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Il Cinema ritrovato, al via il lunapark della cinefilia

Dal 23 giugno al 1 luglio a Bologna, il festival dove si guardano i film del passato ma si riscrive la cultura cinematografica del presente.
di Roy Menarini

Marcello Mastroianni (Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni) 28 settembre 1924, Frosinone (Italia) - 19 Dicembre 1996, Parigi (Francia).
sabato 23 giugno 2018 - Festival

Che cos'è, oggi, il patrimonio cinematografico? In un presente sempre più ingolfato di film - che vediamo dappertutto, al cinema, in televisione, sulla pay tv, su piattaforme come Netflix - l'esperienza del cinema in sala continua a rappresentare un momento privilegiato per cinefili. E il festival di cinema ad essere percepito come il non plus ultra della passione per il cinema. Al festival si chiede di selezionare per i suoi spettatori percorsi, traiettorie e sentieri nella settima arte. Quando, come nel caso di Il Cinema Ritrovato, l'oggetto dell'esposizione è il cinema del passato (dal 1895 agli anni Novanta del Novecento), il repertorio diventa infinito e la selezione essenziale.
Da tempo la storia del cinema è divenuto un universo raccontabile, e non solo uno scrigno di tesori. Complice un tempo, quello che viviamo, dove il flusso inarrestabile di titoli sembra impedire che si depositino nella memoria collettiva, il cinema classico o storico si presenta sempre più come luogo significativo e simbolico dell'esperienza filmica.

Il solo andare in sala a vedere un vecchio film restaurato è una esperienza arricchita, e socialmente appagante.
Roy Menarini

Figuriamoci quando è un intero festival a presentare oltre 300 pellicole del passato: quasi un luna park della cinefilia, che non si vergogna, insieme all'accuratezza filologica, si giocare un po' con la storia delle immagini in movimento.
Il Cinema Ritrovato 2018 presenta alcuni restauri particolarmente importanti, a cominciare da quello che riporta a nuova luce Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, e che promette di restituire intensità di bianco e nero che le copie televisive o in DVD non hanno potuto conservare. Ma non è solo il grande cinema neorealista ad essere omaggiato, dal momento che si vedrà anche Divorzio all'italiana di Pietro Germi, un caso di film che - se rivisto su grande schermo - si dimostra stilisticamente potentissimo, al di là del suo valore di commedia all'italiana quintessenziale e storicamente riconosciuta.


In foto una scena di Ladri di biciclette:
In foto una scena de Il bell'Antonio.
In foto una scena di Spara forte, più forte... non capisco.

Il Barone Cefalù interpretato da Marcello Mastroianni introduce la sezione dedicata al più grande attore italiano e all'icona più internazionale, di latin lover, che abbiamo offerto all'estero. Vista la notorietà dei film di Mastroianni, Il Cinema Ritrovato 2018 ha preferito presentare agli spettatori pellicole meno note, come la miniatura colorata di Giorni d'amore, le controverse, fragili mascolinità di Il bell'Antonio, la geniale stramberia di Spara forte, più forte...non capisco! di Eduardo De Filippo e altri titoli che circolano poco anche nelle liste degli appassionati. Tra questi, lo spassoso Il bigamo di Luciano Emmer, cineasta essenziale per la comprensione del nostro cinema popolare e autoriale, cui pure viene dedicata una retrospettiva, che comprende anche i mitici Caroselli.
Il paradiso dei cinefili, come viene giustamente ribattezzato, dagli organizzatori è dunque una macchina del tempo e dello spazio. Nel primo caso, vengono proiettate rarità davvero sorprendenti, che spaziano dai ritrovamenti del 1898 a un programma di film del 1918, per la sezione "Cento anni fa", una delle più attese dagli appassionati di cinema muto. All'epoca, non molti sanno che era già in voga la serialità, come dimostrerà un programma apposito di "silent serial" che il direttore - Gian Luca Farinelli - ha ironicamente ribattezzato "Mutiflix", il Netflix del cinema muto, per di più proiettato (a mo' di installazione contemporanea) dentro una sala cinematografica in ristrutturazione, il Modernissimo.

La macchina dello spazio, invece, porta lo spettatore a viaggiare nell'età d'oro del cinema sovietico, nel cinema cinese degli anni '40, nella filmografia del regista turco Yilmaz Guney, fino alle opere rimaste ai margini del mercato mainstream, con i nuovi restauri sostenuti da The Film Foundation di Martin Scorsese, che sarà a Bologna per raccontare l'avventura cinefila e raccontarsi di fronte ai registi italiani e al pubblico degli accreditati.
Roy Menarini

Nella sezione Ritrovati e Restaurati, invece, spazio a una sorta di orgia della passione per il cinema, dove - con l'occasione di ritrovamenti o nuove edizioni - si potranno vedere decine di film in una sorta di continuo diorama di meraviglie, da Grease - Brillantina a Alien, da Suspiria a Il diritto di uccidere, da Il silenzio è d'oro a Che fine ha fatto Baby Jane?, passando per un inedito di Ingmar Bergman (Ciò non accadrebbe qui) e molte rarità.
Il Cinema Ritrovato 2018 è anche una festa delle modalità di proiezione: pellicola, digitale, 3D, proiezione a carbone, cine-concerti, muti accompagnati al piano, pellicole con colori vintage, e così via, a dimostrazione dell'identità appassionata e integrale (ma non integralista) della proposta cinefila.
Si guardano i film del passato, insomma, ma si riscrive la cultura cinematografica del presente.


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