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Film in Tv: lunedì 26 luglio

Con Baarìa Tornatore narra della sua amata Sicilia.
di Valeria Filippi

Licenze di matrimonio e uomini misteriosi
Francesco Scianna (42 anni) 25 marzo 1982, Palermo (Italia) - Ariete. Interpreta Peppino nel film di Giuseppe Tornatore Baarìa.

lunedì 26 luglio 2010 - Televisione

Licenze di matrimonio e uomini misteriosi
G iuseppe Tornatore ci regala un lungo affresco di storia italiana vissuto attraverso gli occhi della sua natale Bagheria, in siciliano Baarìa (Sky 1, 21.00). Del film esiste una versione, uscita in Sicilia, in cui il dialetto è lasciato intatto per non perdere il sapore autentico della tradizione; la versione uscita nel resto d'Italia è stata invece doppiata in un italiano dall'inflessione siciliana dagli stessi attori, per evitare l'aggiunta di sottotitoli. Tornatore ha radunato un cast a dir poco strepitoso, impossibile da ricordare per intero in questa sede: bastino i nomi di Raoul Bova, Donatella Finocchiaro, Leo Gullotta, Vincenzo Salemme, Michele Placido a rappresentare uno sterminato gruppo di attori capeggiato dai due giovani protagonisti siciliani Francesco Scianna e la rivelazione Margareth Madè.
Da un intenso racconto di storia italiana alla spensierata commedia targata Usa Licenza di matrimonio (Canale 5, 21.10), in prima visione in chiaro. Il regista è Ken Kwapis, poco conosciuto per nome ma noto per la sua filmografia fatta soprattutto di film leggeri come L'amore è un trucco (1997), Quattro amiche e un paio di jeans (2005) e l'ultimo arrivato La verità è che non gli piaci abbastanza (2009). Robin Williams presta il suo celebre volto al reverendo che dovrà dare la licenza del titolo; ma prima di accettare di sposare la coppia di fidanzatini Ben e Sadie, Frank metterà a dura prova il loro rapporto con un bizzarro corso prematrimoniale.
Nel lontano 1924 usciva una delle prime e più strabilianti avventure fantastiche della storia del cinema, Il ladro di Bagdad (Studio Universal, 23.25) diretto da Raoul Walsh, capostipite di una serie di remake da esso tratti. Il film fu uno dei più costosi all'epoca per lo strabiliante uso di effetti speciali che lo resero estremamente all'avanguardia per quei tempi. Il ladro è interpretato dal divo più popolare del grande schermo di quegli anni, quel Douglas Fairbanks rappresentante per antonomasia del genere cappa e spada (Il segno di Zorro (1920), I tre moschettieri (1921) Robin Hood (1922) e molti altri).
Dall'asiatica Bagdad a un piccolo paesino della Francia meridionale: è qui che arriverà L'uomo del treno (Raimovie, 22.40) ed è qui che poco a poco farà amicizia con un solitario abitante del luogo (Jean Rochefort). Il misterioso sconosciuto ha il volto del celebre cantante rock Johnny Hallyday e a dirigere abilmente l'oscuro legame che si instaura tra i due è il parigino Patrice Leconte, qui forse al suo lavoro migliore; Leconte esplorerà ancora il tema dell'amicizia al maschile, ma in toni più leggeri ne Il mio migliore amico (2006), protagonisti Daniel Auteuil e Dany Boon.
Nei prossimi giorni vedremo uno dei migliori horror degli anni '80: La cosa di John Carpenter; arrivano inoltre l'ultimo film di Shyamalan E venne il giorno e il teso thriller con Anthony Hopkins, Il caso Thomas Crawford.

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