Anno | 1970 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Michelangelo Antonioni |
Attori | Paul Fix, Rod Taylor, Mark Frechette, Daria Halprin, Bill Garaway, Harrison Ford Lee Duncan, Jim Goldrup, Peter Lake, G.D. Spradlin, Kathleen Cleaver, Barbara Button, Michael L. Davis. |
Tag | Da vedere 1970 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,63 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 17 novembre 2010
CONSIGLIATO SÌ
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È la storia di uno studente contestatore, Mark, implicato nella morte di un agente di polizia. Fugge su un aereo privato e atterra a Zabriskie Point nel deserto californiano. Qui incontra una ragazza, una segretaria d'azienda che stava recandosi in vacanza. Amore fra i due, che poi si dividono. Mark vuole andare a costituirsi per riconsegnare l'aereo rubato, ma viene ucciso dalla polizia. La ragazza, appresa per radio la notizia, immagina di distruggere con l'esplosivo i simboli della società in cui è potuto maturare il dramma di Mark.
Mark "usa" l'aereo per decollare dalla sua alienazione, mentre Daria "usa" l'auto effettivamente solo come uno strumento. In questo senso, Daria è ancora "al di qua" dell'alienazione, ha più forza, non è perduta. Ed è singolare rilevare il fatto che anche i destini personali dei due attori corrisponderanno a tale distinzione.
In un ipotetico momento di ribellione manifestato dai giovani americani a ridosso del ’68, Mark (Mark Frechette) è coinvolto nell’assassinio di un poliziotto e fugge verso la California grazie ad un aereo da turismo rubato. Scatta quindi la caccia per lui da parte della polizia. Intanto nel deserto di Zabriskie Point Mark atterra e conosce la graziosa Daria (Daria Halprin), segretaria [...] Vai alla recensione »
Rivisto a distanza di molti anni, "Zabriskie point" ha forse perso la capacità di farmi sognare, la colpa però non è del film ma dell'età. Il film rimane un caposaldo della capacità visionaria di quegli anni, dipinta con la classe di Antonioni. La trama in sè è piuttosto banale, a volte condita da scene risibili (il [...] Vai alla recensione »
Quando si parla di "Zabriskie Point"(1970)e inevitabile relazionarlo con"Easy Rider"di un anno precedente, di Dennis Hopper-Peter Fonda(e forse, Jack Nicholson...). Perché preferisco"Easy Rider"?: A)Perhcé è precedente, dunque più originale. Diversa in tutto la storia, ma comune l'idea della fuga(quella in moto dei due hippies, in [...] Vai alla recensione »
Film americano per il cineasta emiliano, che prosegue il genere on the road e di contestazione giovanile. Mark, che fugge dalla polizia su un aereo rubato, incontra nel deserto californiano Daria, segretaria, che sta raggiungendo il proprio capo nella sua villa a Phoenix. Dopo aver vagato per lo Zabriskie Point, una parte della Death Valley nel deserto californiano, e dopo essersi abbandonati [...] Vai alla recensione »
In America la situazione delle rivolte universitarie è rovente. Mark, un giovane pronto a morire (ma non di noia), scappa durante uno scontro a fuoco tra polizia e studenti,avendo il timore di essere accusato per la morte di un poliziotto di cui non è responsabile.Prendera' in prestito un aereo e incontrerà Daria, una giovane alla ricerca di qualcosa immersa nei suoi pensieri.Vagher [...] Vai alla recensione »
California, anni '70. Le proteste studentesche sono ancora vive e vegete. In quel periodo i bianchi danno manforte ai neri nelle proprie cause. Mark, che crede nel marxismo, viene ricercato con l'accusa ingiusta di aver ucciso un poliziotto durante una manifestazione. Nella fuga decide di rubare un aeroplano. In volo scorge un'auto con una bella ragazza, Daria, anch'ella in fuga verso [...] Vai alla recensione »
Nel confronto inevtabile con "Easy Rider"di Dennis Hopper-Peter Fonda, penso che "Zabriskie Point"(i due film sono della stesso anno, 1969)non esca vincitore: molto più"pensato", tecnicamente realizzato molto meglio (le scene della"Dead Valley"e quelle finali dello scoppio-forse solo immaginario, ma...-della villa sono eccelse da ogni punto di vista), [...] Vai alla recensione »
Stereotipo di una generazione, il film si articola incocludente attraversando alcune scene poetiche e altre di contestazione sociale che dovrebbero avidenziare chissà quali verità, invece annoiano e basta. Il fulcro è costituito dalla storia d'amore dei due protagonisti, entrambi in fuga dal mondo "consumista e borghese", due spiriti liberi spinti da motivi diversi, [...] Vai alla recensione »
Non lo vidi al tempo della sua uscita, l'ho visto ieri in TV. Deluso, ma non troppo. Che film è? Èun miscuglio eterogeneo di ideologie superficiali, di erotismo fisico e immaginifico, di antirazzismo, di velleitarismo giovanile, di superficialità narrativa, di allusività sparsa qua e là. Esagerato il finale, onirico e poco convincente.
Antonioni, d'accordo. Tentativo di comprensione dellla rivolta studentesca(Berkeley and Co.)di fine anni Sessanta dello scorso secolo, dell'era hippy(un po'tutto "meticciato"e confuso, tra l'altro)da parte del regista dell'"incomunicabilità". Fallito, in complesso, deludente. Per cercare di capire ho visto, credo, 7-8 volte"Easy rider"e 4(vado [...] Vai alla recensione »
Un film che ha fatto epoca e si inserisce nei cult road movies tipici degli anni ' 70,come Easy Rider,Un Uomo da marciapiede,Lo spaventapasseri,Electra Glide. Un film su una generazione inquieta profondamente staccata da quella precedente,per valori,stili di vita e aspirazioni. Una bellissima colonna sonora e poi la protagonista bella da impazzire.
Gli anni della rivoluzione studentesca, il fermento dei giovani americani negli anni 60 raccontanti da Antonioni attraverso la storia d'amore tra un "ribelle" fuggito per aver ucciso un poliziotto ed una donna in viaggio in macchina alla ricerca di un qualcosa. Tutto è vago, la narrativa procede a rilento, troppe sospensioni, intervalli che fungono da sorta di clip musicali; la [...] Vai alla recensione »
Una storia d’amore a Zabriskie Point, il punto più basso e desolato dell’Arizona, un deserto bianco, calcinato e gessoso come il Mar Morto. Protagonisti, due giovani americani vittime delle insoddisfazioni, dei disagi, delle angosce di tanti giovani di oggi vittime, nello stesso tempo, quasi per fatalità, dell’incomprensione degli altri. Lui lavora e studia; è insofferente, ribelle, ma non è contestatario; [...] Vai alla recensione »