James McAvoy (James Andrew McAvoy) è un attore inglese, è nato il 21 aprile 1979 a Glasgow (Gran Bretagna). Oggi al cinema con il film Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti distribuito in 293 sale cinematografiche. James McAvoy ha oggi 45 anni ed è del segno zodiacale Toro.
Nato a Glasgow e vissuto a Scotstoun fino all'età di sette anni, il piccolo James si trasferisce dai nonni nella vicina Drumchapel quando i genitori si separano. Frequenta la St Thomas Aquinas e si laurea alla prestigiosa Royal Scottish Academy of Music and Drama nel 2000, ma nei due anni successivi lavora come panettiere.
Nel frattempo si dedica alla recitazione ottenendo piccole parti: la sua prima apparizione sul grande schermo è nel thriller The Near Room (1995) di David Hayman, seguono Regeneration (1998) di Gillies MacKinnon, The Pool (2001) di Boris von Sychowski, Bollywood Queen (2002) di Jeremy Wooding, Bright Young Things (2003) di Stephen Fry, Wimbledon (2004) di Richard Loncraine e Inside I'm Dancing (2004) di Damien O'Donnell.
Nel 2005 ottiene la parte del fauno Tumnus ne Le cronache di Narnia di Andrew Adamson e l'anno successivo interpreta Nicholas Garrigan in L'ultimo re di Scozia di Kevin MacDonald.
Nel 2006 recita al fianco di Christina Ricci nella commedia Penelope di Mark Palansky e nella pellicola di Tom Vaughan Starter for Ten, affiancando Keira Knightley e Vanessa Redgrave in Espiazione (2007) e Terence Stamp in Wanted (2008), facendosi trasformare dalla sexy e spietata Angelina Jolie in un ardito giustiziere. Con una carriera del genere è meritato il trofeo Chopard.
È stato sposato con l'attrice scozzese Emma Neilson, che come lui vive a Londra, e frequenta Anne Marie Duff, conosciuta sul set della serie televisiva Shameless. La sorella Joy McAvoy è la cantante della band femminile scozzese Streetside.
«Non avevo nessuna intenzione di fare l'attore»: James McAvoy non in si stanca mai di ripeterlo, in ogni intervista. Racconta come invece, (da piccolo, fantasticasse di fare il marinaio, o il missionario, ma per viaggiare, non per provocazione. Di tanto in tanto si lascia andare a previsione cupe. «Sono sicuro che prima o poi imbroccherò un film orribile. Lo sento». A volte è addirittura distruttivo (come subito dopo il trionfo, del suo ultimo lavoro. Espiazione. A Venezia): « In realtà credo di essere sull'orlo del fallimento».
Se questo ventottenne pallido, il naso un pi storto, due occhi azzurri capaci di illuminare di passione una scena quando meno te l'aspetti, non fosse un figlio della Scozia operaia, la sua sembrerebbe la classica affettazione britannica secondo la quale il successo è una cosa da discutere con imbarazzo, quasi da tenere nascosta. Il problema è che - per quanto lui cerchi di nascondersi McAvoy ha smesso di essere un segreto da un po'. Espiazione è infatti solo l'ultimo di una serie di titoli che fuìno di lui l'uomo da tenere d'occhio del cinema inglese contemporaneo (è l'innamorato di Jane Austeri nel semi-biografico Becoming Jane), ma anche un attore palesemente istintivo e versatile, capace di un'emotività diretta, antiaristocrarica, che manca a conterranei come Orlando Bloom e Colin Firth, che lo ha fatto piacere a una star all,-american come Toni Hanks (lo volle per la sua serie sulla guerra Band of Brothers e per la commedia liceale che ha prodotto con Sam Mendes, Starter for 10. Dimostrando notevole coraggio per un «novellino», McAvoy non ha ha avuto paura di tenere testa a un Forest Whiraker nei temibilissimi panni di Idi Amin in L'ultinto re di Scozia, dove il balletto di seduzione e raccapriccio tra l'orco dell'Uganda e il suo ambizioso, superficiale medico scozzese era uno spettacolo da non perdere.
