marx1966
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lunedì 15 luglio 2013
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film ambizioso ma affascinante
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RECENSIRE UN FILM COME QUESTO MERITEREBBE UNA GIORNATA INTERA......CMQ CI PROVO.DAL PUNTO DI VISTA TECNICO(MONTAGGIO,SCENEGGIATURA,MUSICA ETC) E' UN CAPOLAVORO, PER0' C'E' UN PERO': SE IL PUBBLICO DA POPOCORN=CINEMA NON HA ANCORA CAPITO ADESSO IL MESSAGGIO DI "MATRIX" E MOLTO DIFFICILE CHE RIESCA A CAPIRE COLUDO ATLAS....PER FARE UN ESEMPIO, CI SONO CULTORI DI CHRIS NOLAN CHE STRAVEDONO PER LA TRILOGIA DI BATMAN MA NON HANNO CAPITO E GLI FA SCHIFO "MEMENTO", PROBABILMENTE SE QUEST'ULTIMO FOSE USCITO DOPOI BATMAN AVREBBE FATTO + INCASSI MA SAREBBE STATO MASSACRATODAI FANS DI NOLAN.
IL CINEMA DIFFICILE, CHE FA PENSARE,CHE NON DISTOGLIE IL PENSIERO DAL VIVERE QUOTIDIANO, IN UN EPOCA DI RECORD PER FILM COME I CINEPANETTONI (OLTRETUTTO ADESSO LI FANNO NON SOLO A NATALE) NON SI PUO' PRETENDERE CHE IL MANGIATORE DI POP CORN(XCHE' NON LI VIETANO?) VADA E CAPISCA UN FILM DEL GENERE.
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RECENSIRE UN FILM COME QUESTO MERITEREBBE UNA GIORNATA INTERA......CMQ CI PROVO.DAL PUNTO DI VISTA TECNICO(MONTAGGIO,SCENEGGIATURA,MUSICA ETC) E' UN CAPOLAVORO, PER0' C'E' UN PERO': SE IL PUBBLICO DA POPOCORN=CINEMA NON HA ANCORA CAPITO ADESSO IL MESSAGGIO DI "MATRIX" E MOLTO DIFFICILE CHE RIESCA A CAPIRE COLUDO ATLAS....PER FARE UN ESEMPIO, CI SONO CULTORI DI CHRIS NOLAN CHE STRAVEDONO PER LA TRILOGIA DI BATMAN MA NON HANNO CAPITO E GLI FA SCHIFO "MEMENTO", PROBABILMENTE SE QUEST'ULTIMO FOSE USCITO DOPOI BATMAN AVREBBE FATTO + INCASSI MA SAREBBE STATO MASSACRATODAI FANS DI NOLAN.
IL CINEMA DIFFICILE, CHE FA PENSARE,CHE NON DISTOGLIE IL PENSIERO DAL VIVERE QUOTIDIANO, IN UN EPOCA DI RECORD PER FILM COME I CINEPANETTONI (OLTRETUTTO ADESSO LI FANNO NON SOLO A NATALE) NON SI PUO' PRETENDERE CHE IL MANGIATORE DI POP CORN(XCHE' NON LI VIETANO?) VADA E CAPISCA UN FILM DEL GENERE.
E' CMQ UN FILM DIFFICILE,SECONDO ME,DOVREBBE ESSERERIVISTO ALMENO TRE VOLTE PER METABOLIZZARE E RENDERSI CONTO DI TUTTE LE SFACCETTATURE.
RESTA CHIARO UN DISCORSO SECONDO ME:PARAGONARLO A MATRIX E' STUPIDO E CMQ NE ESCE VINCENTE MATRIX.
CIAO BY MARX1966
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paride86
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sabato 13 luglio 2013
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più ambizione che sostanza
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I fratelli Wachowsky tornano al cinema con un film iperambizioso che, però, non è all'altezza delle aspettative. Le trame non sono collegate come vorrebbero i registi e si fa fatica ad individuare il filo conduttore. Tuttavia le tre ore passano senza noia e gli attori danno prove davvero eccezionali, specialmente Tom Hanks.
