È stato il figlio

Film 2012 | Drammatico, 90 min.

Anno2012
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diDaniele Ciprì
AttoriToni Servillo, Giselda Volodi, Alfredo Castro, Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi Benedetto Ranelli, Piero Misuraca, Giacomo Civiletti, Alessia Zammitti, Pier Giorgio Bellocchio, Giuseppe Vitale.
Uscitavenerdì 14 settembre 2012
TagDa vedere 2012
DistribuzioneFandango
MYmonetro 3,61 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Daniele Ciprì. Un film Da vedere 2012 con Toni Servillo, Giselda Volodi, Alfredo Castro, Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2012, durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 14 settembre 2012 distribuito da Fandango. - MYmonetro 3,61 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 8 giugno 2015

Il racconto viene narrato in un tempo futuro, all'interno di un ufficio postale, in un giorno come tanti. Dall'omonimo romanzo dello scrittore siciliano Roberto Alajmo. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 2 candidature a David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office È stato il figlio ha incassato 895 mila euro .

È stato il figlio è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,61/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,10
PUBBLICO 3,35
CONSIGLIATO SÌ
Una tragedia familiare dentro una realtà grottesca, superbamente interpretata da maschere reali.
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 2 settembre 2012
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 2 settembre 2012

Busu è un vecchio signore a cui piace raccontare storie. Seduto nell'ufficio postale della sua città intrattiene gli avventori, qualcuno appassionato, troppi distratti. Più di tutti ama riferire l'avventura e la sventura della famiglia Ciraulo, colpita al cuore da un lutto. Nicola, il capofamiglia, recupera ferrame dalle navi in disarmo in compagnia del vecchio padre e del figlio. Dentro una casa modesta lo aspettano ogni sera la madre, la moglie e l'adorata Serenella che un proiettile vagante, esploso durante un regolamento di conti, uccide tragicamente. Inconsolabile, Nicola ritrova improvvisamente senso e speranza inseguendo la possibilità di un risarcimento, legittimo riconoscimento dello Stato alle vittime della mafia. Tra debiti e ingorghi burocratici, i Ciraulo provano a immaginare quale desiderio potrebbe appagare la loro 'fame' atavica. Liquidati finalmente decidono intorno al tavolo di investire il capitale ormai ridotto in un'automobile, la più bella che si sia mai vista in città. Ma quella Mercedes, 'presidenziale', luccicante e benedetta con acqua santa e segno della croce, finirà per diventare il simbolo della tracotanza e di una violazione che gli 'dei' non mancheranno di punire.
Ispirato dalle pagine di Roberto Alajmo, Daniele Ciprì torna al cinema senza Franco ma con Maresco. Senza l'amico ma col coAutore. L'insostenibile crudeltà dei ragazzi terribili di Cinico Tv, che seduceva l'occhio mentre pervertiva i cardini del comune senso del pudore estetico, nel cinema 'scompagnato' di Ciprì è moderata nella forma ma inalterata nel soggetto. Riconfermando l'universo espressivo e la radicalità etnico-linguistica e governando l'esasperazione estetica e lo spirito avant-garde, il regista palermitano declina al passato una tragedia moderna intorno all'uomo agito solo dalla sua volontà di godimento, senza limiti, senza vincoli. Il Nicola di Toni Servillo incarna un'umanità squassata, sgretolata, irriducibilmente comico-tragica, che desidera un appagamento immediato, assoluto, privo di ancoraggi simbolici e destinato a condannare la propria prole. Nel film di Ciprì, superbamente interpretato da attori professionisti e maschere reali, ogni inquadratura arriva quasi a tradimento, come una fitta lancinante, svolgendo una tragedia familiare dentro una realtà prima grottesca e poi disperatamente tragica. La famiglia Ciraulo ha violato la legge divina e immutabile, si è macchiata di tracotanza, riempiendo il dolore della perdita con un bene materiale, destinato a influenzare in maniera negativa il loro presente.
Ambientato nella periferia di Palermo, ma girato a Brindisi, È stato il figlio è una storia che ne racconta un'altra, scandita dal susseguirsi dei numeri luminosi di un ufficio postale, dove un sordomuto 'coi pugni in tasca' ascolta un uomo svolgere il suo dramma dentro periferie desolate, cieli incupiti, soli spenti, deserti di solitudine. Frammenti sparsi che riferiscono di una dissoluzione sociale, esistenziale ma soprattutto antropologica, che spappola l'identità, liberando il lato selvaggio e disintegrando la figura umana. Più ciechi di Tiresia, donna e uomo, vecchio e bambina di faccia a edifici ghiacciati in una fissità lunare, i Ciraulo si nutrono di una notte senza fine imponendo, attraverso la nonna Rosa di Aurora Quattrocchi, la propria legge sopra la norma sociale. E quello che avviene dentro poi accade fuori, i personaggi finiscono inghiottiti dal paesaggio urbano, partecipi della sua distruzione e della sua residualità: una macchina corrosa dalla ruggine, relitto informe di un bisogno paranoico di benessere.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 21 ottobre 2012
Nino Pell.

