Advertisement
Meryl Streep incontra il pubblico al Festival del Film di Roma

Il resonto dell'incontro con l'attrice.
di Gabriele Niola

Sorpresa anche al 36esimo ciak
Meryl Streep (Mary Louise Streep) (74 anni) 22 giugno 1949, Summit (New Jersey - USA) - Cancro. Interpreta Julia Child nel film di Nora Ephron Julie & Julia.

venerdì 23 ottobre 2009 - Incontri

Sorpresa anche al 36esimo ciak Tutto esaurito per quello che sicuramente è l'evento più atteso di tutto il Festival del Film di Roma: l'incontro di Meryl Streep con il pubblico. Sala gremita fino all'inverosimile e persone sedute sulle gradinate per accogliere la più grande attrice vivente. Lei, si presenta in abito nero e comincia un piccolo e moderato show fatto di racconti, battute e spiegazioni sul suo lavoro imbeccata dalle domande di Mario Sesti e Antonio Monda e da alcuni spezzoni scelti nel mare delle sue prestazioni memorabili.
Su tutto però regna quel modo di prendere la vita da Meryl Streep, a metà tra il sorpreso e il rilassato, un'ottica che l'attrice non esita a definire quasi zen e che secondo lei è propria degli attori: "Tutti siamo molto incerti nella vita ma più invecchio più penso che gli attori la capiscano davvero. Non si può mai dire cosa accadrà e gli attori sono più a loro agio con questa condizione poichè ci convivono costantemente. Se fai bene questo mestiere non anticipi nulla e riesci ad essere davvero sorpreso anche al trentaseiesimo ciak". Le sue performance memorabili Tra i tantissimi momenti epici della carriera di Meryl Streep, alcuni si stagliano per il tempismo in cui sono arrivati, per quello che hanno significato e per come hanno saputo segnare l'immaginario collettivo.
C'e però una sua interpretazione che nessuno ha mai catturato e che tuttavia si ricorda come mitica, quella di La bisbetica domata recitata al Lincoln Center di New York nel 1978, un ruolo che chiunque abbia avuto modo di vedere ricorda come una delle maggiori esperienze della sua vita. A quel riguardo la titanica attrice ricorda che all'epoca Joseph Papp, regista teatrale noto e stimato, la volle a tutti costi e la fece esordire in quel prestigioso palcoscenico in un ruolo da protagonista dicendole: "Non c'è nulla che tu non possa fare".
Da lì parte il mito di Meryl Streep nonostante al cinema fosse stata già al centro di grandi film. Contemporaneamente infatti l'attrice stava girando anche Kramer vs Kramer e Manhattan di Woody Allen. Ricorda Meryl che per quei due ruoli non si preparava per nulla poichè tutte le sue energie erano profuse in Shakespeare, eppure anche rivedendo le immagini lei è sempre straordinaria sia che si tratti del difficile ruolo di una madre che abbandona la famiglia ("quando facevamo il film nessuno capiva una donna che voleva lasciare marito e figlio perchè sentiva che la mente la stava abbandonando, ora ne sappiamo di più di queste cose e la capiamo ma all'epoca nessuno la perdonava") sia che debba lavorare per solo 3 giorni sui rapidi set di Woody Allen, regista schivo e refrattario ai divismi, che le disse solo una cosa: "Per favore puoi recitare le battute esattamente come le ho scritte?". I ruoli scomodi e il silenzio di Bob Da ruoli pieni di partecipazione emotiva a ruoli di grande antagonista Meryl Streep riesce sempre a conquistare i favori del pubblico, l'esempio più lampante è una delle sue ultime interpretazioni che è anche una delle più citate, quella di Il diavolo veste Prada, talmente perfetta da conquistare anche i difficilissimi favori di Anna Wintour, la donna (direttrice di Vogue) sulla quale era ricalcato il suo personaggio. Lei sapeva dell'esistenza di una donna a cui ci si era ispirati ma non l'aveva mai vista e conosciuta: "E' stata un'occasione per parlare di diverse persone che ho incontrato nella mi vita e che erano in posizioni di potere, capire come esercitino il potere, come funzioni il meccanismo del successo e la gerarchia vista dall'altro, per capire perchè alcune persone abbiano successo e siano le prime ad emergere. Non si trattava solo di Anna Wintour".
La Wintour però era presente alla prima del film, seduta poche file avanti a Meryl Streep: "Lei l'ha presa bene ed è stata gentile, rideva in alcune parti e invece era immobile in altre. Aveva una gran classe. Alla fine ho sentito da altri che diciamo.... Non era insoddisfatta di quello che ho fatto" di più non si poteva pretendere...
Impossibile infine non parlare di Robert De Niro, suo amico da una vita e suo compagno in Il cacciatore, anche perchè quando venne ad un incontro simile a questo come suo solito a malapena disse quattro battute: "Oh si! Robert non ama parlare di sè è la persona più modesta che conosca! Può sembrare lento ma in realtà è il contrario, è più veloce degli altri, basta pensare a quello che ha fatto con il Tribeca Film Festival, ha dato davvero una mano dopo l'unidici settembre alla zona di Downtown dove vivo anche io. Conosce tutto e tutti è ovunque, ha una rete di contatti nelle sue tasche. Nell'era del blackberry usa una marea di bigliettini con i numeri di tutti e credo che se andassero persi sarebbe compromesso l'equilibrio del mondo!" un uomo organizzatissimo ma anche un professionista vero: "E' intelligente, rapido e svelto anche nel leggere le sceneggiature. Io le guardo come fanno gli attori: "Blah blah blah....io.... io.... blah blah blah... io... io" lui invece ne comprende la struttura, credo sia un uomo straordinario".

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati