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Uno dei più famosi film del filone surrealista nel quale Jean Vigo descrive, con spunti autobiografici, la vita in un collegio di provincia con gli in... Espandi ▽
Zero in condotta narra la vita di alcuni studenti in un collegio, privati della libertà creativa dell'infanzia e sottomessi alle rigide regole dei sorveglianti adulti 'Bec-de-gaz' e 'Pète-sec'. I sorveglianti sono a proprio agio solo all'interno del collegio, dove tutto è fissato in regole ben precise, mentre per i ragazzi la libertà è fuori. Quattro di loro, dopo essere stati puniti con uno 'zero' in condotta per la loro vivacità, proveranno a ribellarsi, grazie anche all'aiuto del nuovo sorvegliante Huguet, molto più vicino ai propositi giovanili che alla rigidità delle istituzioni. Il culmine dell'incomunicabilità fra adulti e ragazzi si avrà però il giorno della festa del collegio: davanti alle massime autorità sul palco, con in prima fila il governatore e il direttore del collegio, i collegiali in rivolta rovineranno la festa dei notabili, costretti a scappare e rifugiarsi al chiuso, mentre loro volteggiano finalmente liberi. Recensione ❯
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L'incontro tra un marito fedele e una trasvolatrice che si vanta di non essersi mai innamorata. Espandi ▽
Da un gioco di società trae origine un incontro tra due persone apparentemente distanti sia per carattere che per attività professionale (un importante uomo politico e una trasvolatrice). Ne nascerà un relazione inattesa che vedrà coinvolta anche la famiglia di lui. Secondo film da protagonista di di Katharine Hepburn, è diretto da Dorothy Azner, sceneggiatrice, montatrice e regista statunitense, annoverata nella storia del cinema come la prima donna ad essere entrata nella Director’s Guild of America. Siamo di fronte a un film che, letto con lo sguardo di oggi, non è altro che un melò ben recitato. Poteva essere altrimenti con Hepburn e Clive nei ruoli principali? Se invece si pensa all’epoca in cui fu realizzato lo si può valutare come l’incontro di due forti personalità femminili pronte a trasformare in cinema un testo che si conclude con una punizione della colpa e con un ritorno allo status quo. Recensione ❯
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Un classico dell'orrore, ritirato quasi subito dopo la prima dal boss della MGM che lo giudicò (dal suo punto di vista non aveva torto) troppo duro per i delicati stomaci degli spettatori del 1932. Espandi ▽
Un imbonitore mostra a un pubblico inorridito un essere umano di cui lo spettatore non vedrà le sembianze sino alla fine e ne racconta la storia. Si tratta di Cleopatra, una bella e malvagia trapezista di un circo le cui principali attrazioni sono persone con malformazioni fisiche che li fanno definire come 'mostri'. Cleopatra attrae l'attenzione di Hans, affetto da una particolare forma di nanismo, il quale incurante dell'amore che prova per lui la fidanzata Frieda che ne condivide la disabilità, accetta di sposarla non capendo che la donna è attratta solo dalla sua ricchezza. Quando però Cleopatra si spingerà troppo oltre saranno i freaks a punirla severamente. Recensione ❯
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In un'isola dei mari del Sud, un indigeno sceglie di morire perché la ragazza che ama, promessa agli dei, non può essere sua. Espandi ▽
In un'isola dei mari del Sud, un indigeno sceglie di morire perché la ragazza che ama, promessa agli dei, non può essere sua. Il film, muto, è uno dei capolavori del cinema. Recensione ❯
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Tratto dal racconto omonimo di Edgar Allan Poe, il film è infatti costruito su un insieme di più racconti e ci immerge nelle pagine inquietanti di Poe. Espandi ▽
Questo film è l'adattamento di un racconto di Edgar Allan Poe. Una casa sinistra, malinconica, dalle mura fredde che si riflettono dentro il lago sottostante dove improvvisamnte arriva Allan per aiutare il suo amico Roderick, la cui moglie è appena morta in circostanze misteriose. Roderick non accetta questa morte e impedisce che il corpo venga portato via in quanto pensa che da un momento all'altro la donna si risvegli. Recensione ❯
