibili da materiale di scarto. Capone è un simbolo della musica alternativa a Napoli. La sua musica è energia, voglia di vivere. Questo nuovo sound sta diventando molto popolare. È un'idea diversa di musica: viene dalla strada ed è piacevole... E Napoli, rispetto al resto d'Italia, ha una sana follia che la rende una città che si ribella a tutto. Recensione ❯
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Bohémien, provocatore, seduttore. Oltre a essere l'ideatore del settimanale "Pasquim", Tarso de Castro fu uno dei più grandi giornalisti brasiliani. Ripercorrendo la sua vita, viene a galla la storia di un Paese stordito dalla dittatura e dalla censura, il cui sogno della democrazia nasceva da una generazione libertaria. Recensione ❯
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Il documentario propone un laboratorio di democrazia accessibile a tutti e sprona lo spettatore a rendersi parte attiva di un miglioramento possibile. Documentario, Francia2017. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
All'Università di Saint-Denis ogni anno viene eletto il miglior oratore. Partecipano al concorso gli studenti di una classe multietnica. La forza della parola che cambia, con il potere delle idee, il mondo. Espandi ▽
Ogni anno all'Università di Saint-Denis, a nord di Parigi, si svolge una gara di oratoria che premia il migliore partecipante del distretto. Gli studenti vengono da diversi contesti sociali e si formano con dei professionisti per imparare l'arte di parlare in pubblico. Il regista Stéphane de Freitas ha dato vita al progetto con lo scopo di aiutare i giovani dei sobborghi a credere in se stessi e a fare in modo di non trovarsi mai a disagio a causa del modo di parlare e delle etichette che porta inevitabilmente con sé. La cosa più interessante del documentario è però quella di chiamare in causa anche lo spettatore: impossibile non ammirare il grande lavoro di tutti i ragazzi coinvolti, senza domandarsi quanto noi stessi siamo disposti a metterci in gioco nei nostri discorsi quotidiani. Recensione ❯
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Una donna è stata costretta a fare la schiava domestica per 10 anni. Ma quando una regista si appasiona alla sua storia, decide di sfuggire all'oppressione e inseguire finalmente la libertà. Espandi ▽
Mentre prepara un progetto sulla schiavitù moderna, la regista Bernadett Tuza-Ritter scopre una storia terribile. All'interno di un'elegante casa ungherese gestita da una matriarca tirannica risiede una schiava domestica. A 52 anni, Marish lavora 20 ore al giorno senza retribuzione e sopporta una costante serie di maltrattamenti emotivi e fisici. Per quelli che la vedono per strada è impossibile immaginare l'inferno in cui ritorna ogni giorno. Mangiando solo gli avanzi delle cene che prepara e ricevendo spesso sigarette invece che denaro, Marish ha dimenticato cosa significa sentirsi libere e ha perso ogni minimo stimolo ad andarsene via. Fino a quando Bernadett non entra in scena. Recensione ❯
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The Salesman è il settimo film di Asghar Farhadi ad aver vinto due premi, al Festival del cinema di Cannes nel 2016 e il premio per il Miglior Film Straniero nel 2017. About The Salesman è un documentario sul metodo di realizzare film di Farhadi: sviluppo, pre-produzione, produzione e post-produzione, con interviste ad Asghar Farhadi e l'analisi sui critici di film famosi internazionali iraniani sul film The Salesman e sul cinema di Farhadi. Recensione ❯
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Una guida sulle crisi politiche attuali, ma soprattutto una visione stimolante di un'ipotesi di società migliore, raccontata attraverso la straordinaria storia di un uomo. Espandi ▽
Il documentario ci accompagna nel viaggio di Carne Ross, ex funzionario del Ministero degli esteri Britannico, dalla sua dolorosa e pubblica rottura con il governo e il suicidio del suo collega, David Kelly, che aveva denunciato le falsità attraverso cui il governo britannico voleva giustificare la guerra in Iraq, alla sua ricerca di nuove idee e nuove forme di organizzazione sociale e politica. Questo viaggio ci porta in America, in Europa e poi in una Siria dilaniata dalla guerra, dove vengono messe in atto idee anarchiche di autogoverno e di uguaglianza e parità di sesso. Recensione ❯
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