alessandro
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domenica 28 novembre 2021
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i ruggenti anni ''20...tra fasto e vuotezza
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Trasposizione molto colorata del romanzo di Fitzgerald ambientato nella New York del proibizionismo. Coinvolgente interpretazione di Tobey Maguire e Leonardo DiCaprio che rendono il film mai banale e noioso. Stupende e accattivanti le canzoni, sublime Young and beautiful di Lana del Rey. Facendo un confronto con il Grande Gatsby del 1974, vince quello di Baz Luhrmann però i quarantanni che separano i due film sono tanti, forse troppi e ciò rende, forse, superfluo ogni confronto.
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paolp78
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lunedì 10 agosto 2020
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soggetto ideale per luhrmann
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Il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald, da cui già più volte in passato sono state tratte pellicole, viene fatto oggetto dell'ennesima trasposizione cinematografica ad opera del regista australiano Baz Luhrmann.
Anche per questa pellicola Luhrmann adopera il suo consueto stile sfarzoso e stravagante, alla ricerca ostinata dell'eccesso e del glamour. Tale cifra registica che in taluni casi in passato aveva dato risultati controversi, è invece indiscutibilmente l'ideale per le atmosfere festaiole e gli ambienti lussuosi che caratterizzano “Il grande Gatsby”.
Dopo avere visto la pellicola viene da sentenziare che non ci poteva essere stile più adatto a mettere in scena il romanzo di Fitzgerald: sbilanciandomi voglio sostenere che la pellicola dell'autore australiano sia da considerare senz'altro quale la migliore versione cinematografica, tra le tante realizzate, di questo immortale classico della letteratura americana.
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Il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald, da cui già più volte in passato sono state tratte pellicole, viene fatto oggetto dell'ennesima trasposizione cinematografica ad opera del regista australiano Baz Luhrmann.
Anche per questa pellicola Luhrmann adopera il suo consueto stile sfarzoso e stravagante, alla ricerca ostinata dell'eccesso e del glamour. Tale cifra registica che in taluni casi in passato aveva dato risultati controversi, è invece indiscutibilmente l'ideale per le atmosfere festaiole e gli ambienti lussuosi che caratterizzano “Il grande Gatsby”.
Dopo avere visto la pellicola viene da sentenziare che non ci poteva essere stile più adatto a mettere in scena il romanzo di Fitzgerald: sbilanciandomi voglio sostenere che la pellicola dell'autore australiano sia da considerare senz'altro quale la migliore versione cinematografica, tra le tante realizzate, di questo immortale classico della letteratura americana.
Memorabili e imbattibili le messe in scena delle feste nella villa di Gatsby (in particolare la prima), risultato ottenuto attraverso il ricorso a mezzi davvero notevoli, probabilmente non facilmente disponibili nelle versioni del passato.
La scena in cui Gatsby si presenta è costruita stupendamente da Luhrmann che può dare pieno sfoggio del suo stile, senza alcuna limitazione.
Di Caprio è certamente l'attore ideale per ricoprire il mitico ruolo di Jay Gatsby, ma devo dire che anche gli altri interpreti se la cavano egregiamente, a cominciare da Joel Edgerton nella parte dell'odioso marito di Daisy, la donna amata dal protagonista; quest'ultima è interpretata da Carey Mulligan, anch'essa molto in parte ed apprezzabile per il taglio malinconico ed etereo che riesce a dare al suo personaggio.
Il ritmo è travolgente, anche grazie alle ottime musiche.
Saggia la scelta della voce fuori campo del personaggio di Tobey Maguire, utilizzata per introdurre e spiegare le varie fasi della storia e giustificata grazie all'espediente di presentare la storia stessa come un resoconto fatto da quest'ultimo a fatti già avvenuti.
Notevoli i costumi.
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renato c.
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domenica 29 gennaio 2017
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ottimo remake
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Avevo visto da ragazzo in televisione la versione con Alan Ladd del 1949, ma l'unica scena che ricordo è stata quella in cui gli hanno sparato sui bordi della piscina.
Ho visto poi la versione del 1974 con Robert Redford e Mia Ferrow, ma ricordo che non mi era piaciuta molto! Questa invece la trovo bellissima, ottimi gli interpreti, con Tobey Maguire (ex Spiderman) che fa anche da narratore e soprattutto Leonardo DiCaprio, che da un'ottima interpretazione di Gatby! Scelta bene anche Carey Mulligan nella parte di una un po' svampita Daisy, molto adatta al personaggio e Joe Edgelrton nella parta del marito (somigliava un po' a Fred Buscaglione!) che le perdona le "corna" ma la vuole per se e non la lascia! Favolosa poi tutta la scenografia, i balli, i colori, le musiche ecc.
