Titolo originale | Padre |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Giada Colagrande |
Attori | Giada Colagrande, Willem Dafoe, Franco Battiato, Marina Abramovic, Claudio Colombo Carlo Guaitoli, Fabio Balasso, Annalisa Canfora, Gemma Carbone, Alice Colombo, Alessandra Cristiani, Esther Elisha, Cristina Spina. |
Tag | Da vedere 2015 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 giugno 2018
Il senso della perdita che si fa sogno; il sogno che diventa film. In Italia al Box Office Padre ha incassato 5,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Giulia dopo la morte del padre, un raffinato compositore, ne avverte ancora la presenza nell'abitazione in cui vivevano. Si sente il suono del pianoforte e il ritrovamento di alcune lettere rafforza in lei la convinzione che non tutto si chiude con la morte del corpo ma che il contatto con chi ci è caro possa continuare.
L'idea di realizzare un film che riguardasse la mia esperienza a seguito della morte di mio padre, il compositore Giulio Fontana, si è insinuata nella mia vita in modo graduale, perché ho iniziato ad avere questo tipo di visioni.
Giada Colagrande
"Quasi sempre solo immagini, solo a volte scene intere, ma mentirei se dicessi che mi sono seduta a scrivere una sceneggiatura. Il film l'ho realizzato come durante un sogno. In realtà l'unico elemento autobiografico della pellicola è che durante la realizzazione stavo attraversando il senso della perdita di mio padre ed ero immersa nel sentimento di rimpianto". I termini che si utilizzano usualmente dopo il decesso di una persona cara sono (basta leggere qualche necrologio): "ci ha lasciato", "la perdita", "la scomparsa", "non è più con noi". Sono tutti modi, per Giada Colagrande, imprecisi per definire uno stato emotivo che invece dovrebbe spingerci a leggere gli accadimenti in maniera diversa. La sua Giulia, a cui dà corpo e voce, 'sente' che non può adagiarsi nel dolore o nella mestizia perché il padre è ancora vicino a lei e le chiede di procedere ad una elaborazione del lutto che percorra strade diverse, che lasci impronte non necessariamente lineari e 'razionali' in quel deserto emotivo che sembra essere diventata l'esistenza. La camera la segue in questa ricerca, divisa in capitoli a tema, in cui l'assenza/presenza paterna viene in qualche misura riequilibrata grazie alla messa in scena di uno spettacolo al femminile (diretto però da un uomo) in cui dare espressione vocale e corporea a donne che sono state fondamentali nel processo di emancipazione (non solo sociale) femminile.
William Dafoe, compagno nella vita reale della regista, la accompagna in questo viaggio interiore con dolce fermezza mentre Marina Abramovic assume il ruolo della madre lontana, costantemente a sua volta in ricerca. L'unico elemento che incrina leggermente una struttura narrativa molto curata è la presenza di Franco Battiato nel ruolo del padre. L'artista è troppo connotato per diventare credibile come un 'altro'. Per capirsi: Battiato può essere solo Battiato. Accettarlo come Giulio Fontana non è facile.
PADRE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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