Dheepan - Una nuova vita

Film 2015 | Thriller, Drammatico, +13 109 min.

Titolo originaleDheepan
Anno2015
GenereThriller, Drammatico,
ProduzioneFrancia
Durata109 minuti
Regia diJacques Audiard
AttoriVincent Rottiers, Marc Zinga, Jesuthasan Antonythasan, Kalieaswari Srinivasan, Franck Falise Claudine Vinasithamby.
Uscitagiovedì 22 ottobre 2015
TagDa vedere 2015
DistribuzioneBim Distribuzione
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,24 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jacques Audiard. Un film Da vedere 2015 con Vincent Rottiers, Marc Zinga, Jesuthasan Antonythasan, Kalieaswari Srinivasan, Franck Falise. Cast completo Titolo originale: Dheepan. Genere Thriller, Drammatico, - Francia, 2015, durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 22 ottobre 2015 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,24 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 17 maggio 2020

Fuggiti dallo Sri Lanka e arrivati a Parigi tre sherpa nepalesi devono fingersi famiglia. La finzione forse diventerà realtà ma i tre dovranno comunque sopravvivere alla violenza di periferia. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, ha ottenuto 9 candidature a Cesar, In Italia al Box Office Dheepan - Una nuova vita ha incassato 349 mila euro .

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Consigliato sì!
3,24/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,44
PUBBLICO 3,29
CONSIGLIATO SÌ
Lo stile che mescola paura di morire a desiderio d'amare questa volta sembra meno incisivo del solito.
Recensione di Gabriele Niola
venerdì 22 maggio 2015
Recensione di Gabriele Niola
venerdì 22 maggio 2015

Dheepan deve fuggire dalla guerra civile dello Sri Lanka e per farlo si associa con una donna e una bambina. I tre si fingono una famiglia e riescono così a scappare e rifugiarsi nella periferia di Parigi. Anche se non parlano francese nè hanno contatti. Trovati due lavori molto semplici (guardiano tuttofare e badante) i due scopriranno la vita da periferia, le bande e le regole criminali che vigono nel posto che abitano. Quando arriverà inevitabile lo scoppio della violenza e degli spari occorrerà prendere una decisione, se rimanere insieme o separarsi.
Qualsiasi storia nel cinema di Audiard per raggiungere il paradiso del sentimentalismo, quella punta emotiva che suscita nello spettatore l'irrazionale sensazione di partecipazione alle vicende dei personaggi, deve passare per l'inferno della violenza. Come se le due forze fossero inscindibili nei suoi film si attraggono a vicenda: gli atti violenti o criminali chiamano amore e ogni amore per concretizzarsi prima o poi richiede di essere legittimato dalla violenza, altrimenti sembra non poter essere davvero tale.
Destinato a mettere a confronto e a sovrapporre questi due estremi, questa volta Audiard decide di eliminare ancora più del suo solito il primo livello di comunicazione. I protagonisti di Dheepan fanno molta fatica a parlarsi, non solo spesso non si capiscono per problemi di lingua ma anche quando parlano lo stesso idioma è come se non riuscissero ad essere chiari gli uni con gli altri. In un cinema in cui l'unica legge che conta è quella dei corpi, strusciati o impattati, non sarà mai con le parole che si potrà risolvere qualcosa, in storie in cui l'unica verità è quella espressa dagli istinti non è con il ragionamento che si può cambiare la propria vita.
I protagonisti di Dheepan hanno solo i fatti e le azioni per spiegarsi ma per Audiard bastano e avanzano. Il regista non teme di scrivere una scena di dialogo, forse la più bella ed intensa del film, tra due persone che parlano ognuno una lingua che l'altro non conosce, eppure sembrano stranamente sulla stessa lunghezza d'onda. Si tratta forse dell'unico momento nel film in cui si intravede un lampo della capacità quasi ottocentesca che quest'autore ha di raccontare gli uomini attraverso lo stordimento.
Questa volta la riluttanza con cui il protagonista cerca di non farsi trascinare in un mare di efferatezza e di scegliere di costruire il suo opposto con una donna sembra però meno potente del solito. Coadiuvato da due interpreti decisamente meno abili e virtuosi di quelli cui Audiard ci ha abituato e caratterizzati con molta meno umanità del solito, il suo ultimo film appare come il più lieve, quello che con più difficoltà riesce ad accendere un fuoco sfregando i legnetti del suo arsenale.
Dall'altra parte però Dheepan involontariamente conferma cosa sia ad attirarci verso questa storia e questo stile di racconto, anche quando meno riuscito. Si tratta della continua esistenza di un rumore di fondo tetro, la netta sensazione che in ogni momento emotivo esista una sottile paura della morte, la consapevolezza che tutta la passione mostrata possa prendere la strada del sangue come quella dell'amplesso e forse non esiste differenza.
Del resto nell'inferno del palazzone grigio e indifferente in cui si svolge il film si consumano sparatorie e guerre fra bande nelle quali striscia la possibilità di tramutare una famiglia finta in famiglia vera. L'ultima possibile eredità del cuore pulsante del noir (inseguire un amore nei luoghi e nelle situazioni che rendono più difficile rimanere vivi) è forse davvero questa.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 3 settembre 2015
maurizio d

