Il grande Gatsby |
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Un film di Baz Luhrmann.
Con Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher.
continua»
Titolo originale The Great Gatsby.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- Australia, USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 16 maggio 2013.
MYMONETRO
Il grande Gatsby
valutazione media:
2,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il grande imbrogliodi fedecapFeedback: 610 | altri commenti e recensioni di fedecap |
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lunedì 25 gennaio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quarto adattamento cinematografico del celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald (dopo la versione muta del 1926, quella del 1949 con Alan Ladd e quella del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow), 'il grande Gatsby' di Baz Luhrmann è la versione forse più appariscente ed estroversa delle quattro finora portate sul grande schermo, tanto da vincere due oscar: per i migliori costumi, sgargianti e coloratissimi, e la miglior scenografia, imponente e meravigliosamente chiassosa, come lo erano i 'roaring twenties'. La storia incomincia nell’inverno del 1929 con Nick Carraway (Tobey Maguire), veterano della prima guerra mondiale laureatosi a Yale, in cura presso un ospedale psichiatrico a causa della sua dipendenza dall’alcol. Il giovane, durante le sedute con il medico, racconta del suo incontro con un certo Gatsby (Leonardo DiCaprio) durante l’estate del 1922 e di come sia rimasto affascinato dalla sua figura e dal suo passato misterioso, in cui pare sia coinvolta la cugina Daisy (Carey Mulligan). Su suggerimento del medico, Nick incomincerà a scrivere la sua storia su carta. Baz Luhrmann, dopo il mediocre kolossal 'Australia', torna alla regia di un film più affine al suo stile, molto coreografico e melodrammatico, un po’ musical con colonna sonora estranea al tempo narrato, ma di grande impatto: da ricordare la canzone 'Young and beautiful' di Lana del Rey, anche se eccessivamente ripetuta all’interno del film. Così facendo il regista ritorna all’estetica di 'Moulin Rouge!' (suo precedente capolavoro, che ha ottenuto otto candidature agli Oscar), anche per quando riguarda l’impianto narrativo, con un narratore esterno alla storia. Luhrmann ritrova poi anche l’attore DiCaprio (diretto in Romeo + Giulietta di William Shakespeare, per la cui interpretazione vincerà l’orso d’argento a Berlino), che entra in scena in maniera spettacolare, anche se la sua recitazione per il resto del film non va oltre lo standard: DiCaprio ha recitato in maniera molto più espressiva in altri film, e anche Joel Edgerton (Tom Buchanan) e Carey Mulligan (Daisy) hanno recitato molto meglio in altri film, vuoi perché costretti da una sceneggiatura che si attiene all’unilateralità dei personaggi del romanzo. Contrapposti ad una scenografia davvero ben fatta e ad una fotografia nitida e colorata, ci sono purtroppo un montaggio, in alcune parti, frettoloso e movimenti di scena troppo veloci, rispetto a voci e immagini, e che rendono difficoltosa la comprensione della storia in alcuni punti. L’adattamento al romanzo e ai temi che tratta sono esposti in maniera convincente, con la propensione alla speranza e al ‘sogno americano’ di Gatsby e l’arrivismo che caratterizza i nuovi ricchi come lui (per cui i soldi e la ricchezza che ne deriva possono farti avere tutto dalla vita, anche l’amore) contrapposto all’arroganza e all’indifferenza della vecchia aristocrazia familiare incarnata dai Buchanam (non a caso i due modi di intendere la ricchezza e il potere si guardano dalle rive opposte dell’East River). Infine, viene raccontata molto bene anche l’epopea di Nick all’interno di questo mondo a lui nuovo, guardato all’inizio con meraviglia e curiosità ma che alla fine si rivelerà essere un mondo contradditorio, pieno di crudeltà e vittimismo. Nick alla fine se ne andrà disgustato dalla città e dalla fine del ‘sogno americano’ , con conseguente dipendenza dall’alcol: perché, come disse lo stesso Fitzgerald, “a volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere”.
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