Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Federico Moccia |
Attori | Simone Riccioni, Brice Martinet, Primo Reggiani, Maria Chiara Centorami Nadir Caselli, Sara Cardinaletti, Paola Minaccioni, Enrico Silvestrin, Luis Molteni, Maurizio Mattioli, Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli, Irene Antonucci. |
Uscita | giovedì 26 settembre 2013 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 1,84 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 febbraio 2024
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Il romano Carlo, il palermitano Alessandro e l'iraniano Faraz sono studenti universitari che vivono insieme in un'ex clinica fatiscente e si ritrovano a condividere gli alloggi con tre studentesse: Giorgia, Francesca ed Emma. La convivenza si rivelerà burrascosa ma anche foriera di inattesi legami. Intorno ai sei ragazzi si muovono infatti docenti scorretti, amanti quarantenni, genitori esigenti o eternamente litigiosi, un microcosmo di adulti intenti a declinare le loro responsabilità o, viceversa, fin troppo presenti. Dunque i giovani protagonisti finiscono per "fare famiglia" fra di loro.
Ancora una volta Federico Moccia scrive, sceneggia e dirige una commedia romantica, e ancora una volta crea un mondo di finzione che ha più a che fare con gli spot televisivi della telefonia che con una parvenza di realtà. Il che è più grave nel momento in cui sceglie di parlare di un gruppo di studenti contemporanei, quelli che in questo momento, nel mondo reale, affrontano serie difficoltà e cocenti umiliazioni.
Che cosa allontana un film di Moccia dal cinema? Proviamo ad elencare. La voce fuori campo che sostituisce ripetutamente la messa in scena. I dialoghi improntati al format televisivo, a metà fra la sitcom e il reality, con litigi strillati e battute puerili (nonostante uno dei personaggi sia un aspirante comico). Le caratterizzazioni che sembrano non tenere in conto la plausibilità o la coerenza interna dei personaggi. Le numerose sottolineature della trama. La presenza di musica fracassona a riempire i vuoti di dialogo. Gli errori di continuità filmica. I costanti abbracci. Le scene di gruppo da cartolina. I dialoghi giovanilistici ("Oh ragazzi, time out!").
In Universitari c'è tutto questo, e molto poco in termini di posizionamento creativo della macchina da presa, direzione degli attori, o punto di vista etico ed estetico. L'unica ispirazione cinematografica apparente sono le dramedy americane anni Ottanta - anni in cui l'autore era in età universitaria - come Fame o Breakfast Club. Film più che dignitosi che, trent'anni fa, hanno raccontato la loro epoca, ma che riproposti oggi in chiave italiana, e in un contesto socioeconomico ben diverso, non hanno rispondenza con la contemporaneità. Né, d'altro canto, Moccia compie una precisa scelta stilistica che sposti il registro narrativo verso il surreale, il grottesco, o il satirico.
In questo contesto improbabile spiccano tuttavia alcuni bravi attori, a cominciare da Primo Reggiani (Alessandro, l'aspirante comico), che mette in campo autoironia e spontaneità, ovvero talento e mestiere. Anche Nadir Caselli, Sara Cardinaletti e Maria Chiara Centorami si adoperano con grazia per restituire verità a ruoli altrimenti elementari. E Maurizio Mattioli ci ricorda, nel suo paio di scene, di cosa erano capaci i caratteristi della sua generazione.
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Federico Moccia scive e dirige un film dedicato agli universitari e crea un mondo in cui sono concentrate le emotività dei protagonisti supportate dalle giuste ed opportune atmosfere, Moccia, non punta sulla commedia ma su alcuni valori fondamentali quali l'amore, l'amicizia e la solidiarità, i quali attribuiscono alla pellicola anche toni drammatici.
Credo che “Universitari – Molto più che amici” sia l’esempio classico del film all’italiana, quello che nessun’altro Stato al mondo riesce a fare e cioè realizzare un’opera che al tempo è stesso è comica e triste. Un film che alterna quasi uno dopo l’altro scene comiche e scene di una drammatica estrema, in certi casi [...] Vai alla recensione »
Quando si tratta di un film italiano per nazionalità spesso o non commento o metto una stella in piu'. Qui per sceneggiatura e recitazioni pessime non posso esimermi dalla totale bocciatura. Non andare via durante il film e' stato molto faticoso
Universitari - molto più che amici, è senza alcun dubbio un film inutile, il peggiore dell'anno. E definirlo "film", farebbe inorridire anche il cinefilo neofita, dato che questo "prodotto" sembra più uno spot pubblicitario di 90 minuti. La regia è pessima, tanto come la sceneggiatura (che fa acqua da tutte le parti), pessimo è [...] Vai alla recensione »
Film adatto ad un pubblico di adolescenti, ma anche no... Interpretazioni da dimenticare per una trama banale e poco originale. Aspettiamo il Cinema italiano che a settembre non si visto.