Se non fosse per il finale zuccheroso e per una lunghissima e assurda sparatoria il film poteva davvero aver meritato la palme d'or. Che senso ha un lieto fine quando il resto del film ci mostra solo violenza degrado e morte ? Detto questo il film merita di essere visto almeno per tutta la sua prima parte in cui dominano un attenta analisi della realtà una splendida fotografia ed un acuto [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 ottobre 2015
FabioFeli

Dheepan di Jacques Audiard /  Un guerriero Tamil (Jesuthasan Antonythasan) deve prendere il nuovo nome, Dheepan, per emigrare in Francia dallo Sri Lanka, abbandonando l'inferno della sua isola che ha distrutto la sua famiglia e il suo esercito. Con una donna, Yalini (Kalieaswari Srinivasan), e un'orfana di 9 anni, Illayal (Claudine Vinasithamby), scovata in un mercato ed affidatale dalla [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 ottobre 2015
Zoom e Controzoom

Quello che conosciamo della vita degli emigrati, è sempre inferiore a quella che è la loro realtà. Questo potrebbe essere il messaggio, che pur per se stesso banale, è talmente ricco di impliciti sconosciuti, da riempirci sempre poi la mente degli orrori possibili quando come in questo caso, ci vengono presentati in una forma che rimane pur sempre distante dal nostro vissuto. [...] Vai alla recensione »

domenica 25 ottobre 2015
brandokate

 Un film intenso, drammatico ma aperto alla speranza: accanto al rumore assordante della guerra in Sri Lanka e poi tra le bande della banlieue parigina, ci sono i sussurri, gli sguardi delicati, quasi rubati e le carezze accennate, il timido conoscersi tra un ex guerriero, una giovane donna e una bambina che devono fingere di essere una famiglia per fuggire dalla guerra civile.

sabato 21 novembre 2015
enrico danelli

La storia personale dei tre individui (un uomo, una donna e una bambina) non è per nulla scontata: tre estranei si trovano sulla stessa "barca" di disperati e per necessità uniscono i loro sforzi. La barca non è solo quella fisica, reale, tristemente nota alle cronache di ogni giorno: le sgangherate carrette del mare con cui migliaia di profughi raggiungono [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 ottobre 2015
Flyanto

Che Jacques Audiard sia un regista fuoriclasse lo ha sempre dimostrato in tutti i films che ha girato e che si distinguono dalla massa per il rigore della regia, l'originalità dei soggetti e la scelta azzeccata di ottimi attori. Con "Dheepan - Una Nuova vita" (dove però non compaiono attori noti, almeno al pubblico occidentale) Audiard conferma il proprio talento, vincendo a ragione la Palma d'Oro [...] Vai alla recensione »

sabato 7 novembre 2015
ROBERT EROICA

“Deephan” palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes affronta il tema del flusso immigratorio da una prospettiva laterale e colpisce nel segno contaminando il dramma sociale con il thriller urbano e il tema sempre efficace della giustizia privata. Audiard, un regista che sa il fatto suo e ha già firmato opere importanti come “Sulle mie labbra” e “Il profeta”, questa volta ambienta la storia della conquista [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 novembre 2015
Francesco2

Com'era prevedibile, gli ammiratori dell'elogiatissimo "Profeta", ma forse non solo loro, hanno trovato questo un Audiard minore.  Su alcune considerazioni, anche chi scrive si trova d'accordo: il finale discutibile, un'incisività non sempre presente. Ma resta, tra le altre, una chiave di lettura che potrebbe aiutarci a capire meglio "Dhepaan".

