Cloud Atlas |
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Un film di Tom Tykwer, Lilly Wachowski, Lana Wachowski.
Con Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess.
continua»
Fantascienza,
durata 172 min.
- USA, Germania, Singapore, Hong Kong 2012.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 10 gennaio 2013.
MYMONETRO
Cloud Atlas
valutazione media:
3,29
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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la redifinizione della fantascienzadi TOM61Feedback: 1927 | altri commenti e recensioni di TOM61 |
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giovedì 24 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1982: Blade Runner/1999:Matrix (fratelli Wachowski)/2009:Avatar/2010:Inception.... un susseguirsi di colossal/capolavori cinematografici dove il film di genere esce dagli schemi per evocare - attraverso la visionarietà della fantascienza - contenuti e scenari del nostro subconscio (a volte nemmeno tanto sub) quotidiano, per trasmettere messaggi in chiave a chi vuole (e può) leggere tra le righe. Se l'apocalittico Blade Runner è già diventato parte della nostra quotidianità e Avatar lancia un segnale new-age volto alla comprensione e al rispetto del diverso da noi, attraverso linguaggi cinematografici diversi ma con una matrice comune sul piano contenutistico, oggi i fratelli Wachowski ritornano, dopo Matrix, a sconvolgere le regole del piano scenico-narrativo con questo film che - a tutto diritto - non puo' altro che essere considerato un capolavoro. Entrato in sala con la giusta dose di scetticismo (registi osannati, cast stellare, film indipendente dal budget milionario... tutti elementi che facevano pensare alla classica furbata di cassetta B-movie) ne sono uscito completamente travolto ed estasiato, non tanto per la qualità delle immagini (unica pecca, a mio avviso, la parte di New Seul, che ricorda in qualche modo gli scenari di Matrix) o per i contenuti (la denuncia di tutte le forme di oppressione, dal razzismo all'omofobia, l'indissolubilità archetipa del legame che unisce ognuno di noi ai nostri simili, la morte intesa non come fine ma come varco), ma per la qualità dell'intreccio narrativo e del montaggio che stravolge ogni schema fino ad oggi conosciuto, costringendo lo spettatore a una ginnastica mentale di quasi tre ore attraverso un dipanarsi di vicende storiche e fantastoriche, apparentemente scollegate (il senso di disorientamento all'inizio è violento, peggio del mal di mare) che saltano in un discontinuum temporale collegato esclusivamente da una voglia a forma di stella cometa che accomuna tutti i personaggi. Concordo con chi ha scritto che è un film di non facile comprensione e che per molti (compresi coloro che in sala a metà film gettavano la spugna godendosi sogni saporiti) risulterà tedioso e soporifero, ma sono pronto a scommettere qualsiasi cosa che fra vent'anni questo titolo rientrerà nel gotha dei film assolutamente indimenticabili.
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