Cloud Atlas |
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Un film di Tom Tykwer, Lilly Wachowski, Lana Wachowski.
Con Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess.
continua»
Fantascienza,
durata 172 min.
- USA, Germania, Singapore, Hong Kong 2012.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 10 gennaio 2013.
MYMONETRO
Cloud Atlas
valutazione media:
3,29
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'Atlante incompiutodi lee hookFeedback: 105 |
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sabato 19 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho atteso a lungo "Cloud Atlas". Ho letto il (bel) romanzo dal quale è tratto - e l'ho regalato ad altri. Ho recuperato l'intera discografia degli M83, la cui "Outro" musica il sublime aperitivo al film di 5.42 minuti che ho visto e rivisto per quasi due mesi, sino ad impararlo a memoria. Ho aspettato, mi sono seduto in centro sala, apposta da solo. Cosa sono tre ore? Appena sufficienti ad abbozzare i mondi ritratti da David Mitchell, mi dicevo, appellandomi alla straordinaria sensibilità dei Watchowski, a grandi speranze. Tradite: da troppa ambizione, da riscritture, forzature che nulla hanno a che fare col romanzo (rapporto Ayrs - Frobisher su tutti), e che anziché avvicinare il pubblico (come in "V per vendetta", anch'esso ben lungi dalla storia cui s'ispira), l'allontanano e indispongono. "L'atlante delle nuvole" è un romanzo definito dal suo autore 'a matrioska', una piramide, dove il vertice è la storia di Zachary, cima a cui si giunge dopo una parabola temporale dall'800 innanzi per quattro secoli, per poi ridiscendere sino al principio. I registi l'hanno reso 'a mosaico', frammentando le storie, miscelando le epoche. E va bene, è un espediente cinematografico - o più ampiamente narrativo - ormai saldo (vedi "The Fountain - L'albero della vita" di Aronowsky, che consiglio), ma va lasciato TEMPO allo spettatore di immergersi nei diversi frammenti, una certa lentezza 'a capitoli' (Kubrick, Tarantino). Qui, persino la suspense è mutilata: si da un'occhiata e si fugge via, e la gente in sala sbuffava. Tutto è sbrigativo, rapido, raffazzonato. Il proposito di fare di sei storie una storia sola appiattisce, o meglio rade al suolo, la profondità temporale che nel libro si gode, si assapora. L'illuminazione e ascesa (quasi evangelica Assunzione) della 'Prophetess' Sonmi è qui banalizzata e mortificata nella reiterazione di una sola puerile frase: "Da grembo a tomba...". Il Cristo-Sonmi del film è una svampitella innamorata. Più generi: splatter, fantascienza, romance, mal amalgamati e che così conferiscono semplicemente ineleganza, per non dire volgarità, al prodotto. Ed è amaro ammetterlo, ma a tratti gli attori erano così (mal) truccati da ricordare la galleria di freaks di Eddie Murphy. Perché? Perché pretendere tanto? Perché non volare più basso? Perché dare un epilogo Disney a una Grande Storia Collettiva che epilogo non ha? Perché immiserire la raffinata ricerca linguistica di Mitchell a 'Verovero' e allo stucchevole 'Dispiaciuterrima', che in un romanzo zeppo di trovate geniali scivolano, ma in bocca a Halle Barry fanno vergognare d'aver pagato il biglietto? La cinematografia ha dei limiti che la letteratura può permettersi di varcare, Lana & Andy & Tom. O forse, semplicemente, non bisogna 'leggere il libro prima di andare a vedere il film'. Però, che peccato. Cloud Atlas, per me, rimarrà una storia d'amore incompiuta.
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