Cresciuto dai nonni (lui macellaio, lei casalinga) in un quartiere popolare di Glasgow, dopo la separazione dei genitori, McAvoy è arrivato al cinema un po' per caso quando, sedicenne, chiese di preparare il tè a un regista in visita al suo liceo. Invece di accettare il tè David Hayman gli offrì un particina. Il training professionale l'ha fatto alla Royal Scottish Academy of Music and Drama («Una scuola pubblica, costava poco e risparmiavo vivendo a casa»), il battesimo tv è stato (con Band of Brothers, la serie inglese Shanteless; nel cast c'era anche l'attrice che sarebbe diventata sua moglie, Anne-Mario Duff. A provare che le brume inglesi e gli adattamenti letterari «alti» non sono il suo unico interesse, in Le cronache di Narnia McAvoy era un fauno e il suo prossimo film 14antrd con Angelina Jolie e Morgan Freeman, è tratto da un fumetto. Ma del salto a Hollywood non se ne parla e a una giornalista che gli ha chiesto: «Ora che è famoso si rifarà i denti», ha risposto: «Col cacchio! Solo quando cadranno tutti».
«Credo che Joe Wright, il regista di Espiazione, mi abbia scelto anche per la mia esperienza di vita. Sono un proletario che però in un certo senso ha cambiato classe. Oggi appartengo a un ceto che può essere definito l'aristocrazia moderna», spiega McAvoy. Robbie Turner, il suo personaggio nell'adattamento del romanzo di Ian McEwan, è un ragazzo povero che ha potuto studiare grazie alle generosità dei padroni della madre. Ma i suoi sogni vanno in fumo quando una bugia lo spedisce ingiustamente in carcere e poi al fronte. « Robbie è un uomo a cui è sempre stato detto che la classe non è un fattore determinante - se vuoi puoi dimenticarla, basta lavorare sodo. Invece un giorno scopre che non è vero niente, che non è affatto quello che pensava di essere diventato. E che andrà in prigione», spiega ancora. «Sono un po' preoccupato che qualcosa del genere possa succedere anche a me. Che arrivi qualcuno e mi dica: "Guarda che non sei mica bravo come credi di essere». Civetteria britannica o paura vera? Chissà. Certo, se è paura, gli converrà farsela passare. Le probabilità che lo becchino in fallo sono praticamente zero.
Da Lo Specchio, Novembre 2007
Sulla cresta dell'onda. L'attore scozzese, cresciuto senza padre e allevato dal nonno macellaio, è considerato uno degli artisti più promettenti di Hollywood. «Ma passo le serate a casa e le scene di sesso non fanno per me».
La notte prima della scena di sesso non ho dormito» ammette James McAvoy, protagonista del film Wanted. Scegli il tuo destino. Attore scozzese dalla solida formazione teatrale, 29 anni, al cinema è diventato famoso per la scena in cui frugava tra le vesti dell'abito da sera verde della «piratessa» Keira Knigthley.
Poi è arrivato Espiazione e ora eccolo per la prima volta in un action ultraviolento, firmato dal regista kazako Timur Bekmambetov, al fianco di Angie in versione amazzone assassina.
«Non mi sono mai considerato bello, mica sono Brad Pitt» dice McAvoy, che nella vita è serenamente sposato con la collega Anne-Marie Duff, otto anni più di lui. «Dover interpretare scene con donne considerate sex symbol come Keira e Angelina mi procura nervosismo e senso di inadeguatezza. Prima del set, ho paura pensino che voglio approfittare della situazione, invece mi blocco completamente, davanti alle cinquanta persone della troupe». A dispetto di tanta modestia, James McAvoy è considerato non soltanto un attore tra i più promettenti nel panorama mondiale, ma anche l'interprete perfetto di personaggi passionali e idealisti. È stato l'uomo amato da Jane Austen nel semibiografico Becomin Jane. Ritratto di una donna contro, e il medico-missionario che scopre gli orrori dei dittatore ugandese Idi Amin Dada in L'ultimo re di Scozia. Prima ancora, c'era stato il bizzarro ruolo di fauno in Le cronache di Narnia. Il leone, la strega e l'armada malgrado zoccoli e corna, erano tali l'umanità e la tenerezza negli occhi di Tummus, da renderlo irresistibile e farlo premiare con il Bafta, l'oscar inglese.
Statura media, fisico non scolpito, il grande fascino di McAvoy è proprio nella profondità degli occhi azzurro-grigi. Viene facile credergli quando racconta: «Ero un ragazzino cattolico, volevo fare il missionario, magari anche per uscire dal Paese e scoprire il mondo facendo del bene».
