Nel settembre del 1950, in piena Guerra di Corea, il reporter nordcoreano Lee Tae viene fatto trasferire da Pyeongyang a Jeonju come corrispondente. Mentre le truppe dell'esercito sono costrette a ritirarsi a nord, Lee si unisce per ordine del partito ai partigiani nordcoreani. Durante una fuga, Lee viene colpito e in seguito soccorso da Pak Min-ja, di cui ben presto s'innamora. Ma i due sono subito costretti a separarsi dovendo obbedire alle riassegnazioni imposte dal partito. Le forze punitive costringono nuovamente alla ritirata le brigate partigiane; sbandato e in preda alla borreliosi, Lee entra a far parte della guerriglia del Partito dei Lavoratori della Corea del Sud, la cosiddetta "Nambugun".