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Libero Cinema in Libera Terra, scopri i film della 15esima edizione

In streaming su MYmovies dal 14 al 16 luglio (e poi dal 14 al 20 settembre) una selezione di film che parlano di storie vere e urgenti, vicine alle realtà del Paese ma anche capaci di trovarne il riflesso all’altro capo del mondo. PRENOTA GRATIS UN POSTO »
di Tommaso Tocci

Wim Wenders (Ernst Wilhelm Wenders) (78 anni) 14 agosto 1945, Düsseldorf (Germania) - Leone. Regista del film Il sale della terra.
lunedì 13 luglio 2020 - News

Rinnovato e ripensato, ma fieramente impermeabile alle difficili circostanze organizzative dei festival di cinema nel 2020, l’evento itinerante contro le mafie Libero Cinema in Libera Terra torna dal 14 al 16 luglio per la sua quindicesima edizione, che dovrà fare a meno delle proiezioni in piazza - almeno in questa prima tornata estiva, mentre per quella di settembre ci saranno dei collegamenti live da varie regioni italiane - ma sarà interamente in gratuito su MYmovies, disponibile gratuitamente, in collaborazione con Cinemovel e Libera.

Quella di Libero Cinema in Libera Terra è una selezione principalmente documentaristica che parla di storie vere e urgenti, vicine alle realtà del Paese ma anche capaci di trovarne il riflesso all’altro capo del mondo.
 

PRIMA PARTE (14-16 LUGLIO)

Per quanto riguarda i titoli, apertura martedì 14 luglio alle 20.45 con Don Luigi Ciotti (fondatore di Libera) che introdurrà La nostra strada. Il documentario di Pierfrancesco Li Donni (disponibile a seguire) scatta un’istantanea della scuola italiana attraverso gli incontri con una serie di studenti di una scuola media di Palermo, prima e dopo la conclusione del loro percorso di studi. Un’opera che si sforza di capire quale “strada” il sistema prepari e apra a questi ragazzi, tra problematiche del territorio e mancanze strutturali.

La serata successiva, quella di mercoledì 15 luglio, vede protagonista un maestro come Wim Wenders con Il sale della terra, diretto insieme a Juliano Ribeiro Salgado nel 2014. Salgado è figlio di Sebastião Salgado, fotografo brasiliano la cui vita e carriera si fondono insieme in questo documentario dal respiro esistenziale e dalle immagini stupende.

A concludere la prima tornata di luglio sarà - giovedì 16 luglio - Appena apro gli occhi - canto per la libertà di Leyla Bouzid, regista tunisina che presentò il film alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia. La storia è quella di una ragazza diciottenne che assaggia la libertà in una Tunisia che sta per conoscere la rivoluzione del 2010, in un piccolo film toccante e appassionato.


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SECONDA PARTE (14-20 SETTEMBRE)

A settembre sarà invece la volta di quattro appuntamenti nel periodo di vendemmia, trasmessi in diretta dal territorio, oltre che in streaming su MYmovies.

Si inizia il 14 settembre alle 21.30 con Untitled - Viaggio senza fine di Michael Glawogger e Monika Willi, film particolarissimo che è nato come cronaca di un viaggio per il mondo - dall’Europa all’Africa - da parte di Glawogger, venuto però a mancare anzitempo dopo aver contratto la malaria. Il materiale girato lungo il percorso, e la natura del viaggio stesso, sono perciò stati re-interpretati da Willi, la montatrice che ne ha fatto un commiato e un dialogo con l’autore.

Il 15 settembre, dai territori confiscati alla mafia nella Tenuta di Suvignano, verrà proiettato Ancora un giorno, di Raúl de la Fuente e Damian Nenow: corposa opera d’animazione che va a seguire un giornalista polacco trovatosi ad attraversare un’Angola in piena guerra civile a causa del vuoto post-coloniale che ha seguito l’abbandono dei portoghesi.

Il 16 settembre, un classico moderno come Fuocoammare di Gianfranco Rosi, racconto documentario a tutto tondo su Lampedusa e sull’esperienza dei migranti che valse al regista l’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 2016. Il 17 settembre, sempre alle 21.30, c’è Andrea Paco Mariani con il suo The Harvest, animato da colorati inserti musical e incentrato su una comunità sikh, ma radicato in una realtà molto meno esotica di quanto si potrebbe pensare: siamo dalle parti di Sabaudia, dove gli abitanti della comunità lavorano principalmente come braccianti sottopagati nei campi dell’Agro Pontino, in mano al caporalato. Uno sguardo diverso e culturalmente ampio su uno dei fenomeni più vergognosi dell’Italia di oggi.

Parola d’onore sarà il titolo del 19 settembre, per la regia di Sophia Luvarà, che in questo documentario punta i riflettori sulla Calabria, sua terra d’origine. Nei luoghi della ‘Ndrangheta, il giudice Di Bella ha scelto di offrire un’alternativa al carcere a tutti i ragazzi arrestati per attività mafiose e traffico di droga. Per rompere il circolo vizioso che instrada giovani vite verso l’inevitabile carriera mafiosa, e dare alle nuove generazioni il privilegio di poter scegliere.

A chiudere, il 20 settembre, sarà la firma prestigiosa di Daniele Vicari, con il suo Prima che la notte, film per la TV del 2018 in cui il regista - a suo agio tanto nel documentario che nella finzione - ripercorre la storia di Pippo Fava, giornalista ucciso da Cosa Nostra nel 1984. Fabrizio Gifuni presta il volto alla determinazione del protagonista, che si battè senza sosta per l’informazione libera a Catania. Appuntamento per la serata di domenica 20 settembre, con collegamento proprio dal capoluogo etneo


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