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Un capolavoro del cinema ispirato alle due opere teatrali di Wedekind, Il vaso di Pandora e Lo spirito della terra. Espandi ▽
Un autentico capolavoro del cinema ispirato alle due opere teatrali di Frank Wedekind, Il vaso di Pandora e Lo spirito della terra, che al momento della loro pubblicazione vennero definite immorali. Anche il film, alla sua uscita, fece enorme scalpore, pur costituendo una delle vette del cinema di Pabst 'per il complesso equilibrio tra seducente sensualità e tragico senso dell'innocenza'. La forza del film nasce principalmente dall'incontro del talento di Pabst con la presenza magica dell'americana Louise Brooks, dal leggendario casco di capelli neri. Lulù, fioraia ambulante, giovane e bella, innocente e perversa, figlia di un mendicante, intrattiene rapporti altalenanti con diversi uomini: lo speculatore altoborghese Schön, l'atleta e saltimbanco Rodrigo, il giovane figlio di Schön, il vecchio protettore Schilgoch. Recensione ❯
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Il conflitto tra magia e tecnologia moderna ispirò a Fritz Lang uno dei più importanti film di ogni epoca. Antesignano del cinema di fantascienza, rappresenta uno dei capolavori del cinema espressionista. Espandi ▽
Metropolis, la megalopoli del futuro, è divisa in due parti. Nella città di sopra vivono i ricchi che godono di tutti gli agi. In quella inferiore gli operai, sfruttati come schiavi. Maria, che si occupa dei bambini di questi ultimi, li conduce un giorno a vedere un giardino della città di sopra. Qui incontra per la prima volta Freder, figlio del padrone assoluto di Metropolis, Frederer. Turbato dalla sua bellezza il giovane la va a cercare e scopre la dura vita degli operai. Maria mette tutte le sue forze nel tentativo di realizzare una mediazione tra quelle che definisce "le braccia e il cervello" ma lo scienziato Rotwang la rapisce e dona le sue sembianze a un robot che istigherà gli operai alla ribellione. Recensione ❯
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È l'ultimo film tedesco di Greta Garbo prima della partenza per Hollywood. Melodramma tratto da un feuilleton. In via Melchior, a Vienna, vicino a una... Espandi ▽
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La trasposizione originale, poi ripresa da Herzog nel 1979, ispirata al Dracula di Stocker. La personale versione di Murnau ha fatto scuola ed è pervasa da sinistri bui e controluce. Espandi ▽
sferatu il vampiro (uno dei capisaldi indiscussi del cinema espressionista tedesco) è stato per decenni il solo film vampirico ammesso nelle discussioni colte dei critici, ma- come tutti i film sul tema- viene spesso stroncato, nonostante abbia ispirato nel 1979 una personalità quale quella di Werner Herzog. Fortunatamente la sorte volle salvarne una copia, perché la pellicola fu condannata al rogo non per il suo contenuto erotico ma per una più semplice bega legale. Murnau infatti pensò bene di non pagare nessun diritto a Bram Stoker pur essendo Nosferatu apertamente tratto dal romanzo del giornalista irlandese. E così il nostro vampiro si trovò presto al centro di una causa intentata dalla vedova Stoker contro la casa produttrice. Nonostante Murnau avesse cambiato tutti i nomi dei personaggi la causa fu vinta e il tribunale decretò la distruzione di tutte le copie del film ma qualche "anima diabolica" provvide a salvarne i negativi. Recensione ❯
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Primo grande successo internazionale di Fritz Lang vede come protagonista una giovane donna che cerca di convincere la Morte a non portare via l'uomo che ama. Espandi ▽
Una giovane donna (Lil Dagover) che cerca di convincere la Morte (Bernhard Goetzke) a non portare via l'uomo che ama (Walter Janssen). La possibilità le viene concessa, ma a patto che riesca a salvare tre vite, simboleggiate da tre mozziconi di candela prossimi allo spegnimento, in tre epoche diverse, la Bagdad delle "Mille e una Notte", la Venezia del Rinascimento e una magica e antica Cina. Recensione ❯
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È la prima versione di successo del romanzo di Stevenson. John Barrymore è straordinario nel tratteggiare il celebre personaggio e il suo alter ego.... Espandi ▽
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