Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Lisa Romano |
Attori | Anna Foglietta, Elvio La Pira, Ignazio Oliva, Mehmet Günsür, Guia Jelo, Alisa Bystrova Giovanna Di Rauso, Turi Catanzaro, Nino Frassica, Yoon C. Joyce. |
Uscita | venerdì 28 novembre 2008 |
MYmonetro | 2,44 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Veronica provoca accidentalmente un incidente stradale e non si ferma a prestare soccorso. Convivere con questo rimorso sarà molto difficile... In Italia al Box Office Se chiudi gli occhi ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 12,3 mila euro e 5,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Veronica è una giovane madre single. Sta guidando la sua macchina sul lungomare quando, nei pressi di una curva, evita per miracolo un frontale con un'auto che ha invaso la sua corsia. L'auto impazzita, dopo la sbandata, finisce in acqua, ma Veronica, sconvolta, anziché soccorrere il malcapitato alla guida, tira dritto e torna a casa. Mentre l'uomo giace in coma, lei si nasconde, coperta dall'amica Sara, l'unica a cui ha rivelato i fatti. Ma gli eventi prendono una piega imprevista quando nel baule dell'uomo la polizia rinviene il cadavere di una donna, vittima di un espianto multiplo di reni.
Veronica e Sara sono le Thelma e Louise di Lisa Romano, siracusana esordiente alla regia con Se chiudi gli occhi, che il festival di Annency Cinéma Italien ha premiato e promosso. Sono Giovanna Di Rauso e Anna Foglietta e da sole reggono il film, ne condensano tutto l'interesse e formano una coppia al femminile che il tempo della pellicola non basta a sfruttare appieno.
Attorno a loro, la regista allestisce una trama gialla che tratta un soggetto serio quale il traffico di organi con un tono ad esso poco consono quale la commedia. Nonostante i siparietti televisivi sulla polizia, la scena d'amore che neanche a Bollywood e l'appuntamento folcloristico con la santa, buono tutt'al più per un cortometraggio, il crogiuolo di stili parzialmente funziona, complice la colonna sonora di Roy Paci e Grazia Negro, che viaggia a sua volta su una doppia traccia, liberandosi quando è in scena il dramma presunto delle ragazze e scurendosi quando è l'ora del dramma concreto e del poliziesco..
Tra le belle sorprese del cast figura anche Mehmet Günsür (già nel "Bagno turco" di Ozpetek), ma non c'è dubbio che l'anima del film sia nel duetto femminile, in quelle due figurine precarie nella professione e nell'esistenza ma portatrici di un'energia caotica e fiduciosa, molto più costruttiva e sensata, alla resa dei conti, delle richieste del mondo che le circonda (come prova la bella sequenza del provino di Sara) e sul quale non riescono a piantare i piedi senza scivolare.
Per questo dispiace, in fondo, un finale non scorretto ma mal gestito, che butta sbrigativamente "a mare" ogni inquietudine e sembra voler dire che ciò a cui abbiamo assistito non era altro che un gioco. E invece no, c'era qualcosa di più, in potenza, che attendiamo di veder maturare.
SE CHIUDI GLI OCCHI disponibile in DVD o BluRay |
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Una città-labirinto ma carica di luce e calore: Siracusa. Una trama oscura e pericolosa in cui agisce addirittura una banda di trafficanti d'organi. Un pugno di protagonisti giovanissimi che della loro età hanno lo slancio, l'insolenza, il gusto dell'amore. E una regista debuttante, la siracusana Lisa Romano, che come loro si butta con un pizzico di beata incoscienza in una storia che va avanti a sbuffi [...] Vai alla recensione »
Ha tutta la struttura di un format pensato per una lunga serie ambientata in Sicilia, a cominciare dalla cadenza dei protagonisti, con quei personaggi lasciati aperti a ogni possibile sviluppo e le ambientazioni canoniche (i salotti, i commissariati, i locali) e tutto ciò che si può prendere dalla cronaca (gli adolescenti difficili, gli espianti di organi, l'immigrazione e i suoi derivati).
Troppi embrioni di trama confluiscono in Se chiudi gli occhi di Lisa Romano: «amicizia» femminile, che prenderà una piega saffica e criminale; immigrazione clandestina e trapianti d'organo (dettaglio che nobilita a uso festival); esigenza di mostrare Siracusa, città della regista. Si dirà che così si cerca un pubblico composito. Ma quante Thelma & Louise nostrane sono finite sugli schermi in vent'anni? [...] Vai alla recensione »