E' bello scoprire al Cinema che fortunatamente esistono sempre dei grandi film italiani. In particolar modo, questa pellicola del regista Ciprì ne rappresenta un prezioso esempio. Abile, preciso ed acuto nel descrivere una realtà sociale decadente, fragile ed abbandonata a se stessa, "E' stato un figlio" in realtà è soprattutto un film che richiede un'analisi particolareggiata e riflessiva dei vari [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 settembre 2012
K. S. Stanislavskij

una storia che ti lascia con un senso acutissimo di vuoto esistenziale e che arriva con forza ed efficacia in modo tragico. questa è la forza di questo film, gosibilissimo nella sua grottesca umanità, ma davvero arriva poi come un pugno nello stomaco. Bravissimi gli attori tutti. menzione speciale alla "nonna" Aurora Quattrocchi, ma tutti veramente bravi e umanissimi nella loro [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 settembre 2012
babagi

Chissà se ad averlo saputo, il suo destino, Nicola non se ne sarebbe andato correndo come un pazzo giù per le scale incontro alla sua mercedes per distruggerla, urlando: “ Roba mia vientene con me”. Ma lui al contrario di Mazzarò non si è costruito la sua fortuna e non l’ha accumulata. Nicola Ciraulo vive alla giornata, come può, sventrando vecchie [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 settembre 2012
paologiai

Davvero un bel film,caratterizzato dalla solita durezza nella descrizione di una realtà umana desolata ma con uno stile inconfondibile in cui al dramma si uniscono ironia e qualche tratto di comicità,con qualche richiamo alle meravigliose gags di cinico tv. A differenza dei lavori precedenti con Maresco la vicenda è più coinvolgente e la narrazione ha uno svolgimento fluido e coerente.

martedì 16 ottobre 2012
maRBus

Come potrebbero essere eventuali pronipoti dei personaggi di  "Brutti sporchi e cattivi " di Ettore Scola? Esattamente come i protagonisti dell'esordio da solista di Daniele Ciprì che, archiviate (anche se non del tutto  ) le trovate folli e disturbanti dei film in bianco e nero e senza donne diretti con Franco Maresco , ci narra una storia - quella della famiglia [...] Vai alla recensione »

sabato 15 settembre 2012
M.Barenghi

Opera stupefacente questo film che a Venezia si è guadagnato una bella decina di minuti di applausi a scena aperta (oltre al premio per la fotografia e per il miglior attore emergente). Difficile definirne il genere, anche se gli stilemi dell’Autore (vi ricordate gli stupendi spot di “cinico TV” che contrappuntavano gli show della Dandini negli anni ’90?) restano fortunatamente ancora quelli: quello [...] Vai alla recensione »

martedì 18 settembre 2012
pressa catozzo

Il cinema oltre che intrattenere è stato sempre lo specchio dei tempi. Loach Red Ford e tanti altri hanno denunciato crimini e misfatti dei loro paesi. Noi saltiamo sulla sedia, mai parlare per scritto o immagini di quello che è la realtà del nostro ex bel paese che sembra sempre più il nome di un formaggio. Ciprì eredita il pensiero di Pasolini, non lo copia ma va alla ricerca di cosa non funziona [...] Vai alla recensione »

domenica 16 settembre 2012
Alfi2

Quando vedo un film come questo mi sento preso in giro dai vari Vanzina e Parenti con i loro film e i loro poveri attori. Questo è cinema italiano, un cinema vivo e capace di darti le emozione che alla fine cerchi. La storia è quella di una famiglia di "poveracci" colpiti ancora di più dalla tragedia della morte violenta della figlioletta che diventano "ricchi" per un risarcimento dello stato e che [...] Vai alla recensione »

martedì 9 ottobre 2012
Ctizen K

Ciprì fa ancora una volta centro anche senza Maresco. In questo film racconta la" piccola" Sicilia, con i suoi problemi e le sue regressioni, un destino tragico e crudele porterà la famiglia Ciraulo alla disperazione. Come in ogn film dell'ex duo troviamo sempre il cinismo e il tragicomico, il film ha un ritmo intenso, attori formidabili come il grande Toni Servillo.

martedì 24 settembre 2013
rita branca

  E’ stato il figlio, film (2012) di Daniele Ciprì con Toni Servillo, Giselda Volodi, Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi, Benedetto Ranelli, Mauro Spitaleri, Piero Misuraca, Alfredo Castro, Alessia Zammitti   Intenso film drammatico, dal forte sapore neorealista, ispirato al romanzo omonimo di Roberto Alajmo e ad un fatto di cronaca risalente alla Palermo degli anni settanta, [...] Vai alla recensione »

martedì 9 ottobre 2012
Moulinsky

L'estetica del brutto applicata a una storia "vera" palermitana girata a Brindisi con la colonna sonora di Nino D'Angelo. Come a dire, paese che vai italiano (lo stesso) che trovi. I nuovi Mostri di Ciprì ormai sono la parodia di se stessi in canotta e peli superflui, buoni per la pars destruens dei quindici minuti serali su Rai 3 non abbastanza per costruire un'ora e mezza di cinema inseguendo le [...] Vai alla recensione »

sabato 25 maggio 2013
ultimoboyscout

Primo filn di Caprì senza Franco Maresco che narra di una famiglia palermitana rimasta segnata da un delitto di stampo mafioso. La storia è rievocata in flshback dall'anziano Busu, il quale spiega le ingenuità del capofamiglia Nicola nel gestire i rapporti con le istituzioni e la mafia, spendendo anzi sperperando i soldi (tanti) promessi dallo Stato come risarcimento per l'omici [...] Vai alla recensione »

domenica 10 febbraio 2013
gianleo67

Un anziano signore in attesa in un ufficio postale di Palermo, racconta ogni giorno agli utenti in coda storie  stravanganti ed incredibili tra le quali quella di un figlio che uccise il padre con due colpi di pistola 'dentro al petto' a causa di una banale lite per il graffio che aveva provocato all'auto del genitore... Storia tragicomica e grottesca, quella del geniale autore di [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 gennaio 2013
Eugenio

Cipri’ torna alla regia con il suo secondo film, dal titolo enigmatico e misterioso.  Lo spettatore non si inganni: “E’ stato il figlio”, liberamente ispirato al romanzo dello scrittore palermitano Roberto Alajmo non appartiene al genere spy story ma può essere considerato una commedia umana intinta di surreale vena grottesca.

lunedì 3 settembre 2012
puntaraisi

    Dopo aver sfiorato la partecipazione al Festival di Cannes, il primo film di Daniele Ciprì non in coppia con France Maresco, è approdato al Festival del cineme di Venezia.     "E' stato il figlio", liberamente tratto dall' omonimo libro di Roberto Alajmo, ispirato ad una storia vera nello Z.E.

sabato 28 luglio 2018
ROB8

In questa pellicola non mancano i toni grotteschi del mondo espressivo di Ciprì, già responsabile con Franco Maresco di un pugno di lungometraggi stranianti e soprattutto di quella Cinico TV (1992-1996) che ospitata all’interno di Raitre sotto le mentite spoglie di brevi episodi dall’umorismo nero, espresse con i suoi personaggi alienati, sullo sfondo di una Sicilia desolata, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 marzo 2013
stefanoadm

Come trovare sollievo al dolore più atroce? Monetizzando. Un uomo dallo sguardo assente, voce che proviene da chissà dove, racconta ad ascoltatori occasionali la storia della famiglia Ciraulo. Vite stentate, passate a recuperare rottami nei cantieri per poi tornare a palazzoni dove l’acqua arriva a stento e la tv è più un rebus di frequenze che un sollievo.