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Avevo visto da ragazzo in televisione la versione con Alan Ladd del 1949, ma l'unica scena che ricordo è stata quella in cui gli hanno sparato sui bordi della piscina.
Ho visto poi la versione del 1974 con Robert Redford e Mia Ferrow, ma ricordo che non mi era piaciuta molto! Questa invece la trovo bellissima, ottimi gli interpreti, con Tobey Maguire (ex Spiderman) che fa anche da narratore e soprattutto Leonardo DiCaprio, che da un'ottima interpretazione di Gatby! Scelta bene anche Carey Mulligan nella parte di una un po' svampita Daisy, molto adatta al personaggio e Joe Edgelrton nella parta del marito (somigliava un po' a Fred Buscaglione!) che le perdona le "corna" ma la vuole per se e non la lascia! Favolosa poi tutta la scenografia, i balli, i colori, le musiche ecc.! Semabra comunque incredibile che Gatsby abbia fatto tutta quella messa in scena per amore! Aveva conosciuto tante donne ma voleva lei, e per lei ha sacrificato tutto anche la sua stessa vita! Mi è capitato più volte di vedere i remake dopo che avevo già visto gli originali, ma, in genere, li trovavo inferiori, questo invece è favoloso!
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fabio57
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venerdì 29 aprile 2016
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sfavillante remake
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L'originale tratto dal romanzo di Fizgerald, con Redford e Farrow aveva un discreto fascino.Questo remake è sicuramente più abbacinante, caleidoscopico e barocco, ai limiti del kitsch, ma meno intrigante. Tuttavia è decisamente ben confezionato.Di Caprio dimostra di essere ,artisticamente,molto cresciuto.La storia,senza lieto fine, ci da la misura della perdizione dell'uomo per amore, che gli fa compiere le gesta più folli e lo conduce alla morte..
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fedecap
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lunedì 25 gennaio 2016
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il grande imbroglio
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Quarto adattamento cinematografico del celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald (dopo la versione muta del 1926, quella del 1949 con Alan Ladd e quella del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow), 'il grande Gatsby' di Baz Luhrmann è la versione forse più appariscente ed estroversa delle quattro finora portate sul grande schermo, tanto da vincere due oscar: per i migliori costumi, sgargianti e coloratissimi, e la miglior scenografia, imponente e meravigliosamente chiassosa, come lo erano i 'roaring twenties'.
La storia incomincia nell’inverno del 1929 con Nick Carraway (Tobey Maguire), veterano della prima guerra mondiale laureatosi a Yale, in cura presso un ospedale psichiatrico a causa della sua dipendenza dall’alcol.
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Quarto adattamento cinematografico del celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald (dopo la versione muta del 1926, quella del 1949 con Alan Ladd e quella del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow), 'il grande Gatsby' di Baz Luhrmann è la versione forse più appariscente ed estroversa delle quattro finora portate sul grande schermo, tanto da vincere due oscar: per i migliori costumi, sgargianti e coloratissimi, e la miglior scenografia, imponente e meravigliosamente chiassosa, come lo erano i 'roaring twenties'.
La storia incomincia nell’inverno del 1929 con Nick Carraway (Tobey Maguire), veterano della prima guerra mondiale laureatosi a Yale, in cura presso un ospedale psichiatrico a causa della sua dipendenza dall’alcol. Il giovane, durante le sedute con il medico, racconta del suo incontro con un certo Gatsby (Leonardo DiCaprio) durante l’estate del 1922 e di come sia rimasto affascinato dalla sua figura e dal suo passato misterioso, in cui pare sia coinvolta la cugina Daisy (Carey Mulligan). Su suggerimento del medico, Nick incomincerà a scrivere la sua storia su carta.
