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Trieste Science+Fiction Festival, scopri tutti i film in streaming su MYmovies dal 27 ottobre al 3 novembre

Il più importante festival di fantascienza in Italia torna con tante anteprime e prime visioni, tra titoli italiani e internazionali, che coprono l’intero spettro di un genere allargato in tutte le sue declinazioni. ACCEDI | SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO »
di Tommaso Tocci

martedì 19 ottobre 2021 - mymovieslive

Torna l’appuntamento con la fantascienza in quel di Trieste, che come ogni si prepara ad ospitare il Trieste Science+Fiction Festival, evento tutto dedicato al genere che arriva alla ventunesima edizione.

Si parte il 27 ottobre e si arriva fino al 3 novembre, dal vivo in città ma anche su MYmovies grazie a Scifi Club, piattaforma attiva 365 giorni e dedicata ai fan incalliti della fantascienza. Un connubio che offrirà la possibilità, attraverso un abbonamento speciale da 12.90€ (SCOPRI TUTTE LE FORMULE DI ABBONAMENTO) di accedere, oltre che ai film del festival, anche a tutti i film in catalogo sulla piattaforma.

Diverse le anteprime e prime visioni in programma, tra titoli italiani e internazionali, che coprono l’intero spettro di un genere allargato in tutte le sue declinazioni, da quelle che guardano al progresso con ottimismo fino a quelle che lo usano per cercare gli angoli di futuro più spaventosi.

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In primo piano c’è la ASTEROIDE COMPETITION, ricco di film che estendono le angosce del presente al futuro più distopico. È il caso di Night Raiders di Danis Goulet, opera canadese su un mondo inasprito da un controllo di uno stato totalitario che si estende fino ai bambini. Nell’americano Strawberry Mansion invece, per la regia di Kentucker Audley e Albert Birney, sono i sogni a essere oggetto di ingerenza da parte delle autorità, che rendono tassabile l’inconscio dei cittadini.

Lo spazio si fa terreno di sfida in The Pink Cloud (regia di Iuli Gerbase), su una nube tossica che costringe due ragazzi alla fuga dalla città, così come nelle derive quasi da western futuristico di Settlers, che Wyatt Rockefeller ambienta sulla frontiera selvaggia del domani: Marte.

L’horror fa capolino invece nel sudafricano Gaia (regia di Jaco Bouwer), con la sua spaventosa foresta, e in Witch Hunt in cui viene immaginato un traffico di streghe tra gli Stati Uniti e il Messico, in cerca della libertà. Da segnalare poi un titolo particolare visto al festival di Annecy, e realizzato con un’animazione monocromatica molto originale: Absolute Denial di Ryan Braund, su un programmatore che prova a superare i limiti della mente umana costruendo il computer definitivo.

E poi la MELIES COMPETITION, che affianca Asteroide integrando titoli come Rose: A Love Story del nuovo nome dell’horror Jennifer Sheridan. Un mini-revival della mitologia vampiresca vedrà anche il serbo Vampir di Branko Tomovic, e il suo contraltare da commedia con Let the Wrong One In, per la regia di Conor McMahon.

Mentre la sezione MONDOFUTURO comprende due opere che rivisitano i classici della fantascienza (nel divertente documentario Alien on Stage si segue un adattamento teatrale del capolavoro di Ridley Scott, mentre A Glitch in the Matrix ritorna a quell’idea del mondo come una grande simulazione che è stata una costante del ventunesimo secolo dopo il successo di Matrix), non va poi dimenticata la presenza italiana per indagare dove sta andando la fantascienza nostrana.

Indubbiamente segnati dall’esperienza del reale, sono tutti titoli che costeggiano l’horror e parlano di contagi e trasformazioni. Il primo è Mattia Temponi con il suo El nido, storia di un virus tremendo e di una quarantena forzata per i due protagonisti. E poi A volte nel buio, di Carmine Cristallo Scalzi, che “libera” l’epidemia a livello di una comunità montana e ne analizza le paure e le reazioni. Un’altra comunità isolata è al centro di Salvadis, di Romeo Toffanetti, in cui la minaccia dei morti viventi costringe tre ragazzi a chiedersi se rischiare tutto per scappare.

Oltre alla corposa presenza di CORTOMETRAGGI che soddisferà tutti gli appassionati, vanno poi ricordati alcuni classici recenti che hanno fatto la storia del festival e sono poi arrivati al successo globale, come Monsters di Gareth Edwards oppure First on the Moon del geniale regista russo Aleksey Fedorchenko.


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