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soundthousend
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venerdì 12 luglio 2013
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tutto è connesso...
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Mai visto un film cosi ... fotografia perfetta ... colonna sonora perfetta... dialoghi perfetti...
La trama è una poesia che ci sfiora delicatamente minuto dopo minuto ...
L'inizio del film è una lente che ingrandisce i più piccoli particolari ... e più la trama si evolve, più ci troviamo in alto e riusciamo a vedere le cose diversamente... fino ad arrivare sulle montagne...poi oltre le nuvole fino al cielo... oltre la nostra galassia...
Lo consiglio vivamente ... a chi è capace di amare ... a chi è capace di ascoltare... e di rimanere attento difronte a una moltitudine di eventi che richiedono una visione attenta.
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Mai visto un film cosi ... fotografia perfetta ... colonna sonora perfetta... dialoghi perfetti...
La trama è una poesia che ci sfiora delicatamente minuto dopo minuto ...
L'inizio del film è una lente che ingrandisce i più piccoli particolari ... e più la trama si evolve, più ci troviamo in alto e riusciamo a vedere le cose diversamente... fino ad arrivare sulle montagne...poi oltre le nuvole fino al cielo... oltre la nostra galassia...
Lo consiglio vivamente ... a chi è capace di amare ... a chi è capace di ascoltare... e di rimanere attento difronte a una moltitudine di eventi che richiedono una visione attenta... Se avete trovato stupido il MAGO DI OZ ( intendo la pellicola originale) non vedete questo film ...
Non è sicuramente un film per tutti... anche se tutti facciamo parte di questo film :) ....
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kyotrix
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mercoledì 3 luglio 2013
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amara delusione!!!
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Film adatto a critici, psicologhi, artisti. Non trovo nulla di affascinante in questo film, un continuo bla bla bla di fasi retoriche scontate ( purtroppo in matrix 2/3 avevano gia' lasciato intuire questa tendenza ai nostri "fratelli" ). Zero emozioni. Speraavo almeno che il finale mi riservasse qualcosa, invece nulla pure quello. Non gli do 1 stella solo perche' alla fine il film e' fatto e recitato discretamente, ma soffre di un vuoto enorme!
Dopo questo, oramai son rassegnato che questi non ci produrranno piu' una perla come matrix ( parlo dell'affasciante trama ed esaltazione in crescendo nel seguire il film )
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angelo bottiroli - giornalista
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domenica 23 giugno 2013
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un grande capolavoro che pochi hanno capito
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Cloud Atlas, ossia “L’Atlante delle nuvole” è l’ultimo film di Lana Wachowski, Tom Tykwer e Andy Wachowski, registi e sceneggiatori di quello che è senza dubbio un capolavoro cinematografico.
Il film è tratto dall’omonimo best-seller di David Mitchell e narra sei storie contemporaneamente che abbracciano oltre 500 anni di storia: dal 1800 al 2300, sapientemente scelte e tutte in epoche diverse. Ogni attore quindi interpreta sei diversi personaggi e capita pure che una donna interpreti un personaggio maschile e viceversa.
In molti casi il trucco è così riuscito che si stenta a riconosce l’attore che interpreta il personaggio.
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Cloud Atlas, ossia “L’Atlante delle nuvole” è l’ultimo film di Lana Wachowski, Tom Tykwer e Andy Wachowski, registi e sceneggiatori di quello che è senza dubbio un capolavoro cinematografico.
Il film è tratto dall’omonimo best-seller di David Mitchell e narra sei storie contemporaneamente che abbracciano oltre 500 anni di storia: dal 1800 al 2300, sapientemente scelte e tutte in epoche diverse. Ogni attore quindi interpreta sei diversi personaggi e capita pure che una donna interpreti un personaggio maschile e viceversa.
