Miguel Gomes, e l'intenso e variegato lavoro di gruppo che lo accompagna, incastona un prezioso gioiello al secondo capitolo delle sue "Arabian Nights". Dopo aver viaggiato per un'insolito e poco ospitale Portogallo nel primo capitolo, "Inquieto" per l'impatto combinato con la crisi economica e le seguenti politiche di austerità, il secondo volume, "Desolato" è un omaggio alla solitudine, quella sperimentata sui monti, fuggendo le restrizioni della società, e quella delle case popolari (bairros sociais in portoghese), all'interno dei quali la vita già misera e desolata viene sconvolta dalla quasi ineluttabile violenza silenziosa dell'austerità, che disvela sempre più il suo carattere disumano e repressivo delle libertà.
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Miguel Gomes, e l'intenso e variegato lavoro di gruppo che lo accompagna, incastona un prezioso gioiello al secondo capitolo delle sue "Arabian Nights". Dopo aver viaggiato per un'insolito e poco ospitale Portogallo nel primo capitolo, "Inquieto" per l'impatto combinato con la crisi economica e le seguenti politiche di austerità, il secondo volume, "Desolato" è un omaggio alla solitudine, quella sperimentata sui monti, fuggendo le restrizioni della società, e quella delle case popolari (bairros sociais in portoghese), all'interno dei quali la vita già misera e desolata viene sconvolta dalla quasi ineluttabile violenza silenziosa dell'austerità, che disvela sempre più il suo carattere disumano e repressivo delle libertà. E nel mezzo, l'insensatezza profonda delle vicende umane, travolte dalle decisioni di una volontà indecifrabile e senza nome, che si accusano a vicenda senza trovare soluzione davanti a un giudice impotente. Un'opera affascinante con tratti lirici e riprese estremamente suggestive.
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