lunedì 2 novembre 2015
NERONE BIANCHI

Dopo tre inquadrature siamo già nella vicenda e ci restiamo fino alla fine, senza difficoltà, con attenzione e piacere. Il dramma dell'emigrazione viene questa volta raccontato da dentro, come se la macchina da presa fosse negli occhi dei tre protagonisti, di quell'improbabile famiglia inventata per fuggire da un paese in guerra, dalla morte, dalla paura e dalla povertà.

martedì 17 ottobre 2017
Great Steven

DHEEPAN – UNA NUOVA VITA (FR, 2015) diretto da JACQUES AUDIARD. Interpretato da JESUTHASAN ANTONYTHASAN, KALIEASWARI SRINIVASAN, VINCENT ROTTIERS, CLAUDINE VINASITHAMNBY, MARC ZINGA In Sri Lanka divampa la guerra civile. Il guerrigliero Tamil Sivadhasan perde tutti i suoi cari. Quando la situazione si fa troppo pericolosa, l’uomo, rimasto anche senza casa, è costretto a partire [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 giugno 2017
Pier Ronchetti

Si racconta la triste vicenda di un guerrigliero Tamil che vuole abbandonare lo Shri Lanka dove ha perso moglie e figli e dove il suo esercito è stato sterminato. Tra le macerie della guerra e le carovane di migranti, conosce una giovane donna e una bambina di nove anni, anche loro private degli affetti più cari. E così i tre decidono di espatriare fingendosi una famiglia.

venerdì 25 novembre 2016
Riccardo Tavani

Il film ha vinto la Palma d’Oro al festival di Cannes 2015 e questo – sorprendentemente – assume un suo significato particolare, proprio alla luce del recente attacco jihadista a Parigi. Dheepan è un guerrigliero tamil che mette in scena la sua morte per fuggire dallo Sri Lanka. Per ottenere lo stato di rifugiato politico mette in scena anche una sua finta famiglia, quella [...] Vai alla recensione »

martedì 12 aprile 2016
LBavassano

C'é molta violenza nei film di Jacques Audiard, ma non è mai una violenza fine a se stessa, nonostante l'alto tasso di spettacolarità delle immagini caratteristica in specie di quest'ultimo. E' una violenza sempre volta a conferire spessore ai personaggi, a rendere intensi e credibili i momenti di tenerezza che pure non mancano, perché Audiard è capace come pochi di coniugare azione ed introspezione. [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 ottobre 2015
Giusy Paesano J.

"Dheepan" e' un film di silenzi e la sua maggiore forza risiede nel non detto,in certi sguardi interrogativi e disarmati,nell'opposizione tra chi siamo, potremmo essere e chi gli altri vorrebbero fossimo,nelle deviazioni,nelle contraddizioni,nei desideri di pace e di normalità,nelle paure di chi non parla una lingua e non la comprende,nell' inadeguatezza di chi e'solo in un paese straniero anche all'interno [...] Vai alla recensione »

domenica 25 ottobre 2015
Miguel Angel Tarditti

Buscamos la felicidad. Buscamos legítimamente no sufrir.   “Dheepan, una nueva vida”, de Jacques Audiard.                                              &nb [...] Vai alla recensione »

sabato 13 febbraio 2016
Alexander 1986

Ex-tigre Tamil fugge dallo Sri Lanka per cominciare una nuova vita in Francia. Con lui, una donna e un bambino dal passato difficile come il suo, e dei quali finge di essere marito e padre. Finché lo scontro con le difficoltà della vita in Europa non lo porterà a rivedere i suoi rapporti con loro. Palma d'oro a Cannes nel 2015, quindi inevitabilmente bistrattato dalla critica perché ritenuto indegno. [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2015
marcello1979

Decisamente un bel film. Tralasciando la sparatoria finale, il film è belllo e non banale. Il finale sembra scontato ma forse è il giusto premio alla speranza e alla perseveranza. Un favola moderna condida da sangue, terrore e paure che fanno di Deephan un eroe moderno. Gradevole in tutto. Bello

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Eugenio Renzi
Il Manifesto

Esce in sala la Palma d'oro dell'ultimo festival di Cannes, la storia di tre cingalesi che, nel caos della guerra civile, si fingono padre, moglie e figlia per cercare miglior fortuna in Europa. Sulla carta, Dheepan è un progetto ambizioso. Il regista, Jacques Audiard ha dichiarato di voler fotografare un momento della Francia attuale e di aver preso a modello le Lettere persiane.