In molti casi il trucco è così riuscito che si stenta a riconosce l’attore che interpreta il personaggio.
Le storie sono così mescolate fra di loro che lo spettatore deve sempre avere la massima attenzione ai dialoghi e alla trama. Storie incastonate una nell’altra di durata variabile, a volte con flash anche molto brevi, ma proprio per questo motivo incutono suspence nello spettatore.
Epoche storiche con trame diverse tutte legate da un unico filo conduttore: i sentimenti e l’impressione (il film non lo dice, ma lo fa capire) che si tratti degli stessi discendenti.
Non siamo, quindi, in presenza di un film sulla reincarnazione, perché le persone nascono e muoiono finendo il loro ciclo vitale.
Significative le parole del traile “Paura, fede, amore, fenomeni che determinano il corso della nostra vita; queste forze cominciano molto prima che nasciamo e continuano dopo la nostra fine. La nostra vita non ci appartiene, siamo legati ad altri, passati e presenti e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro. Credo che esista un altro mondo che ci attende ed io ti attenderò là” Queste frasi sintetizzano alla perfezione il credo di questo film, dove tutto è connesso tra passato, presente e futuro.
I protagonisti, quindi, non sono le persone, ma sono i sentimenti, che si protraggono nel tempo e a prescindere dall’epoca; si manifestano in maniera diversa nelle persone e le cambiano.
“In momenti come questo immagino i nostri ripetuti incontri in epoche diverse, in vite diverse.” questa è la teoria alla base di Cloud Atlas.
Da non crederci, ma il film è all’altezza del pomposo trailer e non delude sotto ogni punto di vista a partire dall’eccezionale cast di attori, tutti di primo livello e tutti poliedrici nell’interpretare i diversi ruoli e i sei diversi personaggi a cui sono chiamati, ma una menzione particolare, a mio avviso, va a Bae Doo-na attrice coreana eccezionale per la mimica espressiva del volto e Hugh Grant per l’incredibile poliedricità nell’interpretare le parti, una delle quali irriconoscibile a causa del trucco.
Dopo aver visto il film, come faccio di solito, leggo la trama e le recensioni dei critici cinematografici nazionali. Lo faccio sempre dopo, per non farmi influenzare sia sulla visione del film sia sulla successiva recensione. Ebbene, con mia somma sorpresa, ho notato che la maggiorparte, non ha trattato bene questo film relegandolo nel settore dei film discreti.
Forse non hanno apprezzato i dialoghi o forse non hanno capito la storia, ma soprattutto non hanno capito che siamo di fronte ad un capolavoro cinematografico dello stesso livello di Matrix, con la differenza qui, che la fantascienza occupa soltanto una storia e mezza e che la bellezza del film oltre alla valorizzazione dei sentimenti consiste proprio nel sapiente mescolamento di epoche e personaggi.
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beppe baiocchi
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venerdì 21 giugno 2013
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un film ambizioso con parecchi punti dolenti
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1849 Un avvocato viaggia nel Pacifico per un accordo commerciale, incontrerà uno schiavo di colore che clandestinamente si è imbarcato sulla nave.
1936 Un giovane musicista omosessuale prende lavoro da un famoso musicista dell'epoca per trovare ispirazione
1973 Una giornalista incontrerà un vecchio che nasconde un segreto riguardante una centrale nucleare
2012 Un editore impicciato in situazioni loschi si nasconde contro la sua volontà in una casa di riposo un po particolare
2144 Una clone (che viene utilizzata per scopi commerciali) prende coscienza e cercherà di far valere i propri diritti di essere umano (seppur fatto in "provetta)
2??? Un uomo in una terra pericolosa e retrograda incontra una donna di una civiltà superiore che dovrà guidare alla scoperta di alcune rovine
Cloud Atlas è sicuramente un film complicato, prende direttamente spunto dall' " Atlante delle Nuvole" di David Mitchell e ha l'ambizione di prendere sei storie, di generi diversi ma con tematiche reciprocamente comuni e intersecarle in un unico lungometraggio.
