È in programma dal 30 settembre al 3 ottobre la terza edizione dell’Orvieto Cinema Fest, rassegna nata nell’ottobre del 2017 come esperimento e diventata festival a tutti gli effetti nel 2018, sotto la direzione artistica di Stefania Fausto e amministrativa di Sara Carpinelli.

In streaming su MYmovies saranno presentati i 28 cortometraggi in concorso nelle quattro categorie ufficiali: Best International, Best National, Best Animation e Best Theme Short, selezione dedicata a tematiche di attualità in collaborazione con l’associazione Apertamente Orvieto.

CORTI INTERNAZIONALI
Sono 11 i corti internazionali in concorso provenienti da Europa, Iran, Giappone, Africa, Russia, Cina e Vietnam, di cui quattro prime nazionali. È una premiére l’austriaco Battlefield di Jannis Lenz, otto onirici minuti ispirati alla frase dell’espressionista Oskar Kokoschka ( “Le erbacce sono la ribellione della natura al dominio dei giardinieri”) e ambientati in un immaginario futuro all’interno di una base militare. Sono prime italiane anche il film spagnolo Loca di María Salgado Gispert, storia di un incontro impossibile tra la bidella Sofia e l’insegnante Ivan, il russo Rio di Zhenia Kazankina, ambientato in un solitario hotel abitato da due ragazze completamente distaccate dalla realtà, e il ghanese Sodom & Gomorrah di Curtis Essel, dolente documentario sulla vita quotidiana nella città africana di Jamestown. In concorso anche Beauty Boys di Florent Gouelou, Funfair di Kaveh Mazaheri, Homesick di Koya Kamura, Les Aigles de Carthage di Adriano Valerio, She Runs di Qiu Yang, Stay Awake, be Ready di Pham Thien An e Where we used to swim di Daniel Asadi Faezi.

CORTI NAZIONALI
Sono sette i cortometraggi italiani in concorso, di cui due diretti da registe: Gas Station di Olga Torrico, ambientato in una pompa di benzina dove lavora un’ex musicista che ha abbandonato ogni velleità artistica, e Settembre di Giulia Steigerwalt, delicato viaggio tra amore, sessualità e amicizia nel mondo degli adolescenti. E se una donna – o meglio l’assenza di una donna – è centrale in Teresa di Gabriele Ciances, Il posto della felicità di Aliosha Massine racconta l’incontro tra una donna italiana, Rosa, e un clandestino, Rami, in occasione di un rito molto speciale. In cartellone anche il drammatico Inverno di Giulio Mastromauro, vincitore del David 2020 per il Miglior Cortometraggio, lo sportivo La Gabbia di Nizar di Mirco Valenza e l’attualissimo Messages From Quarantine di Niccolò Natali.

ANIMAZIONE E BEST THEME
Cinque sono i corti di animazione presentati all'Orvieto Cinema Fest, provenienti da Europa, USA e Giappone, con la premiere italiana Kapaemahu di Hinaleimoana Wong-Kalu, Dean Hamer e Joe Wilson, corto poetico ispirato alla storia delle quattro pietre curative di Waikiki Beach, e l’italiano Solitaire di Edoardo Natoli, storia d’amore in stop motion tra l’anziano Renauld e la nuova vicina di casa Pauline. In concorso anche il belga Intermission Expedition di Wiep Teeuwisse, il metaforico Šarkan di Martin Smatana e il corto in CGI The Peak del giapponese Takahashi Satoshi.

Altrettanti sono i film presentati nella sezione Best Theme, fra cui l’italiano B-52 di Flavio Nani, manifesto contro i crimini d’odio patrocinato da Amnesty International, e le due premiére italiane Tweetators di Jonas Meier e Mike Raths, indagine sugli usi e abusi dei tweet in politica, e Your Personal Genetically Modified Android Manual di Fedor Chuppin, corto che esplora le capacità di un modello androide. Tra gli altri film anche #21xoxo di Sine Özbilge e Virtuelle di Kraus Léopold.