Titolo originale | Zavet |
Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Serbia, Francia |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Emir Kusturica |
Attori | Uros Milovanovic, Marija Petronijevic, Aleksandar Bercek, Predrag 'Miki' Manojlovic, Ljiljana Blagojevic Kosanka Djekic, Stribor Kusturica, Vladan Milojevic, Ivan Maksimovic, Stanoje Bogicevic, Slavko Tosic, Zeljko Terzic, Nenad Filipovic, Mihajlo Todorovic, Marija Kovacevic (II). |
Uscita | venerdì 19 febbraio 2010 |
Distribuzione | One Movie |
MYmonetro | 2,28 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 marzo 2010
Il nonno chiede al nipote Tsane di mantenere tre promesse. L'ultima non sara' facile da soddisfare. In Italia al Box Office Promettilo! ha incassato 29,6 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Serbia. Il giovane Tsane vive con il nonno e la loro mucca, Cvetka, in un villaggio semiabbandonato sulle colline. Fatta eccezione per la maestra (che ha come solo allievo Tsane) sono gli unici abitanti. Un giorno però la scuola viene chiusa e, per di più, il nonno sente approssimarsi la morte. Chiede allora al nipote di raggiungere la vicina città in cui si tiene il mercato. Dovrà vendere la mucca e poi mantenere tre promesse: comprare un'icona di un santo, acquistare qualcosa che gli piaccia e trovare una ragazza che accetti di diventare sua moglie. Grazie alla collaborazione dei figli di un amico del nonno Tsane riesce a mantenere le prime due promesse. Per la terza le cose si fanno un po' più complicate.
Nella recensione di La vita è un miracolo avevamo scritto che finalmente Kusturica aveva trovato un elemento di cui il suo cinema sembrava essere privo: la speranza. Deve averne fatto un'overdose tale che ora il suo cinema si è trasformato in un circo totale. Un circo il cui direttore è talmente affascinato dai numeri (di qualità e non) che mette in scena per oltre due ore da perdere di vista quella capacità di scavo nell'animo del proprio popolo di cui Kusturica era Maestro riconosciuto.
Dopo un inizio da Ispettore Gadget di campagna si lancia in un fuoco di artificio di gag a volte ripetitive in cui non mancano lampi di bellezza e di genialità visiva (uno per tutti: il bagno di Tsane nella vasca colma di mele) ma che finiscono con il trasformare il suo film in una sorta di brillante quanto sterile Hellzapoppin serbo. Di cui, francamente, non si sentiva il bisogno.
PROMETTILO! disponibile in DVD o BluRay |
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“Promettilo!”, implora il bizzarro nonno al nipote Tsane prima di mandarlo in città a vendere la mucca Cvetka, partendo a piedi dal villaggio adagiato sulle colline serbe dove vivono. Le promesse che il nonno Zivojin, sentendo che la sua fine è prossima, chiede di mantenere all’ingenuo Tsane sono tre : vendere la mucca al mercato, comprare un’icona [...] Vai alla recensione »
Questo film è un insulto all'intelligenza umana. Pessimo, volgare, inutile, noioso. Credo sia una delle pellicole peggiori che ricordi. Sono letteralmente fuggito dal cinema dopo 40 minuti. Complimenti a chi fà e distribuisce roba del genere.
Un pò di Tarantino, di Fellini, di Aldo, Giovanni e Giacomo, poco del Kusturica che conosciamo e che finora abbiamo apprezzato. La confezione finale assomiglia più a un cinepanettone che ad un film d'essai. Forse con Boldi e la Ferilli sarebbe stato meglio.
Dopo aver visto gli indimenticabili Gatto nero Gatto bianco, Arizona dreaming e Underground, questo film provoca veramente una delusione cocente. Per carità, ci sono i ritmi sfrenati, le situazioni paradossali e musiche balcaniche a tutto spiano... ma tutto perde di poesia e significato, lasciando spazio alla volgarità gratuita e alla battuta grossolana, agli esiti scontati,. [...] Vai alla recensione »
Quando per strappare la risata basta usare piccoli artifici, non manca nenache la denuncia. Sono completamente in disaccordo con Zappoli
L'ho visto stasera a Parma (unica proiezione in Emilia-Romagna): il solito film roboante, rocambolesco, capitombolesco... le mille peripezie tragicomiche di un gruppo di matti da legare, contadini, animali, tragi-gangster e prostitute nel verde della Serbia o nei colori di una sua città, immersi fra l'assurdo della narrazione fiabesca e il solito milione di metafore su [...] Vai alla recensione »
..che a Roma sia presente solo in UN cinema. Tanto peggio di Moccia non può essere questo film, anche se fosse il più brutto del secolo. E invece distribuzione bassissima.. uff.
Kusturica ricalca personaggi e storie di gatto nero e gatto bianco, ma la comicità è fiacca e si cade in una volgare buffoneria. Nel film manca una vera storia e si fa fatica a seguirlo fino alla fine nonostante la notevole fotografia e le buone musiche. Il tocco d'autore c'è, ma si rimane ugualmente delusi
Di questo film mi ha colpito soprattutto il vedere che le "femmine", non importa se donne mucche o galline, venivano indistintamente trattate come oggetto sessuale o di violenza: la gallina sparata,la mucca da "scopare", la mamma della ragazzina "scopata" nella macchina ("ti scopo fino a farti diventare nevrotica", dice l'ometto), la ragazzina che deve diventare schiava anche lei oppure sposare il [...] Vai alla recensione »
il solito film roboante, rocambolesco, capitombolesco... le mille peripezie tragicomiche di un gruppo di matti da legare, contadini, animali, tragi-gangster e prostitute nel verde della Serbia o nei colori di una sua città, immersi fra l'assurdo della narrazione fiabesca e il solito milione di metafore su amore, vita, morte, guerra, fuga e ritorno, e di sfondo il parappappà della [...] Vai alla recensione »
Il peggior film in tutti i sensi che mai abbia avuto occasione di vedere in anni per fortuna che non ho dovuto pagare il biglietto visto che ero ospite di un'amica altrimenti ora rimpiangerei anche i denari spesi...Per la cronaca ho lasciato la sala dopo circa mezz'ora di proiezione mentre s'infieriva contro un povero toro e contro gli spettatori..
Solito Kusturica? Forse, ma non per ripetere bensì per sottolineare adeguatamente la sua gran voglia di vivere. Un ritornello sempre con qualcosa di più, benchè il piacere di vivere sia inafferrabile sino in fondo: ebbene Kusturica persegue questo scopo e ci coinvolge nella sua esaltante follia.
C'è ancora chi si stupisce delle distribuzioni italiane. Del "The road" che non uscirà, quando intere cinematografie di grandi autori da noi sono sconosciute. E persino cineasti che da noi hanno sempre avuto un buon successo, ora rimangono fondi di magazzino: Emir Kusturica, ad esempio, si vede uscire il suo "Promettilo" a 33 mesi dalla presentazione a Cannes.
Che fine ha fatto Emir Kusturica? È diventato un artista di regime. Se qualcuno ne dubita dia un'occhiata a Promettilo!, commedia finto-indiavolata che cela un vero patto col diavolo. Cosa sono infatti ormai i suoi chiassosi Balcani se non una pezza colorata con cui Kusturica diverte le platee internazionali lanciando messaggi cifrati a casa sua? Già chiaro in La vita è un miracolo, il fenomeno diventa [...] Vai alla recensione »
Inni nostalgici e tettone, Trabant di latta e bevute, ballate tzigane e caciara balcanica. Baci e abbracci, unti e alcolici. E' il repertorio quasi fisso, fino allo stereotipo, che ha reso famoso Emir Kusturica. Tutti si menano e si sparano ma nessuno si fa mai male, come nei cartoni animati. In giro è pieno di corrotti, gangster, ladri e puttanieri ma nessuno è cattivo, è tutta brava gente.