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1849 Un avvocato viaggia nel Pacifico per un accordo commerciale, incontrerà uno schiavo di colore che clandestinamente si è imbarcato sulla nave.
1936 Un giovane musicista omosessuale prende lavoro da un famoso musicista dell'epoca per trovare ispirazione
1973 Una giornalista incontrerà un vecchio che nasconde un segreto riguardante una centrale nucleare
2012 Un editore impicciato in situazioni loschi si nasconde contro la sua volontà in una casa di riposo un po particolare
2144 Una clone (che viene utilizzata per scopi commerciali) prende coscienza e cercherà di far valere i propri diritti di essere umano (seppur fatto in "provetta)
2??? Un uomo in una terra pericolosa e retrograda incontra una donna di una civiltà superiore che dovrà guidare alla scoperta di alcune rovine
Cloud Atlas è sicuramente un film complicato, prende direttamente spunto dall' " Atlante delle Nuvole" di David Mitchell e ha l'ambizione di prendere sei storie, di generi diversi ma con tematiche reciprocamente comuni e intersecarle in un unico lungometraggio. Le storie però non sono raccontante in ordine cronologico, ma sono narrate parallelamente. A scrivere la sceneggiatura e a dirigere la pellicola sono i visionari Tom Tyker (Lola Corre) e i fratelli Wachowski (Matrix) messi alla dura prova dalla difficoltà di un tale progetto.
Sei storie intrinsecamente collegate, una narrazione volutamente frammentata, un cast di stelle di primo livello (che quasi tutti interpretano un personaggio per ogni epoca), e la coesistenza di tre registi(anche se non hanno girato le stesse storie) però non sono facili da gestire.
La difficoltà maggiore è data dal faticosissimo lavoro di montaggio, che per quanto possa essere fatto bene, riuscendo a mantenere spesso l'emotività che alcune scene rappresentano, risulta troppo frammentata e risulta assai difficile capire il senso di quest'opera. Si percepisce chiaramente che secondo gli autori che tutto è collegato e che le azioni fatte in una determinata epoca (passato, presente, futuro) si ripercuotono in un altra, però rende difficile capire anche gli altri aspetti della trama, cosa è veramente collegato tra i vari protagonisti che alla fine risulta essere il coraggio, la volontà di cambiare qualcosa, ma ripeto questo che dovrebbe essere il tema principale lo si percepisce con difficoltà.
L'altra grande pecca del film è quella che le sei storie raccontate non hanno tutte la stessa forza. Alcune sono davvero carine e ben fatte, altre rendono decisamente meno (soprattutto la prima e l'ultima epoca) e hanno poco mordente.
Il cast è stellare Tom Hanks, Hugo Weaving, Halle Berry (stupenda nella storia che ha lei come protagonista) e chi più ne ha più ne metta, ma il forte trucco utilizzato per metterli tutti nelle varie storie spesso risulta parecchio ridicolo.
Un film quindi tanto positivo nelle intenzioni, sicuramente ambiziosissime ma che i registi non sono riusciti a dirigere con maestria. Un peccato, un film che risulta essere davvero imponente ma che lascia l'amaro in bocca
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danylt
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lunedì 17 giugno 2013
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karma destino azioni è tutto collegato?
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...secondo Cloud Atlas si. Immaginate che ogni vostra azione compiuta o meno, crei una sorta di filo conduttore che colleghi non solo la tua vita presente, ma anche la vita prossima di uno sconosciuto che a sua volta è stata collegata ad una persona vissuta prima. E' tutto connesso. E' questa la frase usata per il titolo italiano ed è proprio questo che il film ci vuole raccontare, e lo fa inserendo ben 6 storie ambientate in epoche diverse raccontandoli in periodi più o meno lunghi. Alcune epoche si alternano specialmente durante le scene più forti ed emozionanti riuscendo ad evidenziare specialmente in queste scene il loro effettivo collegamento.