sabato 17 novembre 2012
Zoom e Controzoom

In un periodo relativamente breve, sono passati sugli schermi alcuni film dalla tematica molto impegnativa tantopiù che riguarda ciò che per eccellenza è il futuro: i figli.  Pietà, La faida e questo film. E’ stato il figlio, soggetto che poggia su di un substrato terribilmente radicato in Italia, la mafia e i suoi sacrificati, è un film che usufruisce [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 marzo 2014
Barolo

Film "desolatamente" riuscito, che riporta con grande efficacia lo squallore esistenziale e sociale di un sottoproletariato povero di denaro e di spirito. Ottima la sceneggiatura e la recitazione, anche se a tratti la pellicola è eccessivamente caricaturale e grottesca, come d'altronde è nello stile del regista. Da vedere

martedì 26 novembre 2013
Maria F.

Famiglia meridionale che vive arrangiandosi. Da sempre tirano a campare con un unico introito. Senza grandi pretese. Si accontentano di quei pochi “piccioli” che il capofamiglia racimola vendendo ferro estratto da imbarcazioni in disuso. Insomma, sopravvivono. Serenella di otto anni, la figlia prediletta con un carattere volitivo muore a causa di un proiettile [...] Vai alla recensione »

sabato 15 settembre 2012
diomede917

Nella cultura siciliana del passato esiste una figura che è quella del cantastorie di piazza, una persona che normalmente racconta storie tragiche che seguono una propria perfetta geometria. Nei giorni nostri questa figura è sostituita da Busu, uno strano personaggio che ricorda il Forrest Gump alla fermata dell’autobus ma che racconta questa strana storia alle persone che affollano [...] Vai alla recensione »

domenica 16 settembre 2012
Gabriele Marolda

Non ritengo che questo primo film di Ciprì si possa considerare un capolavoro per  alcuni indubbi limiti, come l'uso del dialetto palermitano a cui il regista ha fatto ricorso per rendere più veri i personaggi tratti da un mondo di sofferta emarginazione non solo economica, ma anche culturale, e che tuttavia ne escludono in parte la comprensione a chi non abbia una sia pur minima [...] Vai alla recensione »

domenica 30 settembre 2012
carmela.piga@libero.it

Questo è un film geniale, bravissimi tutti gli attori che non lasciano nulla di incompiuto e realizzano in pieno i personaggi esteticamente e spiritualmente . Il film è drammatico,ora comico e divertente, senza confusione di piani e senza perdere il filo conduttore. Più di una scena è un' opere d'arte in se, il film è colto e si percepisce il nutrimento nel patrimonio cinematografico ma anche letterario [...] Vai alla recensione »

sabato 15 settembre 2012
renato volpone

Come sopravvivere nelle difficoltà sfruttandole, ecco un manuale pratico ambientato in un sud stanco e  indolente. Il film nasce come una favola onirica e si spegne come un dramma d'onore. Inquadrature fantastiche ed un racconto avvincente aprono e conducono il racconto fino a metà film, il regista osa e il tutto viene bene, poi la fantasia si annebbia, il racconto segue canoni [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 settembre 2012
alfo_ramos

Un film particolare nel suo genere. Interessanti i dialoghi, capibili a tratti solo da chi è siculo, assai convincente e realista l'ambientazione di una Sicilia antica, stanca e desiderosa di un riscatto a tutto tondo. Gli attori bravi. Decisamente. Rendono avvincente una storia che di per se potrebbe cadere a tratti nel ridicolo. Un plauso decisamente va alla fotografia di questo film. Vai alla recensione »

venerdì 5 ottobre 2012
Alex2044

C'è del genio in questo film. Un film imperfetto ma intrigante. Grottesco ma anche tenero . A colori ed in bianconero. Feroce e delicato. Un mezzo voto in più per gli attori ,tutti straordinari. In sostanza non è un capolavoro ma un ottimo film.

martedì 18 settembre 2012
Flyanto

Film estremamente crudo su di una famiglia siciliana disagiata per la quale l'unico valore tenuto in considerazion e ampiamente ricercato risulta essere solo quello del denaro e del suo potere di acquisto. I personaggi e tutta la realtà risultano grotteschi e l'epilogo tragico di tutta la vicenda narrata nel film sottolinea la meschineria nonchè la povertà d'animo che [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 settembre 2012
gianbond

