Una spiegazione per tutto

Film 2023 | Drammatico, +13 128 min.

Titolo originaleMagyarázat mindenre
Titolo internazionaleExplanation for Everything
Anno2023
GenereDrammatico,
ProduzioneUngheria, Slovacchia
Durata128 minuti
Al cinema4 sale cinematografiche
Regia diGábor Reisz
AttoriAdonyi-Walsh Gáspár, István Znamenák, András Rusznák, Rebeka Hatházi, Eliza Sodró Lilla Kizlinger, Krisztina Urbanovits, Dániel Király, Gergely Kocsis, Tamás Fodor, Péter Tarján, Zsuzanna Szager, Péter Szeiler, Tóth Péter, Tünde Bacskó, Bálint Szimler.
Uscitamercoledì 1 maggio 2024
TagDa vedere 2023
DistribuzioneI Wonder Pictures
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,63 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Gábor Reisz. Un film Da vedere 2023 con Adonyi-Walsh Gáspár, István Znamenák, András Rusznák, Rebeka Hatházi, Eliza Sodró. Cast completo Titolo originale: Magyarázat mindenre. Titolo internazionale: Explanation for Everything. Genere Drammatico, - Ungheria, Slovacchia, 2023, durata 128 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 maggio 2024 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 4 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,63 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 13 maggio 2024

Un paese diviso in due raccontato attraverso l'esame di maturità di un diciottenne che si conclude con uno scandalo. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Una spiegazione per tutto ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 2,7 mila euro e 271 mila euro nel primo weekend.

Consigliato assolutamente sì!
3,63/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,55
PUBBLICO 3,33
CONSIGLIATO SÌ
Uno spaccato profondo nelle contraddizioni nell'Ungheria di Orbàn, tra residui post-Nouvelle Vague e un coinvolgente lavoro di scrittura.
Recensione di Simone Emiliani
venerdì 1 settembre 2023
Recensione di Simone Emiliani
venerdì 1 settembre 2023

Budapest, estate. Abel, 18 anni, deve sostenere l'esame di diploma. È innamorato di Janka, la sua migliore amica, ma la ragazza invece ha perso la testa per Jakab, il suo professore di storia, e glielo confessa apertamente malgrado i 19 anni di differenza. L'uomo però non si fa sedurre dalla studentessa; è felicemente sposato e padre di famiglia. Inoltre sogna un paese migliore di quello governato dal premier Viktor Orbán e, proprio per questo in passato ha avuto una discussione con il padre di Abel, di idee conservatrici. Il giorno dell'esame di storia, a differenza di Janka, Abel è bloccato e non riesce a dire nulla sugli argomenti scelti che riguardano "La rivoluzione industriale nell'era moderna" e Giulio Cesare. Jakab poi nota che il ragazzo porta una spilla con i colori della bandiera dell'Ungheria che è un simbolo nazionalista e glielo fa notare. Abel, per giustificarsi dell'esito dell'esame, racconta la storia al padre e la notizia arriva a una reporter del sito "Hungarian Days". Da qui scoppia uno scandalo.

Dal lunedì al martedì successivo. Nove giorni di un'estate ungherese vista attraverso la prospettiva di quattro personaggi diversi: uno studente Abel, il padre nazionalista del ragazzo, il professore idealista anti-Orbàn e la giovane reporter a caccia di scoop.

Explanation for Everything è uno spaccato profondo dell'Ungheria di oggi ed è capace di raccontare le contraddizioni del proprio paese attraverso i diversi personaggi. Ci sono degli affascinanti residui post-Nouvelle Vague proprio nella struttura temporale del film dove l'intreccio tra arte, politica e sentimenti potrebbero far pensare al cinema di Arnaud Desplechin che si liberano nell'ottimo finale, nella dichiarazione d'amore di Janka, nella scena della corsa in bici di Abel di notte nelle strade deserte di Budapest o il tentativo del bacio del ragazzo a Janka che invece lo abbraccia soltanto.