La scelta dei registi è quella di aver usato per protagonisti solo 8 attori, che grazie a costumi e soprattutto trucchi più o meno riusciti, hanno avuto la possibilità di interpretare diverse persone in tutte e sei le storie.
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...secondo Cloud Atlas si. Immaginate che ogni vostra azione compiuta o meno, crei una sorta di filo conduttore che colleghi non solo la tua vita presente, ma anche la vita prossima di uno sconosciuto che a sua volta è stata collegata ad una persona vissuta prima. E' tutto connesso. E' questa la frase usata per il titolo italiano ed è proprio questo che il film ci vuole raccontare, e lo fa inserendo ben 6 storie ambientate in epoche diverse raccontandoli in periodi più o meno lunghi. Alcune epoche si alternano specialmente durante le scene più forti ed emozionanti riuscendo ad evidenziare specialmente in queste scene il loro effettivo collegamento.
La scelta dei registi è quella di aver usato per protagonisti solo 8 attori, che grazie a costumi e soprattutto trucchi più o meno riusciti, hanno avuto la possibilità di interpretare diverse persone in tutte e sei le storie. Forse è proprio per questo che a tratti il film risulta un pò confuso, specialmente durante le scene di narrazione dove il pathos è abbastanza distante e finisce per coinvolgere poco lo spettatore ma è forse solo grazie all' nterpretazione degli attori che porta ad incuriosirti per vedere come va a finire.
Tre ore per un film che riesce a scorrere bene, ogni scena è funzionale alla storia ma all'uscita dalla sala permette di discutere di esso in un tempo finito che di sicuro non si ripercuoterà sulla vita di una nostra possibile reincarnazione :)
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zoggaman
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mercoledì 12 giugno 2013
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un bel viaggio
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Premetto di non aver letto il libro quindi la mia opinione riguarderà l'aspetto cinematografico e visivo, per quanto io possa capirne...
L'ho trovato molto interessante e coinvolgente sotto tutti gli aspetti, alcune cose tipo i trucchi finto-orientali o finto-europei sui volti degli attori mi hanno lasciato un po' perplesso, fa sorridere l'idea di vedere Hugh Grant truccato guerriero post apocalittico ma all'infuori di questi dettagli "tecnici" le quasi tre ore di film sono passate piacevolmente.
Hugo Weaving si conferma uno dei migliori "cattivi" di sempre anche se le reminiscenze "matrixiane" si fanno sentire e vedere parecchio.
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Premetto di non aver letto il libro quindi la mia opinione riguarderà l'aspetto cinematografico e visivo, per quanto io possa capirne...
L'ho trovato molto interessante e coinvolgente sotto tutti gli aspetti, alcune cose tipo i trucchi finto-orientali o finto-europei sui volti degli attori mi hanno lasciato un po' perplesso, fa sorridere l'idea di vedere Hugh Grant truccato guerriero post apocalittico ma all'infuori di questi dettagli "tecnici" le quasi tre ore di film sono passate piacevolmente.
Hugo Weaving si conferma uno dei migliori "cattivi" di sempre anche se le reminiscenze "matrixiane" si fanno sentire e vedere parecchio.
Ho apprezzato molto l'idea di fondo che i protagonisti siano anime (o entità?) con una missione precisa, che si incarnano in determinati personaggi nel corso dei tempi. Un modo molto bello e piuttosto chiaro per spiegare, a chi interessa, il significato di reincarnazione.
E' stato definito un film "pretenzioso"...eh e allora?
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-agy-
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mercoledì 5 giugno 2013
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brodo primordiale
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. . .e così. . semplicemente standosene seduti ed increduli,ci si aspetta che da un momento all'altro ci sia la svolta che ci porti alla chiave di "giusta lettura" di questo apparente pot-pourri di immagini-storie-emozioni.