Moccia conferma grandemente la capacità del suo sguardo registico di appiattire l'essere umano fino a trasformarlo in un burattino svuotato d'ogni impulso vitale, vittima di clichè, luoghi comuni e battute di quart'ordine, cornice d'un disegno comico che si ripete immutato. L'incapacità di sondare l'animo umano in modo originale non sarebbe così grave [...] Vai alla recensione »
Questo e' il classico film-commedia leggero che se fosse stato americano verrebbe visto con occhio piu' benevolo, ma in Italia abbiamo sempre il vizio di fare gli sbob e far finta di apprezzare solo i mattoni. Gradevole
Moccia che ragazzo non è più da un pezzo crede ,di conoscere la psicologia dei giovani d'oggi,commettendo svariati errori di valutazione e confezionando un film ridicolo,che vorrebbe essere giovanilistico e invece finisce con l'essere una parodia del mondo universitario.o cambia registro o cambia tema , o è meglio che cambia mestiere. Flop
Federico Moccia è uno che va preso per quello che è, un produttore di sentimenti e banalità a valori da hard discount. Dopo tre metri sopra il cielo e roba del genere punta dritto al cuore degli universitari fuori sede ed ecco un film sdolcinato sui valori, amicizia, genitori figli, amori difficili e, un po’ di sociale fa sempre bene, l’integrazione razziale.
Nonostante la maggioranza di recensioni e commenti parla malissimo di questo film, io l'ho trovato piacevole! Niente di speciale ma che si vede con lo stesso piacere con cui si vedevano i films Disney per famiglie! Questo ovviamente è per adulti ma sembra più un film hollywoodiano che non italiano. Ed anche gli insegnamenti morali non sono male: innanzitutto un avvertimento alle ragazze [...] Vai alla recensione »
A me pur nella sua ripetitività e superficialità è sembrato un film da vedere perché fa riflettere su come la scuola e le famiglie sfasciate non sappiano educare i figli. In fondo la banda è vittima di suggestioni che se avessero avuto una famiglia e una scuola in grado di educare non avrebbero subito. Ho notato però che la sala era piena di adolescenti senza genitori e l'unica adulta ero io.
Davvero simpatico come sempre Moccia non finisce mai di stupirmi , Tratta il mondo dei giovani,adolescenti ,primi amori e batticuori in un modo dolcissimo.Ho letto tutti i suoi libri ,ho i dvd dei suoi film,penso prendero' il dvd .
Trovo che sia un film molto dolce. Magari è una esagerazione dei vari problemi che possono affrontare gli adolescenti nel periodo universitario ma comunque mette insieme varie problematiche che si possono verificare realmente. Il cast è azzeccatissimo con un insieme di attori molto carini. Io consiglio questo film a tutte le persone che hanno vissuto il periodo universitario o lo stanno vivendo [...] Vai alla recensione »
Desolante commediola di rara inconsistenza, scritta e diretta da Federico Moccia, recidivo cantore delle banalità giovanili. A Roma dividono l'ex clinica trasformata in villa, sei universitari, tre ragazzi e tre ragazze. Ciascuno con piccoli o grandi problemi, ma un anno passa in fretta. Molto più lento scorre il film, dominato dal romanesco. Tipo: «Puoi venire?» «Non posso, sto da sola».
Improbabile quasi tutto. Come la villa un po' decaduta ma sontuosa dove il nostro gruppetto di universitari fuori sede vive. Dapprima Carlo, Faraz e Alessandro, poi anche Emma, Giorgia e Francesca, vengono taglieggiati dalla signora Cortellacci (Paola Minaccioni) che dopo la morte accidentale (accidentale?) del marito medico fedifrago ha deciso di usare la clinica di sua proprietà per affittarne esosamente [...] Vai alla recensione »
Benvenuti a Villa Gioconda, dove i libri no, ma tutto il resto si spreca: vita da fuorisede, il cineasta in erba Simone Riccioni, l'iraniano nucleare Brice Martinet, il traffichino Primo Reggiani, l'abatina di Sora Sara Cardinaletti, la romantica velina Maria Chiara Centorami e la "calabrese internazionale" Nadir Caselli condividono gioie, amori e dolori degli Universitari, titolo dell'ultima fatica [...] Vai alla recensione »
Passano gli anni e Federico Moccia passa dai liceali di tanti successi agli Universitari dell'Italia 2013. Uno pensa: adesso il cantore del giovanilismo scoprirà il nichilismo di una generazione con il lucchetto al futuro. Invece no: a Villa Gioconda si incontrano per la convivenza coatta studenti fuori sede ma ancora dentro la speranza: l'aspirante cineasta Carlo, l'iraniano Faraz, il siciliano finto [...] Vai alla recensione »