Finalmente un grande film come non se ne vedevano da tempo, altro che le porcate di Cronenmberg, il neorealismo turco o altre cineboiate proposte tutto l'anno spacciate per capolavori. Un sano e pregno film italiano di cui essere fieri, curato in ogni sua parte, divertente e commovente, surreale e senza tempo ma ancora attuale e godibilissimo di sicuro tra venti o trent'anni quando, se non saremo [...] Vai alla recensione »

sabato 22 settembre 2012
gambadilegnodinomesmith

“La vita è come una scatola di proiettili non sai mai quello che ti capita”. La dinastia Ciraulo viene narrata da un novello Forrest Gump postale che intrattiene un sordomuto dal Bellocchio. Povertà, precariato e disperazione sono un buon viatico per la disgrazia e i Ciraulo non ne sono esenti, vivendo di rottami di navi irrimediabilmente a picco.

mercoledì 19 settembre 2012
dubai millennium

Non perdete questo film: denuncia di come il denaro può rovinarti la vita, raccontato molto bene e con battute che rendono il tutto molto leggere e piacevole.

sabato 15 settembre 2012
MaurilioMatranga

Una sola parola: SUPERLATIVO!!!  La Quattrocchi, poi, ha superato ogni ragionevole aspettativa: notevole!

venerdì 9 agosto 2013
dargam

Quello che colpisce sempre di Ciprì sono le tipicità dei personaggi. Ma dove li trova spesso ti chiedi ? Hanno dei volti e delle movenze che sono film in sé. Stupisce che un film così ben girato e che ti fa saltare dalla sedia per le sue trovate, abbia riscosso così poco successo. Senza dubbio un capolavoro della narrazione del sud.

giovedì 14 marzo 2013
gionni47

Cosa aggiunjgere ai commenti belli e numerosissimi che fanno da contorno a questo bellissimo film? Forse però si è tralasciato un po' di parlare della musica del film: sia quella pomposa e retorica che accompagnava i drammi del dopoguerra che quella stracciona dei dischetti napoletani venduti nelle periferie degradate delle metropoli del sud.

martedì 12 marzo 2013
Onufrio

Busu, un signore che passa tutto il giorno seduto all'ufficio postale, pagando le bollette delle persone, racconta alla gente tante storielle, vere o presunte tali. La storia che ci racconta in questo film è quella della famiglia Ciraulo, ambientata nella Palermo anni '70, una famiglia di scarse condizioni economiche composta da marito moglie 2 figli e 2 nonni.

martedì 6 novembre 2012
Omero Sala

Una farsa grottesca con beffardo finale da tragedia. Uno scombinato film che sembrerebbe un bislacco bimovie (girato, e non solo ambientato, negli anni ’70) se non fosse per la disperazione che gronda da ogni scena, per l’angoscia che pervade l’atmosfera e filtra da ogni sguardo,  per la costernazione mal camuffata da comica sarabanda, per la galleria di personaggi troppo [...] Vai alla recensione »

sabato 29 settembre 2012
paapla

Il film di Daniele Ciprì, denso e poetico. Omaggio alla società del “gratti e vinci” e matriarcale. La presenza del grande attore napoletano (Toni Servillo) è ridondante . Cast artistico tutto siciliano e bravi. Magnifica l’interpretazione di Fabrizio Falco e Giuseppe Vitale. Il premio ricevuto alla 69° Mostra del Cinema di Venezia è meritatissimo, [...] Vai alla recensione »

domenica 16 settembre 2012
evaangela

Sostituire la figlia defunta con l'acquisto di un'auto ?? si può... Il degrado regna in questa famiglia palermitana , l'indifferenza fa da protagonista, non si conosco tra di loro, vivono gli stessi spazi in casa come estranei... la punta dell'ombrellone arrugginita, l'auto nel cortile bruciata, la camminata di Servillo, nono si poteva avere di meglio.

giovedì 21 luglio 2016
dario

Le contraddizioni non sono poche, il semplicismo abbonda ed è mischiatgo, non benissimo, con un senso di tragedia e di farsa che ha molto di scontato. Gli attori sono maschere, mai simpatiche per l'eccessiva caricatura. Tiene abbastanza bene la regia. meritevole di una sceneggiatura meno asfittica. Infine, il film non convince, sembra un'occasione mancata  per troppe sottolineature, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 febbraio 2016
stefano capasso