E' un crescendo di aspettativa, che ben presto lascia il posto alla rassegnata quanto consapevole presa di coscenza che ogni giorno . . in ogni singolo momento . . ogni nostra decisione. . diventa bivio e connessione al contempo e ci lascia stremati di fronte all'elementare concetto che : "ad azione segue reazione".
Attraverso il inguaggio delle immagini ,che per evocazione indicano a chi si lascia rapire senza troppa logica le coordinate di visione,arriva il messaggio che in questo caos di binari che si snodano in dimensioni parallele o se si preferisce in tempi diversi,tutto è accomunato dal "NON SENSO" che deve essere LOGICIZZATO e NORMALIZZATO agli occhi dei raziocinanti mentre SEMPLICEMENTE VISSUTO per l'altra metà.
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. . .e così. . semplicemente standosene seduti ed increduli,ci si aspetta che da un momento all'altro ci sia la svolta che ci porti alla chiave di "giusta lettura" di questo apparente pot-pourri di immagini-storie-emozioni.
E' un crescendo di aspettativa, che ben presto lascia il posto alla rassegnata quanto consapevole presa di coscenza che ogni giorno . . in ogni singolo momento . . ogni nostra decisione. . diventa bivio e connessione al contempo e ci lascia stremati di fronte all'elementare concetto che : "ad azione segue reazione".
Attraverso il inguaggio delle immagini ,che per evocazione indicano a chi si lascia rapire senza troppa logica le coordinate di visione,arriva il messaggio che in questo caos di binari che si snodano in dimensioni parallele o se si preferisce in tempi diversi,tutto è accomunato dal "NON SENSO" che deve essere LOGICIZZATO e NORMALIZZATO agli occhi dei raziocinanti mentre SEMPLICEMENTE VISSUTO per l'altra metà.
Così, in uno spaccato che antepone in cornici diverse, le più ancestrali delle figure contrapposte per antonomasia. .si finisce col dare un senso di profondo valore anche alla più misera delle esistenze,compresa quella di chi guarda!
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gianleo67
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domenica 2 giugno 2013
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la prolissa magniloquenza del fratelli wachowski
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Cosa unisce eventi e personaggi di epoche diverse che combattono contro le convenzioni sociali per l'affermazione di un ideale più alto di verità e giustizia, per il dominio dell'amore sulla morte, per la generosa eredità di una sublime astrazione artistica come una melodia onnisciente sul destino dell'uomo. E' la domanda cui provano a rispondere i fratelli Wachowski (con la collaborazione di Tom Tykwer) orchestrando arditamente il sestetto di una sinfonia di destini: un giovane avvocato inglese dagli ideali libertari nel viaggio di ritorno dalle Indie Occidentali su di un brigantino di memoria darwiniana; le vicende di un giovane e talentuoso compositore omosessuale nell'inghilterra puritana e classista degli anni'30; una giovane giornalista di colore che prova a sventare una cinica macchinazione stragista nell'America della crisi energetica degli anni '70; le peripezie di un vegliardo editore dei nostri giorni alle prese con gli spietati secondini di un ospizio per anziani; lo spirito di ribellione che anima la giovane 'replicante' di una postmoderna società dei consumi rigidamente suddivisa in classi di purezza genetica; il difficile percorso verso la conoscenza e l'amore di un inquieto pastore di una Terra post-apocalittica dove convivono le primitive vestigia di una civiltà regredita all'età del ferro e le navi a propulsione atomica di una misteriosa comunità di sopravvissuti all'olocausto nucleare.