Da qui arriva una parte dalla forte intensità emotiva che attraversa tutti i 150 minuti di Explanation for Everything, con un cinema d'immediato impatto che cattura tensioni, paure, scatti di rabbia, desideri attraverso primi piani che prima presentano e poi scoprono gradualmente i caratteri dei diversi personaggi.

Il dettaglio centrale del film, la spilla nazionalista indossata da Abel, sottolinea un preciso e geometrico lavoro di scrittura (il film è scritto dallo stesso regista Ga´bor Reisz assieme ad E´va Schulze) dove lo stesso episodio è visto da diversi punti di vista contrastanti come nel cinema di Farhadi. Dall'episodio dell'esame di storia di Abel c'è un prima e un dopo che cambia le vite dei personaggi proprio come nella scena dello scontro tra Nader e la giovane donna che si doveva occupare del padre in Una separazione. Da quel momento il film ha una tensione crescente e mostra come un singolo episodio nascosto dentro le mura di una scuola può trasformarsi in uno scandalo nazionale.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 14 maggio 2024
gabriella

 Può un fatto apparentemente insignificante scatenare una reazione a catena inarrestabile? Può un banale esame di maturità diventare il tema centrale , focalizzare l’attenzione? In questo splendido film di Gabor Reisz, si evidenzia la frattura politica che si vive nell’Ungheria di Orban, talmente radicata da impedire il dialogo, lo scambio, la comprensione, ci [...] Vai alla recensione »

sabato 4 maggio 2024
Maria

 Visto oggi.un ritratto della "democratura" dove quando la stessa vittima (tra 1000 virgolette perché vittima non lo è)nazionalista chiede alla giornalista di calare il tono nel titolo lei risponde che non può, perché imposto dal caporedattore... Intanto gli accusati temono licenziamenti ignoravo che l' Ungheria fece proprio una rivoluzione nel1848 per [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 ottobre 2023
cinzia

Magyarázat mindenre ovvero Explanation for everything ovvero Una spiegazione per tutto- Regia di Gábor Reisz – produzione ungherese e slovacca. Ha vinto il premio come Best Film (Miglior Film) nella Sezione Orizzonti. Sono entrata in sala Darsena un pochino preoccupata...un film ungherese (una delle lingue europee più ostiche) con sottotitoli, della durata di due ore [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 10 maggio 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Abel, un giovane ungherese, fallisce la maturità rimanendo in silenzio. Ha una cotta per la sua migliore amica, che però gli preferisce il professore di storia, che tuttavia ha già famiglia e rifiuta ogni approccio. Il padre di Abel è un conservatore orbaniano e la bocciatura del ragazzo diventa un caso giornalistico, per via della coccarda nazionalista con la quale si è presentato all'esame, secondo [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 maggio 2024
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Budapest, un'estate come tante di questi anni nell'Ungheria di Orbán. Abel prepara l'esame di maturità schiacciato tra le aspettative della famiglia e l'amore non confessato per la sua amica Janka, che però preferisce il prof di storia, un quarantenne piuttosto arrapato. Quando l'esame va storto, con una scena muta in storia tra rivoluzione industriale e altre domande generiche, la bocciatura del ragazzo [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 maggio 2024
Mazzino Montinari
Il Manifesto

Abel è un «tenero idiota». Innamorato di una sua coetanea, senza alcuna possibilità di successo, totalmente impreparato ad affrontare l'esame di maturità, inserito in una comunità le cui complessità gli sfuggono totalmente e, infine, involontario strumento di propaganda. Prova a nascondersi, a dissimulare, a tenere una relazione con i genitori basata sostanzialmente su una finzione.