Baz Luhrmann, dopo il mediocre kolossal 'Australia', torna alla regia di un film più affine al suo stile, molto coreografico e melodrammatico, un po’ musical con colonna sonora estranea al tempo narrato, ma di grande impatto: da ricordare la canzone 'Young and beautiful' di Lana del Rey, anche se eccessivamente ripetuta all’interno del film. Così facendo il regista ritorna all’estetica di 'Moulin Rouge!' (suo precedente capolavoro, che ha ottenuto otto candidature agli Oscar), anche per quando riguarda l’impianto narrativo, con un narratore esterno alla storia. Luhrmann ritrova poi anche l’attore DiCaprio (diretto in Romeo + Giulietta di William Shakespeare, per la cui interpretazione vincerà l’orso d’argento a Berlino), che entra in scena in maniera spettacolare, anche se la sua recitazione per il resto del film non va oltre lo standard: DiCaprio ha recitato in maniera molto più espressiva in altri film, e anche Joel Edgerton (Tom Buchanan) e Carey Mulligan (Daisy) hanno recitato molto meglio in altri film, vuoi perché costretti da una sceneggiatura che si attiene all’unilateralità dei personaggi del romanzo. Contrapposti ad una scenografia davvero ben fatta e ad una fotografia nitida e colorata, ci sono purtroppo un montaggio, in alcune parti, frettoloso e movimenti di scena troppo veloci, rispetto a voci e immagini, e che rendono difficoltosa la comprensione della storia in alcuni punti. L’adattamento al romanzo e ai temi che tratta sono esposti in maniera convincente, con la propensione alla speranza e al ‘sogno americano’ di Gatsby e l’arrivismo che caratterizza i nuovi ricchi come lui (per cui i soldi e la ricchezza che ne deriva possono farti avere tutto dalla vita, anche l’amore) contrapposto all’arroganza e all’indifferenza della vecchia aristocrazia familiare incarnata dai Buchanam (non a caso i due modi di intendere la ricchezza e il potere si guardano dalle rive opposte dell’East River). Infine, viene raccontata molto bene anche l’epopea di Nick all’interno di questo mondo a lui nuovo, guardato all’inizio con meraviglia e curiosità ma che alla fine si rivelerà essere un mondo contradditorio, pieno di crudeltà e vittimismo. Nick alla fine se ne andrà disgustato dalla città e dalla fine del ‘sogno americano’ , con conseguente dipendenza dall’alcol: perché, come disse lo stesso Fitzgerald, “a volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere”.
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guidoguidotti99
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giovedì 15 ottobre 2015
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beh "vecchio mio"...mi aspettavo di meglio...
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Beh,che dire de "Il Grande Gatsby"...Doveva essere un gran film,ed è stato solo un buon film...A niente è servita l'impeccabile prestazione di Di Caprio nei panni di Gatsby(che gli calzano a pennello),film troppo confusionario,anche se visivamente bellissimo,che migliora nettamente nel finale,ma che ha buchi di noia troppo grandi nel bel mezzo del film.E soprattutto quel poveraccio di Nick Carraway,ma che cavolo ci sta a fare lì come un poveraccio a guardare Gatsby che se la spassa con la tipo?Mi ha fatto tanta,tantissima tristezza...Il film comunque non è affatto brutto,lo dimostra il fatto che ha vinto anche dei premi,ma a me sinceramente non è piaciuto poi così tanto.
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Beh,che dire de "Il Grande Gatsby"...Doveva essere un gran film,ed è stato solo un buon film...A niente è servita l'impeccabile prestazione di Di Caprio nei panni di Gatsby(che gli calzano a pennello),film troppo confusionario,anche se visivamente bellissimo,che migliora nettamente nel finale,ma che ha buchi di noia troppo grandi nel bel mezzo del film.E soprattutto quel poveraccio di Nick Carraway,ma che cavolo ci sta a fare lì come un poveraccio a guardare Gatsby che se la spassa con la tipo?Mi ha fatto tanta,tantissima tristezza...Il film comunque non è affatto brutto,lo dimostra il fatto che ha vinto anche dei premi,ma a me sinceramente non è piaciuto poi così tanto...
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jackpug
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sabato 15 agosto 2015
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bella trasposizione del libro di fitzgerald
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Buz Luhrmann dirige il nuovo film basato sul romanzo di Fitzgerald ovvero "Il grande Gatsby".
Questa versione de "Il grande Gatsby" è una tra le più riuscite : l'atmosfera ,tipica di Luhrmann, è volutamente eccessiva con tratti romantici e ironici.
La storia è arricchita da interessanti momenti, bei dialoghi e ottime interpretazioni da parte di fantastici attori, in cui spicca un grande Leonardo DiCaprio che anche questa volta dimostra di essere all'altezza di ogni situazione compresa quella del "ricco pensatore" come Jay Gatsby ( lo abbiamo visto nei panni del ribelle e romantico Jack Dawson in "Titanic" di James Cameron e ancora nel ruolo di Jordan Belfort in "The Wolf of Wall Street" di Martin Scorzese ) che lo rende anche più malinconico, misterioso e intenso.
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Buz Luhrmann dirige il nuovo film basato sul romanzo di Fitzgerald ovvero "Il grande Gatsby".