Busu è un uomo di mezza età che passa le giornate nell’ufficio postale della sua città, Palermo, raccontando una storia bizzarra: quella della famiglia Ciraulo, il cui capofamiglia venne ucciso per un graffio sulla sua macchina. La macchina, una Mercedes nuova nuova, era stata acquistata col risarcimento ottenuto dallo stato per le vittime di omicidi di mafia, da cui qualche [...] Vai alla recensione »

domenica 8 settembre 2013
valbs

Credo che il film non valga più di così. Non perché la storia non meriti di essere raccontata, non perché i personaggi non abbiano una loro efficacia e un loro realismo, ma perché la narrazione è inutilmente lenta e ripetitiva. Il film risulta noioso e in alcuni aspetti poco chiaro. Se è apprezzato a furor di popolo da critica e lettori è per via di un Toni Servillo - generalmente formidabile - all'apice [...] Vai alla recensione »

sabato 23 marzo 2013
molenga

Di questo film dirò solo che ci sono delle sequenze magistrali: il gioco dopo la spiaggia, gioco che precede il dramma, e l'uscita del "figlio invecchiato" dall'ufficio delle poste. Recitato benissimo, ma il cinema non è teatro, gli stacchi tra dramma e commedia sono troppo marcati, non tutti i personaggi sono azzeccati.

mercoledì 26 settembre 2012
dubai millennium

Mi è piaciuto questo film che mette in luce i tanti problemi che il denaro può creare e come le persone ne sono condizionate. Il film parla di un operaio che perde la figlia accidentalmente in un conflitto di mafia e poi ne attende il risarcimento.

sabato 22 settembre 2012
francesca

Una storia vera dei nostri giorni rappresentata con la stessa potenza di una tragedia greca. Scenografia , fotografia, regia interpretazione perfette. Un film che ci aiuta a capire il problema del degrado nei quartieri di Palermo (anche se Palermo non c'è ci sono i palermitani!) e illustra quel senso di destino inevitabile di malavogliana memoria, radicato nella struttura sociale e culturale del ghetto [...] Vai alla recensione »

sabato 22 settembre 2012
francesca

Una storia vera dei nostri giorni rappresentata con la stessa potenza di una tragedia greca. Scenografia , fotografia, regia interpretazione perfette. Un film che ci aiuta a capire il problema del degrado nei quartieri di Palermo (anche se Palermo non c'è ci sono i palermitani!) e illustra quel senso di destino inevitabile di malavogliana memoria, radicato nella struttura sociale e culturale del ghetto [...] Vai alla recensione »

martedì 18 settembre 2012
Flyanto

Film estremamente crudo su di una famiglia siciliana disagiata per la quale l'unico valore tenuto in considerazion e ampiamente ricercato risulta essere solo quello del denaro e del suo potere di acquisto. I personaggi e tutta la realtà risultano grotteschi e l'epilogo tragico di tutta la vicenda narrata nel film sottolinea la meschineria nonchè la povertà d'animo che [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 settembre 2012
no_data

Complimenti al regista Ciprì che ha saputo scegliere i giusti Protagonisti per ottenere il massimo e magnifico risultato dalle intrpretazioni dei personaggi. Però è mancata qualcosa, la principale Protagonista: PALERMO...!!! 

giovedì 13 settembre 2012
Alessietto78

 “E' stato il figlio”, opera prima di Daniele Ciprì, già stimato direttore della fotografia, ha tutte le caratteristiche di un dramma pirandelliano, dal luogo in cui si svolge l'azione, ovvero Palermo - anche se ricostruita a Brindisi - ai protagonisti, tutti personaggi grotteschi; e sono proprio sei, anche se non in cerca d'autore, ma di una svolta che possa [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 luglio 2014
carudaca

dentro un'atmosfera dai toni grigi, dai volti spenti, dalle faccie senza sorrisi, ma che a tratti suscitano il riso, vivono i personaggio di questo dramma inspiegabile. E' stato il figlio è un film che si lascia guardare con gli stessi occhi, ma non le orecchie dell'attonito spettatore  di Busu (Tancredi), non sente, ma percepisce la gravità del racconto, la tristezza [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 settembre 2013
no_data

