Advertisement
Louisiana: l'altra faccia dell'America

Gli antieroi di Roberto Minervini.
di Marzia Gandolfi


venerdì 29 maggio 2015 - Approfondimenti

Dopo aver dedicato una trilogia al Texas e ai suoi abitanti (The Passage, Low Tide, Stop the Pounding Heart), Roberto Minervini affonda lo sguardo nel territorio limoso e torbido della Louisiana. Come gli uragani, che non smettono di (ab)batterla, Louisiana colpisce violentemente lo spettatore con una visione disperante dell'America e dei suoi emarginati alla ricerca di un introvabile approdo.
Trasferito da quindici anni negli States, l'autore italiano mostra frontalmente i suoi antieroi americani senza dissimularne la promiscuità o la disperazione. Sesso primitivo, trip lisergici, iniezioni sottocutanee, morsi senza denti, scariche di armi, battute di caccia (alle streghe), Louisiana abita uno spazio in cui soccombe una comunità bianca e povera a cui è assicurato un sussidio minimo. Sostegno investito, nella situazione socio-psicologica in cui versa, nell'acquisto di alcol e droghe. Louisiana, indeciso tra documentario (ciascuno nel film interpreta se stesso, persone non attori) e finzione (alcuni passaggi del film sono evidentemente 'messi in scena'), rileva la crescente preoccupazione per la formazione di settori di poveri senza speranza, 'giustificati' da una concezione evoluzionistica della società che affonda le radici nell'interpretazione calvinista della fede cristiana e nella teoria darwinista della selezione naturale. L'emarginazione è il prezzo da pagare perché si realizzi in America un progresso tecnico e di crescita sostenuto e stabile.
Louisiana rimarca e svolge l'altra faccia della medaglia, il volto nascosto degli States, la percentuale 'sacrificabile' al benessere e all'avanzare dell'economia. L'orrore teorico dell'enunciato è tradotto dalle immagini che qualche volta non riescono a evitare un certo voyeurismo, indugiando sul ventre gonfio di una stripper incinta o sul dolore sordo di un reduce.
Minervini filma la vita di una coppia di junkie, Mark e Lisa, e del loro entourage a Bawcomville, un quartiere di West Monroe nella Lousiana del nord che detiene i tristi primati di povertà (il 60% della popolazione è senza impiego) e di consumo di droga. Una delle capitali americane delle metanfetamine, West Monroe è l'inferno in cui abita Mark, 'sintetizzatore' di sogni e di una nuova droga, addictive e a buon mercato. Incalzato da una sorte accanita, prigione, tossicodipendenza e problemi familiari, Mark cerca ai confini della città la quiete. La foresta in cui si 'mette a nudo' e trova riparo dalla vita è il confine e insieme il luogo condiviso del film da un gruppo di paramilitari armati. Spaccato in due da una foreste pluviale, Louisiana è insieme ritratto intimo e ambizione militante. Ambizione che sfocia nelle fobie paranoiche di soldati senza guerra. Milizie armate che se ne inventano una a venire, una nuova guerra civile americana che opponga il sud e i suoi valori al governo Obama.
Tra desolazione e collera si insedia Minervini, procedendo ad un lavoro di immersione e di composizione. Perché Roberto Minervini è un autore prima di essere un documentarista. Il senso dell'immagine, della luce e dell'emozione non difettano nemmeno a una realtà così miserabile, che emerge infinita bellezza dalla violenza che la consuma. La tenerezza con cui Mark si prende cura della madre e della nonna, la dichiarazione di matrimonio di Mark a Lisa, la foresta come rifugio biblico e paradiso perduto sono palpiti di intimità, residui di splendore umano, precipitati di solidarietà, tregue dalla desolazione e dall'oblio. Chiamata comunemente white trash e sovente stigmatizzata dai media o dal cinema, questa comunità, di cui Minervini non occulta niente, nemmeno il suo istinto gregario e la sua cultura conservatrice e fondamentalmente razzista (odiano soprattutto Obama, colpevole di tutti i mali che gli accadono), è al centro del film sospeso tra sfera privata e collettività. Dentro un'America in cortocircuito tra shoot di eroina e di fucile mitragliatore, tra amplessi amorosi e kermesse orgiastiche, Minervini mette in scena (e testimonia) gli ultimi, quelli che non hanno più niente da perdere e che si sentono stranieri nel loro Paese, dimenticati dal loro Paese.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati