Promettilo! |
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Un film di Emir Kusturica.
Con Uros Milovanovic, Marija Petronijevic, Aleksandar Bercek, Predrag 'Miki' Manojlovic.
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Titolo originale Zavet.
Commedia,
durata 130 min.
- Serbia, Francia 2007.
- One Movie
uscita venerdì 19 febbraio 2010.
MYMONETRO
Promettilo!
valutazione media:
2,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La magia è finita archiviamo Kusturica
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Inni nostalgici e tettone, Trabant di latta e bevute, ballate tzigane e caciara balcanica. Baci e abbracci, unti e alcolici. E' il repertorio quasi fisso, fino allo stereotipo, che ha reso famoso Emir Kusturica. Tutti si menano e si sparano ma nessuno si fa mai male, come nei cartoni animati. In giro è pieno di corrotti, gangster, ladri e puttanieri ma nessuno è cattivo, è tutta brava gente. L' artista non è tenuto a fare politica ma il nostro regista, nato jugoslavo, poi bosniaco e poi serbo, alterna e mischia a suo piacimento. La malizia della Storia, l' innocenza della fiaba. Kusturica è un caso di assoluta sopravvalutazione. La giovanile freschezza dirompente delle prime opere lo ha lanciato nell' agone internazionale e gli ha subito guadagnato i riconoscimenti più preziosie prestigiosi. Poi però, una volta entrato nel pantheon - soprattutto quello francese: vincere il Festival di Cannes è come entrare in una famiglia che mai più smentirà le proprie scelte e mai ritirerà la propria protezione, è come vedersi aggiudicato un vitalizio - non è più uscito. Ha occupato (i francesi sono ghiotti dell' aggiudicarsi certi battesimi, certe "scoperte") la sua casella nell' universo cinematografico postcomunista: a Loach la favola operaia che fa sentire migliori e di sinistra, a lui la poetica della melanconia ubriacona perché sul versante est vogliono soltanto dimenticare. Continuando ad alimentare l' apprezzamento degli estimatori con i prediletti cascami felliniani. Trai tanti sondaggi inutili che ci assediano uno in più si potrebbe fare: chiè il grande della storia del cinema che (involontariamente) ha fatto più danni, che ha seminato più guai sulla sua scia? Facile scommettere che il primo posto andrebbe conteso tra il nostro Federico e Godard. Tutto appare giustificato dall' ammirazione per il Riminese. Anche l' uomo volante, sparato da un cannone di circo (no, il circo no!), che qui attraversa tutto il film. E allora? Cos' è, che c' entra, a che serve, che significa? Niente. Del tutto gratuito. Ma certo molto, molto "poetico". A proposito di sopravvalutazione, del granchio preso su Kusturica, facciamo un paragone. Tra i nomi che a partire dagli anni Ottanta spiccano sul proscenio dell' innovazione mondiale del cinema, sono stati spesso affiancati ed equiparati quelli di Kusturica e di Almodovar. Ora, non è necessario sbavare per lo spagnolo e militare nella lobby dei suoi seguaci per vedere, a distanza di tempo, che dei due è di gran lunga il più resistente. Comunque per quel che valee il poco che c' è da dire (sarà un caso che dal 2007 il film in questione, Promettilo, era rimasto in panchina?): in un bucolico ritiro fuori dal mondo vivono un nonno, un nipote e una maestra. Lo stravagante nonno ritiene che i suoi giorni siano contati e dunque spedisce il nipotino in città con tre compiti. Vendere la mucca, comprare un' icona, trovare moglie per sé. Il successivo documentario su Maradona (documentario? Il regista parlava di sé) non è stato di maggior soddisfazione. Speriamo nel prossimo "Pancho Villa" con Johnny Depp.
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