L'ambientazione ed i colori riportano ad una storia di Verga, ambientata ai giorni nostri. Magistrale la recitazione di tutto il cast. Ottime le musiche, bellissima la storia di Alajmo.

giovedì 26 settembre 2013
Erixon

Operazione commerciale deludente da parte di un Alajmo che si vende alla Mondadori e di un Ciprì che si vende ad Alajmo perdendo completamente il vero "senso cinico". Ovvio l'obiettivo reciproco di conquistare il pubblico non italiano con scene archetipiche. Il momento dell'acquisto della Mercedes è la scena souvenir per eccellenza. Davvero di basso rango.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Una cultura familiare arcaica, primigenia matrice di mafia, nella cornice postmoderna di una degradata periferia palermitana ritagliata in Puglia. E’ notevole il lavoro di adattamento compiuto da Daniele Ciprì per E’ stato il figlio (in concorso a Venezia), tratto dal romanzo di Roberto Alajmo (Mondadori). Sullo schermo la tragicommedia è impaginata in un susseguirsi di grotteschi teatrini dell’assurdo, [...] Vai alla recensione »

Curzio Maltese
La Repubblica

La commedia all’italiana è morta a metà degli anni 70, ferita da Brutti, sporchi e cattivi di Scola e sepolta da Il borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli. I “mostri” dello schermo erano diventati troppo mostri nella realtà per essere raccontati. O almeno per garantire una minima identificazione da parte degli spettatori. Il lavoro di Daniele Ciprì comincia dov’è finita la lezione dei maestri [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Nella Palermo anni Ottanta due picciotti uccidono per sbaglio la bimba del rottamatore navale Toni Servillo. Il risarcimento dello Stato alle vittime di mafia tarda e il poveraccio, con moglie, figlio e nonni a carico, in attesa dei 220 milioni, s’indebita. Ce la farà a uscirne? Crudele, divertente e amara commedia grottesca dell’esordiente Daniele Ciprì, un riuscito mix di umorismo e perfidia.

Eric Jozsef
Libèration

Ambientato nella Palermo degli anni settanta, È stato il figlio naviga tra la farsa e la tragedia. La famiglia Ciraulo, che vive di espedienti, viene colpita dalla morte brutale della figlia Serenella, capitata in mezzo a una sparatoria, e cerca di sfruttare la disgrazia ottenendo un risarcimento dallo stato. Ne consegue una serie di situazioni grottesche e immorali su cui incombe inevitabilmente l'ombra [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Sulla scia di «Cinico tv», il bravo direttore della fotografia Daniele Ciprì ha scelto per il suo esordio registico d’ispirarsi a un romanzo di Roberto Alajmo. «È stato il figlio», premiato a Venezia per il migliore contributo tecnico (ovviamente la fotografia) oltre che per l’interpretazione dell’emergente Fabrizio Falco, forse funziona meglio sulla pagina, perché il tono iper-grottesco delle disavventure [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 14 settembre 2012
Tirza Bonifazi

Un intrigante horror cosmico che solleva domande circa l'origine della vita umana e non dà risposte, una commedia hollywoodiana sulla maternità basata sulla guida per futuri genitori della best seller Heidi Murkoff e uno scandaloso e brutale dramma sul [...]

NEWS
sabato 8 settembre 2012
Giancarlo Zappoli

Lo possiamo dire senza il timore di essere smentiti: il Leone d’Oro assegnato a Pietà di Kim Ki-duk è un riconoscimento meritatissimo andato a un regista che è da tempo un autore a pieno titolo. Ne è testimonianza l'applauso unanime che ha accolto l'annuncio [...]

GALLERY
domenica 2 settembre 2012
Nicoletta Dose

Joaquin Phoenix si è distinto anche quest'anno. Sigaretta in mano (malgrado il divieto di fumare), silenzioso e schivo in conferenza stampa, ha contraddetto il suo collega Philip Seymour Hoffman davanti ai giornalisti e non si è concesso, se non per qualche [...]

winner
miglior contributo tecnico
Festival di Venezia
2012
winner
premio marcello mastroianni
Festival di Venezia
2012
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