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Una storia di immigrazione. Per di più Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes. Due ottime ragioni per non entrare in sala. Questo dramma francese ha invece una forza che conquista. Protagonisti un uomo, una donna e una bambina, fuggiti dalla guerra civile in Sri Lanka, che si fingono una famiglia per poter entrare a Parigi. Nella più degradata periferia.

Emiliano Morreale
L'Espresso

Vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes, il nuovo lavoro di Jacques Audiard (l'autore di "Il profeta", 2009) parte come un classico film "sociale". Un uomo, Dheepan, fugge dallo Sri Lanka in Francia, portando con sé una sconosciuta e una bambina raccattata all'ultimo momento, per fingere di essere una famiglia di profughi. In realtà, lui è un guerrigliero tamil che lascia il paese [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Ora che il film vincitore della 68ª edizione di Cannes arriva nelle nostre sale, anche lo spettatore italiano potrà dire la sua sulle polemiche che accompagnarono la Palma d'oro assegnatagli dalla giuria dei fratelli Coen. A legittimarle fu almeno in apparenza- il soggetto, che secondo alcuni rimanda ai film di giustizia privata in voga negli anni 70, con relativo sottofondo reazionario declinato in [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Suona un po' come una beffa, ma «Dheepan» non è il più bel film di Audiard, riconosciuto autore di vari cult-movie tra cui «Il profeta». La Palma d'oro dell'ultimo Festival di Cannes, peraltro, è anche un signor film che non lesina pagine di grande stile e grande resa: in particolare il dono della sintesi avvincente risalta sin da quando racconta senza perdersi in ghirigori artistici la fuga dallo [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Avvenire

All'ultimo Festival di Cannes ha vinto la Palma d'oro e ora arriva anche nelle nostre sale Dheepan di Jacques Audiard che, ispirandosi a Lettere persiane di Montesquieu, racconta la storia di una "Tigre Tamil" combattente che, per sfuggire alla guerra civile in Sri Lanka, decide di raggiungere l'Europa portando con sé due sconosciute, una donna e una bambina estranee tra loro, fingendo che siano la [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Un uomo, una ragazza e una bambina si fingono fàmiglia per fuggire dalla guerra e integrarsi in un quartiere etnico di Parigi. Un calvario nella strategia della sopravvivenza. Mai attratto da un soggetto se non è estremo, anche nella violenza ("Un sapore di ruggine e ossa", "Il profeta"), Audiard reinventa la peripezia vera di Deephan, scrittore un tempo guerrigliero Tamil in Sri Lanka.

Fulvia Caprara
La Stampa

Nelle mani del regista cinefilo Jacques Audiard un film-verità come Dheepan, Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes, diventa romanzo sull'oggi, opera autoriale piena di pathos e suggestioni, niente a che vedere con la denuncia piatta o con la cronaca giornalistica: «Il cinema deve produrre immagini ed emozioni che ci consentano di guardarela realtà in modi differenti».

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Sri Lanka, la guerra civile infuria ancora: bisogna fuggire, destinazione Europa. Ma i passaporti recuperati da Dheepan (Jesuthasan) sono tre: gli servono una donna e una figlia, perché per i poveracci è la carta a far la famiglia, e non il contrario. Il nuovo Profeta di Jacques Audiard è una tigre, meglio, un ex Tigre Tamil: la Francia lo attende, a braccia armate.

NEWS
GALLERY
domenica 24 maggio 2015
Giancarlo Zappoli

La 68^ edizione del Festival di Cannes si chiude con un bilancio del Concorso ufficiale che presenta delle luci ma anche molte ombre. Essendo sempre direttore artistico il brillante ed esperto Thierry Fremaux viene da chiedersi come mai ci sia stata tanta [...]

GALLERY
venerdì 22 maggio 2015
 

Accolto con entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico, ieri in concorso al Festival è stato presentato l'ultimo lavoro del maestro del cinema taiwanese Hou Hsiao-Hsien. The Assassin racconta la storia di una giovane donna (interpretata dalla bellissima [...]

winner
palma d'oro al miglior film
Festival di Cannes
2015
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