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Cosa unisce eventi e personaggi di epoche diverse che combattono contro le convenzioni sociali per l'affermazione di un ideale più alto di verità e giustizia, per il dominio dell'amore sulla morte, per la generosa eredità di una sublime astrazione artistica come una melodia onnisciente sul destino dell'uomo. E' la domanda cui provano a rispondere i fratelli Wachowski (con la collaborazione di Tom Tykwer) orchestrando arditamente il sestetto di una sinfonia di destini: un giovane avvocato inglese dagli ideali libertari nel viaggio di ritorno dalle Indie Occidentali su di un brigantino di memoria darwiniana; le vicende di un giovane e talentuoso compositore omosessuale nell'inghilterra puritana e classista degli anni'30; una giovane giornalista di colore che prova a sventare una cinica macchinazione stragista nell'America della crisi energetica degli anni '70; le peripezie di un vegliardo editore dei nostri giorni alle prese con gli spietati secondini di un ospizio per anziani; lo spirito di ribellione che anima la giovane 'replicante' di una postmoderna società dei consumi rigidamente suddivisa in classi di purezza genetica; il difficile percorso verso la conoscenza e l'amore di un inquieto pastore di una Terra post-apocalittica dove convivono le primitive vestigia di una civiltà regredita all'età del ferro e le navi a propulsione atomica di una misteriosa comunità di sopravvissuti all'olocausto nucleare.
Opera complicata (ma non complessa) e magniloquente quella degli autori di Matrix, è una strana miscellanea di generi diversi (il dramma avventuroso, il dramma sentimentale,il thriller politico, la commedia sociale, la fantascienza filosofica, il fantasy post-apocalittico) che ambisce a raggiungere il difficile sincretismo del saggio filosofico attraverso la costruzione di un complesso puzzle di quadri narrativi distinti e autonomi ricomposti nella cornice di una narrazione unitaria attraverso le mirabolanti acrobazie del montaggio e la suggestione di temi e sentimenti comuni che sembrano attraversare le storie come il filo conduttore di una sinfonia sublime e definitiva, nella bizzarra e ironica casualità di un mondo di destini conseguenti: una provvidenziale metempsicosi di spiriti liberi che rivendicano e perpetuano l'affermazione dell'amore sulla morte contro la grettezza e la stupidità delle retrograde civiltà di ogni tempo. Ne riesce un filmone decisamente prolisso (quasi 3 ore) ma tuttaltro che noioso, dove alla spettacolare visionarietà figurativa (fatta di effetti speciali ma anche di una notevole perizia scenografica) si alterna l'accuratezza della ricostruzione d'ambiente, la perfetta conoscenza dei meccanismi di genere, la camaleontica versatilità degli interpreti (utilizzati in ruoli diversi nelle diverse storie meta-temporali) e soprattutto il tentativo (non perfettamente riuscito) di agganciare questa epica dei sentimenti all'oscuro simbolismo di una civiltà umana dove emerge, quasi invisibile, il segno riconoscibile di una provvidenziale predestinazione (il simbolo messianico della stella cometa). Non ostante i limiti di una struttura narrativa così articolata e dispersiva ed la necessaria monotonia del registro che sembra appiattire le vicende in una sorta di temporalità sospesa e onnisciente (escamotage che banalizza il raccordo delle diverse 'anime narranti') è un film di cui si apprezzano il coraggio di una costruzione ambiziosa e insolita (in totale disprezzo del ridicolo cui va incontro), l'efficacia di un cinema d'azione dinamico e avvincente, rari momenti di vibrante e misurata elegia e la sottile ironia di alcune scelte espressive (lo strano favellare di Hanks ci ricorda con una certa nostalgia l'italiano medievale e maccheronico ideato da Monicelli nel suo Brancaleone da Norcia). Film dove prevalgono le componenti di regia e di scrittura più che di recitazione, si avvale comunque di un cast notevole tra cui la faccia da eterno naufrago di Tom Hanks, l'arzilla intelligenza di un estroverso Jim Broadbent e soprattutto l'energica avvenenza di una splendida Halle Berry, 'abbronzata' eroina femminista sulla tracce di una macchinazione lobbistica che ricorda un classico del genere con Robert Redford. Prolissa magniloquenza del fratelli Wachowski.
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