Questa versione de "Il grande Gatsby" è una tra le più riuscite : l'atmosfera ,tipica di Luhrmann, è volutamente eccessiva con tratti romantici e ironici.
La storia è arricchita da interessanti momenti, bei dialoghi e ottime interpretazioni da parte di fantastici attori, in cui spicca un grande Leonardo DiCaprio che anche questa volta dimostra di essere all'altezza di ogni situazione compresa quella del "ricco pensatore" come Jay Gatsby ( lo abbiamo visto nei panni del ribelle e romantico Jack Dawson in "Titanic" di James Cameron e ancora nel ruolo di Jordan Belfort in "The Wolf of Wall Street" di Martin Scorzese ) che lo rende anche più malinconico, misterioso e intenso.
Stessa cosa vale per gli altri personaggi : Carey Mulligan se la cava bene nei panni della donna superficiale Daisy e Tobey Maguire è abbastanza convincente come il "narratore" Nick Carraway.
L'atmosfera, ripeto, è volutamente eccessiva e ripetitiva ( ciò è evidente nelle scene della villa di Gatsby ) ma a tratti anche intelligente e ambigua come si vede nei primi momenti in cui appare Gatsby o nelle drammatiche scene finali.
A mio avviso : bel film, intenso ed esuberante ma ricco di bella e particolare musica ( anche se per molti non è parsa azzeccata la scelta di aggiungere artisti più moderni ma comunque funziona ) e una trama che può contare su un fantastico cast ( anche se personalmente mi sono piaciuti di più DiCaprio e la Mulligan nei loro rispettivi ruoli ).
Quindi si tratta di un buon adattamento cinematografico del bellissimo libro di Fitzgerald e mi sento di consigliare sia il film che il romanzo.
Da vedere.
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supremo2000
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giovedì 13 agosto 2015
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il grande gatsby
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Il Grande GatsbY film del 2013 diretto da Baz Luhrman con : Leonardo Di Caprio e Tobey MaGuire. Film Tratto dal romanzo di Francis Scoot FizGerald. Questo è il quarto Remake il film originale è del 1926 ed è muto il secondo del 1949 in bianco e nero ma non è muto il terzo remake è del 1974 a colori e con audio il film è stato sceneggiato da Francis Ford Coppola regista del "il Padrino" Parte I II III . Questa quarta versione cinematografica del grande GatsbY è molto bella con musiche azzeccate ruoli perfetti e ottima sceneggiatura. Voto 4 su 5 ve lo consiglio.
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erymuse
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mercoledì 8 luglio 2015
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avvincente adorabile gatsby
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Cosa c'è da dire? Ottimo film,perfetta sceneggiatura e si tutta la musica assordante,feste e lusso stanno a pennello.
Forse non sta a pennello a Gatsby che originario di una famiglia povera, sa giocare fino ad un certo punto con i ricchi,può avere le sembianze di miliardario,ma poi? Si viene a scoprire che ha fatto tutto questo per amore! Un amore secondo me non ricambiato,in quanto l'amore che ha Daisy mira ai soldi e alle feste. Daisy senza il coraggio di guardare in faccia la realtà ma solamente una persona insicura della sua stessa vita.
Naturalmente l'unico a pagare sarà proprio il povero,camuffato ricco,ossia Gatsby.
Dove sono gli amici al funerale? Dov'è Gatsby? Forse la sua vita sarebbe stata più felice da povero.
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Cosa c'è da dire? Ottimo film,perfetta sceneggiatura e si tutta la musica assordante,feste e lusso stanno a pennello.
Forse non sta a pennello a Gatsby che originario di una famiglia povera, sa giocare fino ad un certo punto con i ricchi,può avere le sembianze di miliardario,ma poi? Si viene a scoprire che ha fatto tutto questo per amore! Un amore secondo me non ricambiato,in quanto l'amore che ha Daisy mira ai soldi e alle feste. Daisy senza il coraggio di guardare in faccia la realtà ma solamente una persona insicura della sua stessa vita.
Naturalmente l'unico a pagare sarà proprio il povero,camuffato ricco,ossia Gatsby.
Dove sono gli amici al funerale? Dov'è Gatsby? Forse la sua vita sarebbe stata più felice da povero.
Una cosa c'è da dire,è nato povero di ricchezza ed è morto povero d'affetto.
Buona visione.
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maggie69
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venerdì 5 giugno 2015
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un remake inutile
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Premesso che il libro é meglio, questo film é inutile. Troppi fumo...cosi tanto che il film sparisce. Lei mai vista e speriamo resti ignota. Toby... boh...la versione con Redford ha molta più classe e finezza...
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