venerdì 3 maggio 2024
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Bisognerebbe creare una specie di bollino per segnalare i film che non dividono con l'accetta buoni e cattivi, torti e ragioni, ma restituiscono allo spettatore la complessità e l'incanto ingannevole del mondo. Tra i primi a meritarlo ci sarebbe questo girotondo ungherese che vola da un personaggio (e da un ambiente) all'altro sulle ali di un episodio minimo che si gonfia e si deforma fino a sintetizzare [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 maggio 2024
Nicolas Schaller
Le Nouvel Observateur

A 17 anni non si è mai completamente seri. Abel affronta l'esame di maturità. Durante l'orale di storia, mentre Abel fa scena muta, un professore gli chiede perché porta una spilla patriottica. Tornato a casa, giustifica la figuraccia con il commento del professore e il padre, ex comunista passato dalla parte opposta, inveisce contro questo "traditore di sinistra".

venerdì 3 maggio 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Ungheria, oggi: una coccarda puntata al petto trasforma l'esito infausto dell'esame di maturità di Abel in un incubo per la famiglia. Alla base una menzogna per vendetta. Ottimo script, chiaro e avvincente, disegna un presente politico nel senso prospettico più ampio. Ci riguarda profondamente, a partire dalla percezione di un'identità nazionale radicata e insieme aperta e ritornante a quello che chiamiamo [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 maggio 2024
Gian Luca Pisacane
Famiglia Cristiana

Se non ti occupi di politica, la politica si occuperà di te. Lo sosteneva nel 1934 l'attivista statunitense Ralph Nader, e resta sempre attuale. Come ragionare oggi al cinema sulle mosse dei governanti? La risposta arriva dal folgorante Una spiegazione per tutto di Gábor Reisz, che ha trionfato nella sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia. È ambientato nell'Ungheria di Viktor Orbán.

mercoledì 1 maggio 2024
Marina Pavido
Asbury Movies

Direttamente dall'80aMostra d'Arte Cinematografica di Venezia - dove è stato premiato come Miglior Film all'interno della sezione Orizzonti - e ora, finalmente, anche in arrivo in sala, Una spiegazione per tutto, terzo lungometraggio del regista ungherese Gábor Reisz, è un tanto affascinante quanto realistico e spietato ritratto dell'Ungheria dei giorni nostri (e, in senso lato, della società in cui [...] Vai alla recensione »

martedì 30 aprile 2024
Roberto Manassero
Film TV

Per quanto tagliato di mezz'ora rispetto alla versione vista a Venezia 80 (dove il film ha vinto la sezione Orizzonti), Una spiegazione per tutto riesce ancora a rappresentare la complessità di una società - quella ungherese guidata dall'estrema destra di Orbán, ma potrebbe essere ogni altra a rischio di deriva nazionalista - fatta di voci, idee, ragioni, pregiudizi, mistificazioni, falsità e revisioni [...] Vai alla recensione »

sabato 27 aprile 2024
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Esame di maturità con annesso scandalo nazionale: succede nell'Ungheria di Viktor Orbán, circostanziata e sondata dal quarantaquattrenne Gábor Reisz nello stupefacente Magyarázat mindenre, che arriva nelle nostre sale il 1° maggio con il titolo Una spiegazione per tutto dopo la vittoria di Orizzonti a Venezia 2023 e tanti altri premi, tra cui Nuovi sguardi all'ultimo Tertio Millennio Film Fest.

martedì 30 gennaio 2024
Stefano Coccia
Cineclandestino

Proiettato fuori concorso al 35° Trieste Film Festival, ma vincitore in precedenza del Premio Orizzonti per il Miglior Film all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, Explanation for Everything (Magyarázat mindenre, 2023) del cineasta ungherese Gábor Reisz pare legato da un (neanche troppo) sottile fil rouge a un'altra opera presentata (e premiata) a Trieste, Without Air (Elfogy a levego, 2023) della [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 settembre 2023
Fabiana Sargentini
Close-up