Poi confessa: «A farmi cambiare idea furono le donne, ho capito che non avrei mai potuto rinunciarvi». McAvoy è stato cresciuto dal nonno macellaio e dalla devota nonna governante nell'etica del lavoro insieme alla sorella Joy, oggi cantante di una band musicale. Dopo il divorzio, la madre è stata una presenza costante, il padre si è fatto vivo solo nel giorno dei Bafta, ma lui non ne ha voluto sapere: «Non ho bisogno di cercare pezzi mancanti di me stesso, so a chi devo quello che sono». Aveva meno certezze quando tentò di fare l'attore. Un piccolo ruolo ottenuto per caso, poi il tentativo alla Royal Scottish Academy: «Se non mi avessero preso, avrei semplicemente cambiato mestiere». Sono seguiti anni di gavetta dura. E oggi tra i suoi estimatori ha Tom Hanks e Steven Spielberg. Ma McAvoy non si sente un divo: «Voglio continuare a vivere in Gran Bretagna, passo le serate a casa e mi lavo i piatti da solo». Ma sa che lo aspetta un futuro lontano, anche geograficamente: sembra certo che sarà il protagonista di Lo Hobbit, l'attesissimo kolossal, prequel della trilogia del Signore degli Anelli, che sarà girato da Guillermo Del Toro sotto la supervisione di Peter Jackson.
Da Il Venerdì di Repubblica, 27 giugno 2008
Si è diplomato presso la prestigiosa Royal Scottish Academy of Music and Drama. Nel corso della sua carriera, ancora giovane, si è messo alla prova in una varietà di lavori, a teatro, al cinema e in televisione, ed è considerato uno dei più promettenti giovani talenti inglesi.
L’attore si è fatto le ossa con piccole parti in progetti di rilievo quali il dramma sulla I Guerra Mondiale Regeneration (al fianco di Jonathan Pryce e Dougray Scott) e la serie di grande successo della HBO Band of Brothers (prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg), McAvoy si è fatto notare con il ruolo di Josh nell’adattamento di Channel 4 del popolare romanzo di Zadie Smith “White Teeth”, con Geraldine James, John Simm e Naomie Harris. In questo modo McAvoy si è imposto all’attenzione di Hollywood e, nel 2002, è stato scritturato nel ruolo di Leto Atreides II nella miniserie vincitrice di un Emmy Award, Children of Dune, diretta da Greg Yaitanes e co-interpretata da Susan Sarandon e Steven Berkoff.
Nel corso del tempo McAvoy ha ricevuto offerte di ruoli sempre più importanti, ritrovandosi ben presto impegnato nella parte di Dan Foster nella serie drammatica vincitrice di un BAFTA, State of Play, con Bill Nighy, John Simm e Kelly Macdonald. Scritto da Paul Abbott e diretto da David Yates, la serie è andata in onda in Inghilterra nell’autunno del 2003 e su BBC America nel 2004, diventando una delle migliori esportazioni televisive inglesi degli ultimi anni.
Al di là della sua grande abilità televisiva, McAvoy si è rivelato molto adatto anche per il grande schermo, quando l’attesa commedia di Stephen Fry Bright Young Things è stata distribuita nell’ottobre del 2004. Il film presentava un cast internazionale fra cui Emily Mortimer, Dan Aykroyd, Peter O’Toole, Jim Broadbent, Richard E. Grant e molti altri. Bright Young Things è uscito negli USA nell’agosto del 2005. La popolarità di McAvoy in Inghilterra è cresciuta grazie alla sua interpretazione di Steve, il ladro di automobili nella serie di Channel 4, premiata con il BAFTA, Shameless, in onda in Inghilterra dal 2004. Scritta da Paul Abbott, la serie racconta la storia delle fortune e delle disavventure di una famiglia di Manchester. Per la sua performance, McAvoy è stato nominato nella categoria British Comedy Awards 2004.
Nel 2004, McAvoy ha ottenuto il suo primo ruolo protagonista in Inside I’m Dancing (titolo negli USA: Rory O’Shea Was Here). Diretto da Damien O’Donnell e cointerpretato da Romola Garai, il film racconta la storia di Rory, un giovane irlandese affetto da distrofia muscolare che esorta un amico colpito da paralisi cerebrale, a lottare per raggiungere la libertà fisica ed emotiva. Il film è stato acclamato dalla critica, e in particolare è stata apprezzata la performance di McAvoy; l’attore ha ricevuto una nomination come British Actor of the Year da parte del London Film Critics’ Circle Awards 2005. Il film è stato distribuito negli Stati Uniti nel febbraio del 2005.
