Titolo originale | Tabu |
Anno | 1931 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Robert J. Flaherty, Friedrich Wilhelm Murnau |
Attori | Matahi, Hitu, Bill Bambridge . |
Tag | Da vedere 1931 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,66 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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In un'isola dei mari del Sud, un indigeno sceglie di morire perché la ragazza che ama, promessa agli dei, non può essere sua. Ha vinto un premio ai Premi Oscar,
CONSIGLIATO SÌ
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Il film è diviso in due parti: la prima si intitola "Das Paradies" (Il paradiso), la seconda "Das verlorene Paradies" (Il paradiso perduto). La sequenza iniziale ha già tutto il carattere di uno sguardo segnato da un estetismo omoerotico: vediamo infatti un giovane uomo dalla corporatura statuaria, in piedi sopra ad uno scoglio, impegnato nell'attività della pesca con una lancia: ogni lancio è un successo, il ragazzo recupera molti pesci. Altri ragazzi, giovani fisicamente prestanti, corrono in acqua per poi mostrare i "trofei" del loro compagno. Il pescatore è chiaramente l'eroe del film e si chiama Matahi. Nel frattempo un gruppo di ragazze fa corone di fiori e gioca sotto una cascata. L'aitante Matahi e la bella Reri sono innamorati l'uno dell'altra e sembra che nulla possa disturbare il loro idillio. Improvvisamente appare all'orizzonte una nave, gli abitanti dell'isola corrono alla spiaggia pieni di gioia e curiosità e remano con le loro canoe verso i nuovi arrivati, ma con la nave giunge anche il dramma, rappresentato dal personaggio di Hitu, un vecchio sacerdote proveniente da un'isola vicina. Egli infatti annuncia che la più bella ragazza dell'isola, Reri, è stata scelta quale vergine sacra e che quindi da quel momento deve essere considerata tabù: nessun uomo la potrà mai toccare. Matahi e Reri sono disperati. Durante la festa d'addio la bellissima fanciulla è costretta a danzare, Matahi la osserva e comincia a ballare con lei. Insieme si muovono in una danza selvaggia e passionale. Ognuno comprende che si stanno amando, anche Hitu. Durante la notte Matahi nuota sino alla nave dove Reri è stata condotta; la rapisce e i due fuggono insieme. Nella seconda parte del film ritroviamo i due innamorati rifugiatisi su un'altra isola dove vivono commercianti europei e cinesi, cioè su un'isola "civilizzata". I nuovi abitanti hanno portato soprattutto due cose: soldi e alcool. Matahi lavora come pescatore di perle ed è il migliore nel suo campo. La felicità della giovane coppia è offuscata solo da Hitu, il quale, durante l'assenza di Matahi, trova Reri e la riporta sulla sua imbarcazione. Non appena Matahi se ne accorge, corre alla spiaggia e raggiunge a nuoto Hitu e Reri. Cerca di salire sulla barca tenendosi ad una fune, che viene però tagliata dal malvagio sacerdote; riprova, ma le sue forze lo abbandonano ed affoga nelle profondità marine
TABÙ disponibile in DVD o BluRay |
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Questo bellissimo film nasce dalla collaborazione tra il regista maestro dell'espressionismo F.W.Murnau e da quello documentaristico Robert J.Flaherty(l'autore de L'UOMO DI ARAN)anche se l'apporto del secondo autore si nota soprattutto nelle strabilianti(se si pensa che il film risale al 1931)inquadrature marine,specie nella sequenza in cui il protagonista lotta con uno squalo.
Veramente suggestivo e genuino in ogni inquadratura fuori e dentro il mare. Giovani ragazzi puri d'animo contro la grettezza dei tabu' e l'ingordigia del mondo in odore di civilizzazione. Documentario e storia d'amore in unico abbraccio.
Nell’isola di Hora Hora, nella Polinesia, sono in vigore antichissimi riti religiosi. Una giovane donna, Reri, viene dichiarata “tabù” (intoccabile) e la sua verginità dedicata agli dei, dal vecchio saggio del villaggio, Hitu. Ma di Reri è innamorato Matahi e il suo amore è ricambiato. La loro unione è divenuta impossibile. Essi cercano di sfuggire al destino che si deve compiere, che porterà via per [...] Vai alla recensione »
Al Chinese Theatre di Hollywood si hanno di solito le «prime» dei grandi film, e anche di quelli più piccoli, ma che sono detti grandi lo stesso; e di solito gli attori, venuti a sentirsi applaudire, siedono ai posti d'onore. Tra dive smaglianti siede anche un uomo dalle palpebre stanche per le troppe lampade che le hanno colpite, per le minuziose ricerche del montaggio, per il continuo voler cogliere [...] Vai alla recensione »