Con Chiri la regista giapponese Naomi Kawase torna a parlare della ricerca delle proprie radici. Espandi ▽
Chiri, le tracce: seguendo le orme dei suoi predecessori e quelle dei suoi precedenti film, Naomi Kawase arriva a raccontare la fine della vita della zia che si è occupata di lei fin da quando aveva 10 anni. La riappropriazione delle proprie radici, che la regista giapponese ha inseguito nel corso degli anni alla ricerca dei genitori naturali, passa attraverso la rielaborazione della propria produzione artistica. Nel seguire le sue stesse tracce e nell'arrivare forse alla fine di un percorso, la Kawase dà vita a un film fortemente concreto e profondamente umano ed emozionante.
Un documentario che procede per sottrazione, mosso dall'urgenza di dare voce ai sopravvissuti e denunciare il fallimento della politica nucleare giapponese.
Documentario,
Giappone 2012.
Durata 145 Minuti.
Tra rifugiati nucleari c'è Ichiro Nakai, un agricoltore che ha perso moglie, casa e campi di riso a causa dello tsunami. Poi c'è Katsutaka Idogawa, sindaco di Futaba, ex sostenitore della politica nucleare del governo giapponese. Espandi ▽
Un documentario sull'esilio dei residenti di Futaba, il distretto giapponese che ospita l'impianto nucleare di Fukushima, danneggiato dal terremoto del 2011. A partire dagli anni Sessanta, alla popolazione di Futaba era stata promessa prosperità, con alleggerimenti fiscali e un aumento dei sussidi per compensare la presenza scomoda dell'impianto. Adesso, però, gli abitanti della zona hanno perso la loro casa. Attraverso il racconto della loro agonia e frustrazione, il documentario si interroga sul prezzo reale del capitalismo e dell'energia nucleare.