mickey97
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martedė 1 ottobre 2013
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perfetto connubio di emozioni e giuste atmosfere
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Federico Moccia scive e dirige un film dedicato agli universitari e crea un mondo in cui sono concentrate le emotività dei protagonisti supportate dalle giuste ed opportune atmosfere, Moccia, non punta sulla commedia ma su alcuni valori fondamentali quali l'amore, l'amicizia e la solidiarità, i quali attribuiscono alla pellicola anche toni drammatici. Il film alla fine, è pure commuovente, ogni personaggio si ritrova nei panni di un soggetto fortemente analizzato, le sofferenze vengono messe brillantemente a nudo sotto gli occhi dello spettatore. Universitari - molto più che amici all'inizio può non convincere ed è per questo che esegue un grandioso recupero facendo sì che lo spettatore non stacchi gli occhi dallo schermo, si rimane incollati alla poltrona e si assiste all'evoluzione di una pellicola apparentemente banale quando in realtà risulta ricca di bellissimi valori.
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Federico Moccia scive e dirige un film dedicato agli universitari e crea un mondo in cui sono concentrate le emotività dei protagonisti supportate dalle giuste ed opportune atmosfere, Moccia, non punta sulla commedia ma su alcuni valori fondamentali quali l'amore, l'amicizia e la solidiarità, i quali attribuiscono alla pellicola anche toni drammatici. Il film alla fine, è pure commuovente, ogni personaggio si ritrova nei panni di un soggetto fortemente analizzato, le sofferenze vengono messe brillantemente a nudo sotto gli occhi dello spettatore. Universitari - molto più che amici all'inizio può non convincere ed è per questo che esegue un grandioso recupero facendo sì che lo spettatore non stacchi gli occhi dallo schermo, si rimane incollati alla poltrona e si assiste all'evoluzione di una pellicola apparentemente banale quando in realtà risulta ricca di bellissimi valori. Un perfetto connubio di emozioni e giuste atmosfere che rende speciale il film scritto e diretto da Moccia, il quale si supera consapevole del fatto che la sua pellicola non sarebbe stata apprezzata da chi si aspettava una commedia vera e propria. La critica condanna Moccia e parla per giunta di un mondo di finzione lontano dalla realtà senza nemmeno rendersi conto di quanto il film risulti reale e sincero nell'esternare tutte le emozioni che ne scaturiscono. Il film non fa ridere, è vero, sa solo strappare qualche sorriso ma sa commuovere e centra in pieno il bersaglio grazie anche agli attori che sanno immedesimarsi anche in parti decisamente più drammatiche. Primo Reggiani e Maria Chiara Centorami risultano una spanna sopra tutti gli altri, il primo studia medicina per tradizione familiare e non per passione, in realtà vuole fare il comico mentre la seconda ha perso il padre ed ora deve recuperare il rapporto con la madre. La pelicola comprende un sentimentalismo a dir poco inaspettato ma alquanto toccante, le musiche sottolineano lo stato d'animo dei protagonisti come ad esempio Stupida di Alessandra Amoroso e Bene se ti sta bene di Arisa. Un film davvero sorprendente che alla fine si rivela un perfetto connubio di emozioni e giuste atmosfere.
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 28 settembre 2013
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l'arte solo italiana di far ridere e piangere
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Credo che “Universitari – Molto più che amici” sia l’esempio classico del film all’italiana, quello che nessun’altro Stato al mondo riesce a fare e cioè realizzare un’opera che al tempo è stesso è comica e triste.
Un film che alterna quasi uno dopo l’altro scene comiche e scene di una drammatica estrema, in certi casi una immediatamente successiva all’altra, così non sai mai se devi ridere o piangere, in un turbinio di emozioni contrastanti che solo il cinema italiano sa realizzare.
Siamo in presenza di una commedia agro dolce, dai toni a volte drammatici a volte incredibilmente comici: si ride e si piange, insomma passando dalle lacrime di gioia a quelle di dolore.
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Credo che “Universitari – Molto più che amici” sia l’esempio classico del film all’italiana, quello che nessun’altro Stato al mondo riesce a fare e cioè realizzare un’opera che al tempo è stesso è comica e triste.
Un film che alterna quasi uno dopo l’altro scene comiche e scene di una drammatica estrema, in certi casi una immediatamente successiva all’altra, così non sai mai se devi ridere o piangere, in un turbinio di emozioni contrastanti che solo il cinema italiano sa realizzare.
Siamo in presenza di una commedia agro dolce, dai toni a volte drammatici a volte incredibilmente comici: si ride e si piange, insomma passando dalle lacrime di gioia a quelle di dolore.
Non sono ovviamente d’accordo con i tanti critici cinematografici che stroncano questo film, che invece è il tipo esempio di cosa sanno fare i registi e soprattutto gli attori italiani che anche quasi sconosciuti come sono i 6 ragazzi protagonisti del film che riescono ad interpretare parti comiche e drammatiche.
Forse i tanti miei colleghi giornalisti che amano recensire i film e che hanno stroncato quest’opera si aspettavano qualcosa di diverso: un film sugli universitari di oggi, ma credo che sia questo l’errore che fanno certi miei colleghi: aspettarsi qualcosa da un film. Io vado a vedere un film senza neppure quasi leggere la trama e non mi aspetto nulla e vedo cosa mi offre e alla fine tiro le somme.
Per questo dico che “Universitari – Molto più che amici” è un bel film. Certo non attuale come avrebbero preteso i miei colleghi critici che lo hanno stroncato, ma ricco di grandi valori, come l’amore , l’amicizia, la solidarietà,
E poi mette in risalto l’inevitabile attrito tra genitori e figli grandi, le diversità e le divergenze.
Gli attori sono tutti all’altezza perché anche se non sono chiamati ad un impegno particolare come detto riescono ad alternare scene comiche ad altre drammatiche. Fra i sei protagonisti, però credo che una menzione particolare la meriti Maria Chiara Centorami nel ruolo di Emma al suo esordio come attrice in una parte non facile da ragazza apparentemente stupida.
Il regista Federico Moccia si trova perfettamente a suo agio nel descrivere questo ambiente strano e un po’ avventuroso dei 6 giovani universitari girato in una Roma inedita dove non si vedono monumenti famosi, ma riesce a crea un film bello e godibile, sicuramente da vedere.
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(di f.martini)
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(di alex99)
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