Titolo originale | As Mil e Uma Noites Volume 2, O Desolado |
Titolo internazionale | Arabian Nights: Volume 2 - The Desolate One |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Portogallo, Francia, Germania |
Durata | 131 minuti |
Regia di | Miguel Gomes |
Attori | Crista Alfaiate, João Pedro Bénard, Margarida Carpinteiro, Chico Chapas Carloto Cotta, Luísa Cruz, Pedro Caldas (II), Gonçalo Waddington, Carla Maciel, Gracinda Nave, Mariana Martins, Pedro Inês, José Manuel Mendes, Américo Silva, Manuel Mozos, Jing Jing Guo, Adriano Luz, Eduardo Frazão, Teresa Madruga, Joana de Verona, Lucky (II), João Cachola, Pedro Cruzeiro, Fernanda Loureiro, Rogério Samora, Vicente Wallenstein. |
Uscita | venerdì 18 marzo 2016 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | Milano Film Network |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,47 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 marzo 2016
Secondo film della trilogia che intreccia storie di vita selvaggia e condominiale con le pene infinite di un giudice pietoso. Al Box Office Usa Le mille e una notte - Arabian Nights: Volume 2 - Desolato ha incassato 6 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Sheherazade continua a intrattenere il Sultano Shariyar raccontando storie: la prima di queste riguarda un criminale, Simão Senza Budella, che vive in clandestinità protetto dagli abitanti del luogo, nonostante sia un pluriomicida. In “Le lacrime di un giudice” un giudice conduce un surreale processo in cui sembra che tutti i testimoni siano coinvolti e correi. In “I proprietari di Dixie” un cagnolino porta compagnia e un po’ di calore nelle vite disperate degli abitanti di un condominio.
Guidato da una nota di malinconia dominante, ma senza cedere alla disperazione, O Desolado è l’episodio più a fuoco dei tre de Le mille e una notte secondo Miguel Gomes, quello in cui le linee guida dell’ardita operazione trovano la forma narrativa più compiuta. Se le avventure di Simão Senza Budella possono sembrare un divertissement fine a se stesso, il paradosso del “bastardo” amato dalla comunità è la chiave per introdurre il prosieguo dell’opera. Che proprio con Simão trova nella licenza, nella perlustrazione dei confini (auto)imposti della narrazione uno dei temi dominanti.
L’interrogazione sul linguaggio adottato, sul senso di una suddivisione tra cinema documentario e cinema di finzione e sull’utilizzo di questo o quello per raccontare il presente lascia spazio a un Gomes a briglia sciolta. Nel flusso di coscienza di Sheherazade - che in quest’episodio non compare mai - c’è spazio per un accenno di sexploitation (Simão); per il farsesco più surreale, con un processo che rimanda direttamente a quello a Richelieu dei Monty Python; per il realismo tragico stemperato dall’ironia, con il segmento di Dixie che sembra un adattamento lusiade del miglior Kaurismaki.
Dei tre volumi delle erratiche ma lucidissime notti arabo-portoghesi di Gomes l’episodio più slegato dalla cornice generale ma più godibile nella sua autonoma singolarità.
Miguel Gomes, e l'intenso e variegato lavoro di gruppo che lo accompagna, incastona un prezioso gioiello al secondo capitolo delle sue "Arabian Nights". Dopo aver viaggiato per un'insolito e poco ospitale Portogallo nel primo capitolo, "Inquieto" per l'impatto combinato con la crisi economica e le seguenti politiche di austerità, il secondo volume, "Desolato" [...] Vai alla recensione »
La storia comincia in una campagna assolata, ci dice di un uomo, un bandito, un «figlio di puttana» che tutti chiamano «Simon senza trippa» per la sua magrezza, che ha sparato alla moglie e alla figlia e per questo la polizia gli dà la caccia da anni senza però riuscire mai a prenderlo. Ormai ha i capelli bianchi ma non si separa mai dal suo fucile, nella notte stellata tre ragazze belle e giovani [...] Vai alla recensione »