C'è una spiegazione per tutto. Il titolo della pellicola pone questo assunto per smantellarlo, decostruirlo, farlo a pezzi e forse, in parte, ricomporlo. Come si spiega lo iato tra giovani e adulti, tra politico e privato, tra dentro e fuori, tra dire e non dire? Dove finiscono le convenzioni e vince l'amore? Quando si può trasgredire le regole perché sovra pensiero senza scatenare un affare di stato? La [...] Vai alla recensione »

martedì 19 settembre 2023
Roberto Manassero
Film TV

Cosa può nascere da una bugia? E cosa da una domanda fuori luogo? E di quanti punti di vista e visioni del mondo (storiche, politiche, morali) è fatta la verità? A partire da una vicenda banale - per salvare la faccia dopo essere stato bocciato alla maturità, un ragazzo s'inventa d'essere stato punito dal professore di sinistra per via della bandiera ungherese appuntata alla giacca - Gábor Reisz porta [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 settembre 2023
Emanuela Martini
Cineforum

Persone normali in circostanze ordinarie, che però, per una serie di piccoli incidenti, delusioni, segni, sogni, fatti, intrecci, finiscono per diventare straordinarie. Come capita a tutti nella vita di tutti i giorni: una settimana nella vita di Abel, diciottenne alle prese con l'esame di maturità, di suo padre Gyorgy, un architetto conservatore, di Janka, la compagna di scuola e amica del cuore della [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 settembre 2023
Francesco Lazzarin
NonSoloCinema

In un liceo di Budapest si sta per svolgere l'esame di maturità e Abel, diciottenne innamorato non corrisposto di un'amica e tormentato da un padre con aspettative sin troppo elevate nei suoi confronti, è impegnato nella preparazione degli orali. Durante la prova di storia qualcosa andrà storto, portando a un conflitto, opportunamente gonfiato e strumentalizzato dai media, tra un insegnante critico [...] Vai alla recensione »

domenica 3 settembre 2023
Alessio Palma
Quinlan

Un film come Explanation for Everything, titolo internazionale del magiaro Magyarázat mindenre, presentato a Venezia nella sezione Orizzonti, può costituire una piccola sorpresa per chi conosce le opere precedenti del giovane (classe 1980) Gábor Reisz. Entrambi passati per il festival di Torino, sia For Some Inexplicable Reason (2014) che Bad Poems (2018), nella forma di commedie survoltate che guardavano, [...] Vai alla recensione »

sabato 2 settembre 2023
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

La ricerca, più o meno consapevole, di alcuni autori si indirizza a ricercare nel quotidiano il lato invisibile di quell'arte sociale della sopravvivenza che finisce con l'esaltare quella parte nascosta della vita, quasi una parte magica, che forse è quella che ancora affascina e che scopriamo diventare segno di quel desiderio di viverla per intero, questa vita, nonostante tutto.

venerdì 1 settembre 2023
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Tutto è politica, tutto è politico. Anche un esame di maturità, punto di partenza (e di approdo) di un film magnifico, Magyara´zat mindenre di Gábor Reisz (arriverà in Italia con il titolo Una spiegazione per tutto), in gara a Venezia 80 nella sezione Orizzonti. Istantanea di un presente specifico, quello dell'Ungheria di Viktor Orbán, che sa inquadrare il destino di un intero continente, la fragile [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
lunedì 29 aprile 2024
 

Uno spaccato profondo delle contraddizioni dell'Ungheria di Orbán. Dal 1° maggio al cinema. Guarda la clip »

TRAILER
martedì 9 aprile 2024
 

Gábor Reisz presenta uno spaccato della società ungherese, polarizzata e spaccata da molteplici tensioni. Dal 1° maggio al cinema. Guarda il trailer »

PREMI
sabato 9 settembre 2023
 

Il film si è aggiudicato il premio maggiore della sezione. Dal 1° maggio al cinema. Vai all'articolo »

winner
premio orizzonti per il miglior film
Festival di Venezia
2023
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