Soderbergh sfida se stesso con un thriller sull'instabilità mentale di una vittima di stalking, girato con un iPhone. Recensione di Francesca Ferri, legge Giulia Taverna.
di A cura della redazione
Vittima di stalking, Sawyer Valentini lascia Boston per la Pennsylvania in cerca di una nuova vita. Ma il passato la perseguita. Decide così di consultare una specialista, ma nella clinica psichiatrica si ritrova faccia a faccia con la sua più grande paura: è reale o solo frutto della sua mente?
Girato con un iPhone in un vero ospedale abbandonato, Unsane è un thriller dalle mutevoli prospettive e una narrazione scioccante che indaga la percezione della realtà e l'istinto di sopravvivenza.
In questo thriller claustrofobico Soderbergh esplora la psiche di una persona traumatizzata in modo irreversibile. In un costante cambiamento di punti di vista, il regista segue visioni, allucinazioni e ricordi della donna, oscillando continuamente tra sanità e follia.
In occasione dell'uscita al cinema di Unsane (guarda la video recensione), in sala dal 5 luglio, Giulia Taverna interpreta la recensione di Francesca Ferri.