Il dicembre del 2005 ha visto l’uscita dell’attesissimo film della Disney The Chronicles of Narnia: The Lion, the Witch and the Wardrobe (Le Cronache di Narnia: il Leone, la Strega e l’Armadio), girato in Nuova Zelanda nella seconda metà del 2004. McAvoy interpretava Mr. Tumnus il Fauno in questo adattamento del classico di C.S. Lewis, diretto da Andrew Adamson e cointerpretato da Tilda Swinton. Il film è stato un grande successo internazionale, nonché uno dei 20 film della storia del cinema campioni di incassi. McAvoy ha vinto il Rising Star Award ai BAFTA 2006, ed è stato nominato Attore Inglese dell’Anno (2006) in un Ruolo Non Protagonista da parte del London Film Critics, per la sua performance.
Nell’estate del 2005, James si è recato in Uganda per interpretare il ruolo protagonista di The Last King of Scotland (L’ultimo re di Scozia), diretto dal premio Oscar® Kevin Macdonald. Il film racconta la storia di Nicholas Garrigan, un medico scozzese in missione in Uganda, che resta inevitabilmente coinvolto negli affari di una delle figure più barbare del mondo, Idi Amin, interpretato da Forest Whitaker. McAvoy è stato nominato al BAFTA, allo European Film Award, al BIFA e al London Film Critic’s Circle Award per la sua performance.
Al suo ritorno in Inghilterra, McAvoy ha iniziato a lavorare nel ruolo protagonista dell’adattamento cinematografico del popolare libro di David Nicholls, “Starter for 10”, della HBO Films. Il film è stato diretto da Tom Vaughan e prodotto da Tom Hanks; gli attori che recitando al fianco di McAvoy comprendono Alice Eve, Rebecca Hall, Benedict Cumberbatch e Catherine Tate. Il film è stato distribuito in Inghilterra nell’ottobre del 2006 ed è stato presentato al Toronto Film Festival di quell’anno, prima di uscire nelle sale americane nel febbraio del 2007.
L’attore è successivamente apparso in Penelope, diretto da Mark Palansky e cointerpretato da Reese Witherspoon, Christina Ricci e Richard E. Grant. McAvoy interpretava un uomo il cui scopo è salvare una giovane donna condannata ad avere il muso di un maiale. Penelope ha iniziato le riprese a Londra nel febbraio del 2006 ed è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2006, prima di uscire negli USA nel febbraio 2008.
Nell’aprile del 2006, l’impegnatissimo McAvoy si è trasferito a Dublino per lavorare in Becoming Jane (Becoming Jane – il ritratto di una donna contro), diretto da Julian Jarrold e cointerpretato da Dame Maggie Smith e Julie Walters. McAvoy interpretava il brillante irlandese Tom Lefroy, la cui storia d’amore con Jane Austen (Anne Hathaway) diventa fonte di ispirazione per la scrittrice per il suo “Pride and Prejudice”. Il film è stato distribuito in Inghilterra nel marzo 2007 e negli Stati Uniti nell’agosto 2007.
Da Dublino McAvoy è tornato nel Regno Unito per iniziare a girare Atonement (Espiazione). Adattato dal noto romanzo di Ian McEwan, il film è diretto da Joe Wright ed è interpretato da Keira Knightley, Brenda Blethyn e Romola Garai. McAvoy interpretava Robbie Turner, uno studente di Cambridge ingiustamente accusato di stupro, che va a combattere al fronte, nella II Guerra Mondiale. Atonement (Espiazione) è stato presentato in anteprima al festival di Venezia 2007 alla vigilia delle uscite inglesi e statunitensi di quello stesso anno. McAvoy ha ricevuto una nomination al Golden Globe e al BAFTA come Migliore Attore, aggiudicandosi premi da parte del London Film Critics’ Circle, del Santa Barbara International Film Festival e dai Critici Regionali Inglesi per il suo ruolo nel film.
Nell’aprile del 2008 James si è trasferito in Germania per iniziare le riprese di The Last Station, un dramma storico che illustra la difficile esistenza di Leo Tolstoy; il film è diretto da Michael Hoffman.